Iscrizioni classi prime scuole superiori: i dati

In occasione delle rilevazioni eseguite dall’Ufficio di Statistica sulle scelte degli studenti che si iscrivono al primo anno della scuola superiore, il Miur ha realizzato, per la prima volta, uno studio che mette in relazione le preferenze dei ragazzi con le caratteristiche del tessuto produttivo delle singole regioni. Il maggiore incremento registrato è quello del liceo scientifico con opzione scienze applicate.

 

Le scelte degli studenti italiani che hanno presentato domanda di iscrizione alla scuola secondaria di II° grado tracciano un quadro significativo delle prospettive e dei percorsi ritenuti più adeguati per affrontare, con successo, gli scenari futuri di un mondo del lavoro segnato dalla crisi economica. E, allo stesso tempo, la distribuzione regionale delle percentuali di scelta contribuisce ad evidenziare, considerate le aree di specializzazione regionali, lo stato di salute e le opportunità di sviluppo dei distretti produttivi e la solidità del legame tra l’istruzione e la vocazione economica dei territori.

L’obiettivo dello studio condotto dal Miur è fare delle informazioni elaborate uno strumento di lavoro non più limitato al settore dell’istruzione, ma utile anche per pianificare le scelte legate ai temi dell’occupazione e dello sviluppo economico del Paese.

In un comunicato stampa  25 marzo 2013 il Miur riporta i numeri e i dati analitici con la distribuzione per indirizzo, per regioni e per specializzazioni regionali.

Complessivamente, le iscrizioni alle prime classi della scuola secondaria di II° grado, svolte per la prima volta attraverso la procedura on line, sono state 515.807. Rispetto all’anno precedente si osserva un aumento delle iscrizioni nei Licei (+1,7%), una crescita seppur leggera degli Istituti tecnici (+0,4%) e un calo negli istituti professionali (-2%).

Quest’ultimo dato deve tener conto dell’aumento che parallelamente si riscontra verso i percorsi di istruzione e formazione professionale organizzati da strutture regionali accreditate.

Per quanto riguarda l’aumento della percentuale degli iscritti ai licei, il maggior contributo alla crescita del 1,7% è fornito dalla scelte verso l’opzione “scienze applicate” del Liceo scientifico, che passa dal 4,1% al 6,3%. In ascesa le percentuali di scelta per il Liceo linguistico. Fanalino di coda il Liceo classico. In totale, gli studenti iscritti ai diversi indirizzi liceali sono il 49,1%.

Gli istituti tecnici sono stati scelti dal 31,4% dei nuovi iscritti, in leggero aumento rispetto al 31% dello scorso anno. Di questi, il 12,8% ha preferito il settore economico e il 18,6% il settore tecnologico.

Gli istituti professionali, al di là delle percentuali di scelta verso i percorsi di formazione professionale organizzati dalle regioni, hanno complessivamente raccolto il 19,6% delle preferenze degli studenti. Di questi, il 13,2 ha optato per il settore “Industria e Artigianato”, mentre il 4,9% il settore “Servizi”.

Tra gli elementi di maggiore interesse che emergono dai dati a disposizione un’attenzione particolare va riservata alle percentuali di scelta per i singoli indirizzi di studio analizzati in relazione con gli ambiti settoriali, le aree di specializzazione e i cluster tecnologici presenti nelle regioni italiane. In questo senso, considerate le specifiche caratteristiche di ogni singola regione, il Miur ha analizzato su base territoriale le percentuali di scelta degli studenti per gli indirizzi di studio coerenti con gli ambiti di specializzazione e dei cluster tecnologici regionali.