"Carta d'intenti" per educare alla legalità ambientale e allo sviluppo sostenibile

Il 29 luglio, nella Sala stampa di Palazzo Chigi, i Ministri Mariastella Gelmini e Stefania Prestigiacomo hanno firmato la “Carta d’intenti” tra il ministero dell’Ambiente e il ministero dell’Istruzione in materia di “Scuola, ambiente e legalità”.

Il 29 luglio, nella Sala stampa di Palazzo Chigi, i Ministri Mariastella Gelmini e Stefania Prestigiacomo hanno firmato la “Carta d’intenti” tra il ministero dell’Ambiente e il ministero dell’Istruzione in materia di Scuola, ambiente e legalità”.

L’obiettivo è di insegnare ai giovani, all’interno delle lezioni di “Cittadinanza e Costituzione”:

  • la comprensione delle problematiche riferite alle componenti naturali, paesaggistiche, culturali dell’ambiente e del territorio in cui vivono;

  • la consapevolezza che è possibile rispettare, conservare, tutelare e migliorare l’ambiente e il territorio;

  • la riflessione sul valore dell’aria, dell’acqua, della terra come bene comune e come diritto universale.

Oltre ad azioni, come la promozione di progetti quali “La scuola adotta un parco / il mare / la montagna…”, saranno anche banditi i seguenti concorsi:

  1. un concorso, rivolto ai bambini delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie, “Le cose cambiano se…”, per raccogliere idee, proposte nonché suggerimenti per promuovere piccoli gesti quotidiani che aiutino a tutelare l’ambiente e il paesaggio. A fine anno scolastico le migliori idee/proposte e suggerimenti saranno raccolti e pubblicati;

  2. un concorso, rivolto alle scuole secondarie di I e II grado, “Scuola, Ambiente e Legalità”, per la miglior campagna di comunicazione elaborata dagli studenti su temi quali il riciclo dei rifiuti, il consumo sostenibile e la lotta all’ecomafia, da diffondere in tutte le scuole e nelle principali testate giornalistiche e canali televisivi;

  3. un concorso rivolto a tutte le scuole per realizzare esperienze educative e didattiche su tali temi. Le migliori proposte saranno scelte da un'apposita commissione e finanziate sulla base di un fondo stanziato con il concorso di entrambi i Ministeri interessati.