Nuove norme per le patenti di guida: no al conseguimento del patentino a scuola

Dal 19 gennaio si applica la nuova disciplina in materia di patenti di guida, di cui al decreto legislativo n. 59/2011. Il Certificato di Idoneità alla guida del ciclomotore è sostituito dalla patente UE di categoria AM. La preparazione alla prova teorica non sarà più impartita dagli istituti scolastici.

 

La Nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 9 gennaio 2013, prot. n. 636 comunica che dal 19 gennaio 2013 è applicabile la nuova disciplina in materia di patenti di guida, le cui disposizioni sono introdotte dal decreto legislativo 18 aprile 2011, n. 59 di "Attuazione delle direttive 2006/126/CE e 2009/113/CE, concernenti la patente di guida" e dal decreto legislativo recante "Disposizioni modificative e correttive del decreto legislativo 18 aprile 2011, n. 59 e del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286, nonché attuazione della direttiva 2011/94/UE".

Le predette disposizioni introducono una nuova disciplina relativa ai requisiti anagrafici per la guida dei veicoli ed alle categorie di patenti.

Per la guida di ciclomotori a 2 o 3 ruote e di quadricicli leggeri (cilindrata <= 50 cm³ o potenza <= 4 kW, velocità <= 45 km/h, massa a vuoto <= 350 kg, escluse batterie) è richiesta la patente AM. Questa si può conseguire in Italia a partire da 14 anni, ma abilita alla guida su tutto il territorio UE e SEE dal compimento dei 16 anni.

La preparazione alla prova teorica per il conseguimento della patente AM non sarà impartita dagli Istituti scolastici, come accadeva per il CIGC. I candidati potranno quindi presentarsi all'esame da privatisti o se lo desiderano, non sussistendo alcun obbligo, avvalersi di un'autoscuola.

Con nota 7 febbraio 2013 prot. 871 il Miur comunica che le Istituzioni Scolastiche sono sollevate dal compito di organizzare e svolgere corsi di formazione per la preparazione alla prova teorica, in quanto tale funzione spetterà esclusivamente agli Uffici della  Motorizzazione Civile e alle Autoscuole.

Le scuole dovranno, con sempre maggiore partecipazione, dedicarsi ad attività attinenti sull’ Educazione Stradale, continuando l’importante opera di sensibilizzazione e orientamento degli studenti.