Scuola dell'Infanzia e Primo Ciclo di Istruzione: Atto di indirizzo del Miur

Riporta la data dell’8 settembre 2009 l’Atto di indirizzo del Ministro Mariastella Gelmini recante i criteri generali necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi con gli obiettivi previsti dal regolamento emanato con D.P.R. del 20 marzo 2009 n. 89.

Riporta la data dell’8 settembre 2009 l’Atto di indirizzo del Ministro Mariastella Gelmini recante i criteri generali necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi con gli obiettivi previsti dal regolamento emanato con D.P.R. del 20 marzo 2009 n. 89.

Il documento, partendo dai presupposti dell’autonomia scolastica, analizza i criteri da porre in atto per far sì che la scuola, in particolare quella per i bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni, possa rappresentare una priorità per il futuro delle giovani generazioni e per l’avvenire del Paese.

In particolare, costituiscono elementi indispensabili, nell’azione della scuola:

  • la centralità dell’alunno ed il suo itinerario di formazione personale e di apprendimento;

  • la verifica periodica e sistematica dei progressi di ogni singolo alunno, soprattutto nelle capacità di base;

  • la responsabilizzazione della singola scuola rispetto ai risultati e ai livelli di apprendimento che i propri alunni sono chiamati a raggiungere;

  • l’adozione di un curricolo adeguato alla formazione degli alunni e al loro proseguimento negli studi.

L’Atto prosegue poi con l’esame dei caratteri distintivi dei vari ordini di scuola (scuola dell’infanzia, primo ciclo di istruzione e scuola secondaria di primo grado).

 

Scuola dell’infanzia

La scuola dell’infanzia, intesa come luogo di apprendimento e di cura educativa, rappresenta un luogo di particolare importanza, in cui le bambine e i bambini realizzano una parte sostanziale della propria relazione con il mondo.

I modelli organizzativi della scuola dell’infanzia si articolano, tenendo conto delle preferenze delle famiglie, in attività educative organizzate su 40 ore (e in particolari situazioni su 25 ore) settimanali, nonché in attività che possono estendersi, nell’ambito delle risorse disponibili, fino ad un massimo di 50 ore settimanali.

Inoltre, è prevista la prosecuzione, in collaborazione con le Regioni e con gli Enti Locali, delle “Sezioni primavera” rivolte ai bambini della fascia di età dai 24 ai 36 mesi.

 

Scuola primaria

La scuola del primo ciclo deve porre una particolare attenzione a quelle aree e discipline in cui le indagini internazionali e gli stessi esiti della prova nazionale Invalsi denunciano le sofferenze più marcate, e che soprattutto sono aree decisive per lo sviluppo successivo degli apprendimenti.

Si rendono pertanto necessarie una buona preparazione in italiano, in matematica, nella lingua inglese e nelle materie scientifiche.

La scuola del primo ciclo deve inoltre garantire che negli allievi si sviluppino conoscenze e competenze di ordine storico, geografico e sociale. La formazione di ordine intellettuale-disciplinare deve essere, infine, completata e sostenuta da quella artistica e musicale come da quella corporea, nello spirito di un’educazione integrale.

I modelli di orario previsti sono 24, 27, 30, 40 ore. Il modello del docente unico/prevalente viene indicato come modello da privilegiare nell’ambito delle possibili articolazioni del tempo scuola “tenuto conto delle richieste delle famiglie e nel rispetto dell’autonomia scolastica”. In pratica, l’indicazione del modello lascia autonomia alle scuole per strutturare orari e assetti didattico-organizzativi, nell’ambito dell’organico assegnato, secondo la propria programmazione e valutazione. L’insegnante unico/prevalente rappresenta una “figura di riferimento” che assume un ruolo di coordinamento della relazione educativa nei riguardi del singolo alunno e della classe nel suo insieme, nei rapporti con le famiglie, nell’assunzione dell’impegno di istruzione ed educazione.

Dall’anno scolastico 2009-2010 le classi successive alla prima continueranno a funzionare, fino a conclusione del loro percorso, secondo i modelli orario in atto nell’anno scolastico 2008-2009 (incluso quello a tempo pieno).

Resta prerogativa della scuola articolare l’orario delle lezioni su sei o su cinque giorni settimanali.

Il passaggio graduale dal modulo al docente unico/prevalente, a partire dalle classi prime, richiederà da parte dei collegi dei docenti e dei dirigenti scolastici l’esame approfondito e la progettazione di nuove articolazioni orarie e didattiche, nella salvaguardia della qualità del servizio.

Viene confermato il tempo pieno, articolato in 40 ore settimanali.

 

Scuola secondaria di primo grado

La scuola secondaria di primo grado costituisce uno snodo decisivo del sistema educativo.

È necessario, pertanto, superare alcune criticità e ridefinire le priorità.

Occorre, in particolare, costruire un curricolo di scuola basato sui reali bisogni formativi degli adolescenti di oggi, sulle loro modalità di apprendimento, sulle loro forme di aggregazione sociale, sul loro rapporto con gli adulti (genitori, educatori, docenti …); contribuire a far emergere potenzialità, talenti e creatività ricorrendo ad interventi basati sulle nuove tecnologie, sulla pratica sportiva o sulla scrittura creativa; valutare l’alunno nella sua singolarità, prevedendo eventualmente iniziative ad hoc di recupero e di sostegno, di consolidamento e di potenziamento.

I modelli di orario previsti sono 30 ore settimanali (tempo ordinario) e 36/40 ore settimanali (tempo prolungato).