Povertà ed esclusione sociale in Italia: il Rapporto Caritas-Zancan

Un quadro piuttosto preoccupante l’Italia per è quello che emerge dalla lettura dei dati riportati nel nono Rapporto Caritas Italiana - Fondazione «E. Zancan» su povertà ed esclusione sociale in Italia, presentato a Roma lo scorso 22 ottobre 2009.

Un quadro piuttosto preoccupante l’Italia per è quello che emerge dalla lettura dei dati riportati nel nono Rapporto Caritas Italiana - Fondazione «E. Zancan» su povertà ed esclusione sociale in Italia, presentato a Roma lo scorso 22 ottobre 2009.

Infatti, dall’elaborazione dei dati raccolti emerge con particolare evidenza lo squilibrio tra Nord e Sud Italia in termini di spesa e di interventi per l’assistenza sociale e, quindi, per la povertà.

La povertà del nostro meridione risulta essere di 4-5 volte maggiore rispetto a quella delle regioni settentrionali.

I dati riportati nel rapporto si riferiscono al 2007, per cui non risentono dell’attuale situazione di crisi economica. Ma, in base alle testimonianze raccolte nel corso dei primi mesi del 2009 nelle delegazioni regionali Caritas, si evidenziano alcuni aspetti legati indubbiamente al periodo di sfortunata congiuntura economica che stiamo attraversando. Aumentano, infatti, le persone che chiedono aiuto alla Caritas e tra questi anche molti italiani. Nel Mezzogiorno, la crisi rischia di incrementare ulteriormente il rischio usura e la crisi reddituale avrà presumibilmente ripercussioni anche sul diritto allo studio, con il conseguente concreto rischio, nel medio lungo periodo, di una ricaduta “classista” sugli studi. Infine, emerge il rischio che i “poveri estremi” peggiorino ulteriormente le proprie condizioni economiche, in quanto sono sempre meno i soldi investiti dagli enti locali nei servizi socio-assistenziali.

Per combattere la povertà e per uscire dalla logica perversa di un assistenzialismo che sta dando scarsi risultati il Rapporto, tra le altre cose, propone di trasformare gli attuali trasferimenti monetari in servizi da erogare alle famiglie a basso reddito con figli, come ad esempio sulla retta degli asili nido.