Prestiti e mutui ipotecari: nuove disposizioni Inpdap

Con un comunicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 85/2010, l’Inpdap ha fornito nuove disposizioni, contenute in due diversi regolamenti, in merito all'erogazione di prestiti e mutui ipotecari da parte dello stesso Istituto ai dipendenti pubblici.

Con un comunicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 85/2010, l’Inpdap ha fornito nuove disposizioni, contenute in due diversi regolamenti, in merito all'erogazione di prestiti e mutui ipotecari da parte dello stesso Istituto ai dipendenti pubblici.

Le nuove disposizioni entreranno in vigore il 1° luglio 2010.

Per quanto riguarda i prestiti, possono beneficiarne gli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali con quattro anni di anzianità di servizio utile a conseguire qualsiasi trattamento di quiescenza e quattro anni di versamento contributivo alla stessa cassa; in più devono essere titolari di un contratto a tempo indeterminato.

Sull'importo lordo dei piccoli prestiti verrà applicato il tasso di interesse nominale del 4,25% annuo mentre su quello dei prestiti pluriennali il tasso è del 3,50% annuo.

Per quanto concerne i mutui per l'acquisto della prima casa, possono usufruire dei mutui ipotecari gli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, in attività o pensionati, con almeno tre anni di anzianità di iscrizione e contribuzione; gli iscritti in attività devono essere titolari di un contratto a tempo indeterminato.

Sui mutui a tasso fisso, verrà applicato l'interesse del 3,75% per tutta la durata del mutuo mentre per i mutui a tasso variabile, l'interesse sarà pari al 3,50% per il primo anno e, dalla terza rata, il tasso pari all'Euribor a 6 mesi, calcolato su 360 giorni, maggiorato di 90 punti base.