Come si diventa insegnanti: le dichiarazioni del Ministro

Le novità presentate in un comunicato stampa del 28 agosto dal Ministro Gelmini per chi vuole accedere all’insegnamento si sviluppano su quattro grandi linee.

Le novità presentate in un comunicato stampa del 28 agosto dal Ministro Gelmini per chi vuole accedere all’insegnamento si sviluppano su quattro grandi linee:

  • il tirocinio da svolgere direttamente a contatto con le scuole e col “mestiere” di insegnante, perché insegnare non può essere solo teoria ma anche pratica;

  • il numero di nuovi docenti sarà deciso in base al fabbisogno. Fine dell’accesso illimitato alla professione che creava il precariato;

  • con la fine del precariato sarà consentito ai giovani l’inserimento immediato in ruolo;

  • più inglese e nuove tecnologie.


Con il nuovo sistema:

  • per insegnare nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria sarà necessaria la laurea quinquennale, a numero programmato con prova di accesso che consentirà di conseguire l’abilitazione per la scuola primaria e dell’infanzia;

  • per insegnare nella scuola secondaria di primo e secondo grado

    1. sarà necessaria la laurea magistrale + 1 anno di Tirocinio Formativo Attivo;

    2. è prevista una prova di ingresso alla laurea magistrale a numero programmato basato sulle necessità del sistema nazionale di istruzione, composto da scuole pubbliche e paritarie;

    3. L’anno di tirocinio formativo attivo contempla 475 ore di tirocinio a scuola sotto la guida di un insegnante tutor.

Chiudono le Siss per le secondarie di primo e secondo grado, sostituite dal Tirocinio Formativo Attivo della durata di 1 anno.

Per quanto riguarda i precari non abilitati e gli ex diplomati negli istituti magistrali sono stati previsti percorsi che, dietro il superamento di prove d’accesso in grado di verificare la preparazione disciplinare, consentano di conseguire l’abilitazione.

 

Nello stesso comunicato, il Ministro riepiloga, inoltre, tutte le novità introdotte nell’anno scolastico 2009/2010.

 

SCUOLA PRIMARIA

 

Maestro unico prevalente alle elementari

Da quest’anno nelle classi prime della scuola primaria si passerà al modello educativo del maestro unico prevalente, un’unica figura di riferimento per i bambini. Successivamente questo modello coinvolgerà le altre classi in modo graduale. Abolite, dunque, le compresenze e confermato il tempo pieno. Ogni quadro orario, da 24, 27, 30 o 40 ore, prevederà il maestro unico di riferimento.


Confermato il tempo pieno

Con l’introduzione del maestro unico, l’eliminazione delle compresenze ed alcuni risparmi dovuti alla razionalizzazione degli organici si libereranno più maestri per aumentare il tempo pieno.

 

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

 

Riformulazione dell’orario delle lezioni

Da quest’anno l’orario scolastico della scuola media sarà di 30 ore settimanali. Anche il tempo prolungato sarà ricondotto ad orario normale di 30 ore e sarà autorizzato solo in presenza di requisiti strutturali e di servizio che rispondano alle aspettative delle famiglie e potrà essere di 36 ore elevabili, se richiesto dalla maggioranza delle famiglie, a 40 ore.


Esami di terza media

Da questo anno scolastico il voto finale dell’esame di terza media sarà calcolato facendo una media aritmetica delle prove orali, di quelle scritte (inclusa la prova nazionale Invalsi) e del voto di ammissione.

SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO


Ammissione alla Maturità solo con 6 in tutte le materie

A partire dall’anno scolastico 2009/10 saranno ammessi all’esame di Stato tutti gli studenti che conseguiranno la sufficienza in tutte le materie e in condotta.


Inoltre:

  • Dall’anno scolastico 2009/2010 in molti casi sarà possibile consultare on line sul sito delle scuole le pagelle degli studenti e le scuole potranno organizzare sistemi per avvisare via sms i genitori quando i ragazzi sono assenti.

  • A settembre potranno iscriversi alla scuola dell’infanzia anche i bambini di due anni e mezzo.

  • Gli insegnanti dovranno scegliere libri di testo che abbiano un prezzo inferiore ai tetti di spesa fissati dal Ministero ed i testi scelti non potranno essere cambiati per almeno 5 anni nella primaria e 6 nella secondaria.