Nota sul Programma annuale: perplessità degli Enti Locali

Suscita preoccupazione tra i sindaci della provincia di Piacenza la nota Miur n. 9537 del 14 dicembre 2009 (quella sul Programma annuale) “che declina le regole per la stesura dei bilanci delle scuole, regole che stravolgono e minano l'operatività delle scuole stesse per lo svolgimento della propria missione”.

Suscita preoccupazione tra i sindaci della provincia di Piacenza la nota Miur n. 9537 del 14 dicembre 2009 (quella sul Programma annuale) “che declina le regole per la stesura dei bilanci delle scuole, regole che stravolgono e minano l'operatività delle scuole stesse per lo svolgimento della propria missione”.

Secondo gli Amministratori firmatari la nota, infatti, introdurrebbe “elementi che vanno in contrasto con le regole vigenti compromettendo gravemente l'autonomia scolastica stravolgendo, di fatto, la regolare programmazione e la gestione dei finanziamenti da parte delle scuole stesse”.

I Sindaci denunciano, in un documento che richiedono alla Provincia di condividere, l’azzeramento dei finanziamenti per il funzionamento didattico e amministrativo, la riduzione al minimo dei finanziamenti per le supplenze, la mancanza di garanzie sull'erogazione dei crediti, il taglio del 25% dei fondi degli appalti per pulizie e vigilanza negli istituti che si avvalgono di un servizio esterno. Una nota che, di fatto, “attua una vera e propria manovra di ulteriori tagli alla scuola pubblica”.

Le richieste avanzate alla Provincia sono dunque le seguenti:

  1. il ripristino dell'assegnazione di finanziamenti certi e trasparenti alle scuole perché possano svolgere le attività didattiche del presente anno scolastico;

  2. l'assegnazione, da parte del Ministero, dei crediti che le scuole vantano avendo anticipato, con risorse proprie, competenze finanziarie ministeriali destinate alle supplenze e al funzionamento;

  3. l'attivazione di una discussione che definisca le azioni di contrasto per obbligare gli organi centrali dello Stato ad adempiere ai loro obblighi ed evitare che gli oneri finanziari vengano scaricati impropriamente sugli Enti Locali".