Risoluzione sulla scuola del Consiglio regionale abruzzese

In data 24 luglio 2009 il Consiglio regionale della regione Abruzzo ha emanato una risoluzione che impegnai il Presidente della Giunta regionale e il componente con delega al settore scuola di sensibilizzare il Parlamento ed il Governo, ciascuno per la parte di propria competenza

In data 24 luglio 2009 il Consiglio regionale della regione Abruzzo ha emanato una risoluzione che impegna:

  1. il Presidente della Giunta regionale e il componente con delega al settore scuola di sensibilizzare il Parlamento ed il Governo, ciascuno per la parte di propria competenza:

  • ad approvare ulteriori provvedimenti per reperire risorse aggiuntive di euro 16 milioni che sono messe a disposizione del Bilancio del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per essere destinate alle istituzioni scolastiche ubicate nella Provincia di L’Aquila per il triennio dal 2009/2010 al 2011/2012, al fine di assicurare una sollecita e stabile ripresa delle attività didattiche e delle attività dell’amministrazione scolastica ed eventualmente sospendere gli effetti sulla dotazione organica del personale docente ed ATA delle regione Abruzzo per l’anno scolastico 2009/2010 con particolare attenzione per le 330 unità di personale della provincia dell’Aquila.

  • 2. la Giunta della Regione Abruzzo a concordare con il Ministero e la Conferenza Stato - Regioni:

    • una rivisitazione dell’applicazione dei nuovi parametri per la rete scolastica da discutere in conferenza unificata per la Regione Abruzzo e nel caso rivedere la delibera della Giunta regionale n. 30 del 09 febbraio 2009 per gli anni scolastici successivi in materia di riduzione delle autonomie scolastiche (Presidenze)

    • a chiedere l’ inserimento delle scuole della regione, a partire da quelle del cratere, nell’apposito piano generale di riqualificazione dell’edilizia scolastica previsto dal decreto interministeriale sugli organici a.s. 2009/2010 trasmesso con C.M. n. 38 del 2 aprile 2009, e la conseguente applicazione dei parametri sugli organici di cui al D.I. n. 331/98.