Programma Montalcini contro la fuga dei cervelli

Il Programma intitolato a Rita Levi Montalcini finanzia il ritorno in Italia di giovani menti che lavorano all’estero. A partire da quest’anno il Miur garantirà un cofinanziamento agli atenei che decidono di stabilizzare i cervelli tornati in Italia.

“Dobbiamo lavorare per innescare una competizione virtuosa da parte degli atenei per attirare i migliori ricercatori che possano poi essere assunti con contratti stabili e divenire professori associati. L’Italia ha bisogno di giovani professori selezionati con bandi nazionali in modo rigoroso”, spiega il Ministro Carrozza.

Il bando 'Montalcini' copre le spese per garantire a 24 vincitori un triennio da ricercatori a tempo determinato in un ateneo italiano. Durante il loro contratto i ricercatori, per aspirare alla stabilizzazione, dovranno abilitarsi alla docenza secondo le nuove norme previste dalla riforma dell’Università, la cosiddetta Abilitazione nazionale. Alla fine del triennio gli atenei che vorranno assumerli come professori associati potranno contare su un cofinanziamento annuo da parte del Miur pari alla borsa da ricercatore (che è di 58.624,55 euro annui) attraverso un consolidamento del Fondo di finanziamento ordinario.

Il nuovo meccanismo voluto dal Ministro Carrozza e illustrato in un comunicato stampa dell’11 ottobre, trasforma così il rientro dei cervelli in un’occasione anche per ringiovanire il ceto docente italiano che è tra i più anziani del mondo.