Edilizia scolastica: l’Anci chiede lo sblocco dei fondi CIPE

L’Anci segnala, in particolare, l’esiguità delle risorse che non ha consentito a molti Comuni di completare le opere di messa in sicurezza e adeguamento degli edifici scolastici, il cui termine era stato fissato al 31 dicembre scorso.

In una lettera che il Presidente dell’Associazione, Sergio Chiamparino e la responsabile Scuola e Formazione, Daniela Ruffino hanno inviato al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni e al Ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, l’ANCI ritiene ‘’indispensabile affrontare e concordare le politiche per l’edilizia scolastica in un apposito incontro di Conferenza Stato-Città ed Autonomie locali, ferma restando l’urgenza di sbloccare ed assegnare  al più presto i fondi straordinari previsti dalla delibera CIPE del 6 marzo 2009’’.

L’Anci segnala, in particolare, l’esiguità delle risorse che non ha consentito a molti Comuni di completare le opere di messa in sicurezza e adeguamento degli edifici scolastici, il cui termine era stato fissato al 31 dicembre scorso.

Altri Comuni, pur avendo completato i lavori, si trovano nella situazione di dover nuovamente intervenire in edifici già posti in sicurezza, a causa delle riclassificazioni sismiche intervenute successivamente o per adeguare le strutture in base alle norme che continuano a succedersi negli anni’.

‘’Per permettere la realizzazione di quanto sopra – aggiungono - è anche opportuno procedere all’esclusione dal patto di stabilità, almeno per i prossimi due anni, delle opere di edilizia scolastica, anche a seguito dell’odg approvato alla Camera nell’ambito delle votazioni sul D.L. n.2/10 enti locali. Tale provvedimento, dovrà essere accompagnato dalla programmazione di un piano finanziario pluriennale che garantisca uno stanziamento adeguato di risorse e di regolarita’ nella loro erogazione’’.