Progetti contro la dispersione scolastica: monitoraggio

Nell’ambito delle azioni di accompagnamento ai progetti in materia di apertura delle scuole e prevenzione della dispersione scolastica previsti dal Decreto Scuola, il Miur ha segnalato taluni particolare aspetti da monitorare e ha predisposto una specifica scheda sintetica di rilevazione. Lo scopo è quello di definire un nuovo modello didattico per l’inclusione sociale ed educativa degli studenti.

 

In attuazione dell'art. 7 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, le scuole sono chiamate a porre in essere interventi finalizzati alla riduzione degli abbandoni formalizzati e non formalizzati nel corso dell'anno scolastico e nel passaggio da un anno scolastico all'altro, delle ripetenze, nonché dei debiti formativi.

A seguito della selezione effettuata dalle Commissioni regionali, i progetti sono stati avviati da parte di ciascuna scuola; contestualmente la D.G. per il Bilancio e la Politica finanziaria sta procedendo all'erogazione della prima tranche di finanziamento pari al 50% lordo.

Con nota 28 aprile 2014 prot. n. 2627 il Miur segnala agli UU.SS.RR. alcuni aspetti da monitorare attentamente al fine di far emergere quegli interventi che, effettivamente, possano considerarsi come prototipi innovativi nella lotta alla dispersione scolastica e agli abbandoni e, come tali, replicabili.

In particolare sembra opportuno sottolineare quanto sia importante:

  • l'attivazione di una didattica, che si faccia carico del rinforzo delle competenze cognitive-e relazionali degli studenti;
  • il potenziamento della conoscenza della lingua italiana;
  • l'acquisizione delle competenze chiave o life skills.

Questi aspetti, collegati ai principali obiettivi delle azioni, necessitano, però, di una  revisione dei modelli didattici tradizionali, a cominciare da un diverso ruolo dei genitori nella progettazione educativa.

L'altro aspetto che assume un particolare rilievo in tali percorsi, qualunque sia la loro tipologia e il target di riferimento (italiani o stranieri), è il ruolo dell'orientamento formativo.

In stretta connessione con l'insegnamento orientativo è il modello di didattica coerente con tale impianto. Molto utile, in proposito è il ruolo dei partner della rete, che possono offrire il collegamento con la realtà esterna, portando nella scuola diverse competenze e metodologie e il raccordo stretto con la realtà del lavoro.  Didattica laboratoriale, didattica breve e modulare, percorsi attivi ed esperienziali, attività di stage, tirocinio in collegamento con realtà produttive del territorio possono contribuire al recupero della cultura del lavoro e del suo valore educativo, insieme con il recupero della persona alla formazione.

Per facilitare l'azione di monitoraggio è stata predisposta una scheda sintetica utile a raccogliere informazioni sugli interventi in atto, che viene allegata alla suddetta nota. La scheda potrà essere modificata o integrata a seconda delle esigenze, e utilizzata in vari momenti a supporto delle azioni di verifica, nonché per redigere specifici rapporti di monitoraggio nel momento in cui si passerà alla valutazione finale.