Accordo sull’integrazione dell’immigrazione

Il Consiglio dei Ministri n. 96 del 10 giugno 2010 ha approvato il piano per l'integrazione nella sicurezza denominato "identità e incontro". Il piano prevede, tra l'altro, strumenti d'integrazione come la frequenza di corsi d'italiano e di educazione civica.

Il Consiglio dei Ministri n. 96 del 10 giugno 2010 ha approvato il piano per l'integrazione nella sicurezza denominato "identità e incontro". Il piano prevede, tra l'altro, strumenti d'integrazione come la frequenza di corsi d'italiano e di educazione civica.

A tale proposito il Ministro Gelmini ha dichiarato: “L’Accordo di Integrazione approvato oggi dal Consiglio dei Ministri riconosce alla scuola e all’istruzione un ruolo centrale. Il provvedimento stabilisce che ogni cittadino straniero tra i 16 e i 65 anni che presenti per la prima volta la richiesta di permesso di soggiorno sottoscriva un accordo che lo impegna ad imparare l’Italiano, ad apprendere i principi fondamentali della Costituzione e a mandare i figli a scuola. L’accordo quindi non si applica ai minori di 16 anni, poiché per loro è già in vigore l’obbligo d’istruzione. Il progetto dunque stabilisce l’esclusiva competenza della scuola per l’integrazione dei ragazzi stranieri, legando la possibilità di risiedere nel nostro Paese e richiedere il permesso di soggiorno a precisi doveri a cui adempiere, tra i quali conoscere la lingua e garantire l’istruzione scolastica ai propri figli.

Si tratta di misure estremamente efficaci che mettono al centro l’educazione – ha concluso il Ministro - perché non c’è vera integrazione senza istruzione e conoscenza”.