Attività di Educazione Fisica, Motoria e Sportiva: collaborazioni con il Comitato Italiano Paralimpico

Per diffondere la conoscenza del Comitato Italiano Paralimpico - C.I.P., il Miur, con la Nota prot. n.5953 del 01 dicembre 2009, fornisce indicazioni operative in merito alle collaborazioni da attivare con il suddetto ente preposto alla promozione sportiva nei confronti dei soggetti disabili.

Per diffondere la conoscenza del Comitato Italiano Paralimpico - C.I.P., il Miur, con la Nota prot. n.5953 del 01 dicembre 2009, fornisce indicazioni operative in merito alle collaborazioni da attivare con il suddetto ente preposto alla promozione sportiva nei confronti dei soggetti disabili.

Così come con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.), anche con il C.I.P. il Miur ha stipulato un protocollo d’intesa (14 maggio 2009). Inoltre, il C.I.P., al pari del C.O.N.I., è sottoposto alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per lo sport – ed intrattiene diretti rapporti con l’International Paralympic Commitee (I.P.C.), con il quale cura l’organizzazione dei Giochi paralimpici estivi ed invernali.

Il C.I.P. intrattiene diretti rapporti con le istituzioni nazionali ed internazionali e riceve, come il C.O.N.I., fondi statali per lo sport paralimpico.

Il ruolo e le funzioni del C.I.P. hanno acquistato pieno riconoscimento a livello centrale presso le istituzioni interessate ma, a livello periferico, sussistono ancora incertezze legate alla non piena comprensione, da parte di alcune entità territoriali, del peculiare modello organizzativo e, in particolare, delle sue analogie con il C.O.N.I.

Viene lamentato che ciò avviene soprattutto nel mondo della scuola, nel quale è ancora poco diffusa la conoscenza del C.I.P. quale unico ente preposto alla promozione e diffusione delle “buone pratiche” sportive dei disabili e quindi quale interlocutore privilegiato degli Uffici periferici dell’amministrazione scolastica, che il Miur invita ad intrattenere rapporti con i rappresentanti territoriali del C.I.P. al fine di concordare con gli stessi comuni ed importanti progetti di lavoro nell’ambito delle indicazioni nazionali di riferimento che scaturiranno dal confronto attivato a livello centrale sulla base del protocollo di intesa del 14.5.2009.