Insegnamento discipline non linguistiche in lingua straniera

Il Miur ha fornito indicazioni operative a carattere transitorio, in attesa della definizione delle procedure di individuazione del personale idoneo, inerenti l’insegnamento di discipline non linguistiche in lingua straniera secondo la metodologia CLIL nei Licei Linguistici.

 

I decreti che hanno disposto il riordino degli ordinamenti dell’istruzione professionale, tecnica e classica, hanno introdotto, tra l’altro, l’insegnamento di una disciplina non linguistica curricolare in una lingua straniera al quinto anno degli istituti tecnici, a partire dal terzo anno dei licei linguistici e nel quinto anno degli altri licei.

Con Il DM n. 6 del 16.4.2012, il Miur ha definito gli aspetti caratterizzanti dei corsi di perfezionamento per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera, secondo la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning), rivolti ai docenti in servizio nei licei e negli istituti tecnici. I corsi di perfezionamento sono rivolti a docenti di discipline non linguistiche dei licei e degli istituti tecnici:

  • a tempo indeterminato;
  • a tempo determinato in possesso di abilitazione e inseriti a pieno titolo nell’anno scolastico 2011-2012 nelle graduatorie provinciali ad esaurimento.

I docenti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato delle scuole paritarie facenti parte del sistema nazionale di istruzione possono accedere ai corsi di perfezionamento senza oneri a carico dello Stato.

Ai corsi di perfezionamento possono accedere:

  • i docenti in possesso di certificazioni nella lingua straniera oggetto del corso, rilasciate da Enti Certificatori riconosciuti dai governi dei paesi madrelingua, almeno di Livello C1 di cui al “QCER - Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue”, che attestano le abilità ivi previste (Ascolto, Parlato/Interazione, Scrittura, Lettura);
  • i docenti con competenze linguistiche certificate in relazione alle abilità di cui alla lettera a), di livello B2 del QCER, iscritti e frequentanti un corso di formazione per conseguire il livello C1 del QCER. Tali docenti possono essere ammessi al colloquio finale previo conseguimento della certificazione di livello C1 del QCER.

Per gli anni scolastici 2011/12 e 2012/13, è stato considerato prioritario l`accesso ai corsi dei docenti di liceo linguistico e dei docenti in servizio presso istituzioni scolastiche ove sono attivati percorsi di liceo linguistico. I criteri di individuazione dei docenti destinatari dei corsi sono definiti dalle istituzioni scolastiche interessate, previa delibera dei competenti organi, anche attraverso eventuali accordi di rete tra le istituzioni medesime.

I corsi di perfezionamento sono realizzati da strutture universitarie in possesso dei requisiti di cui all'articolo 3, comma 3, del decreto del Miur 30 settembre 2011 (pubblicato nella G.U. n. 299 del 24 dicembre 2011), individuate attraverso appositi bandi emanati dall’Ansas. Gli Uffici Scolastici Regionali concorrono alla realizzazione dei corsi di perfezionamento attraverso apposite convenzioni con le strutture universitarie in possesso dei requisiti richiesti, con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione anche in rete tra loro, nei limiti delle risorse disponibili anche con il contributo di altri soggetti pubblici e privati interessati. I corsi di perfezionamento si concludono con un colloquio finale i cui esiti sono valutati in Trentesimi, al quale accedono i candidati che hanno conseguito valutazioni non inferiori a 18/30 in tutte le attività formative previste dai corsi di perfezionamento.

In tale contesto il Miur ha emanato la nota 16 gennaio 2013 prot. n. 240, con la quale fornisce indicazioni operative, a carattere transitorio, in attesa della definizione delle procedure di individuazione del personale idoneo all’insegnamento delle discipline curriculari veicolate in lingua straniera innanzi descritte.

Il Miur consiglia:

  • una programmazione del docente DNL concordata anche con l’insegnante di lingua straniera o il conversatore di lingua straniera o, ove presente, con l’assistente linguistico,
  • l’attivazione in classe terza del 50% del monte ore della disciplina veicolata in lingua straniera, per consentire agli studenti di acquisire padronanza del linguaggio tecnico-specialistico della disciplina nella lingua italiana,
  • di ritenere il tirocinio svolto a partire dall’a.s. 2012/13 nelle classi terze dei licei linguistici, nei corsi di formazione metodologico-didattica, affidati a strutture universitarie, (2 Crediti Formativi, per un totale di circa 50 ore), equivalente ad una offerta di insegnamento di una DNL in lingua straniera.

In mancanza di docenti di DNL in possesso delle necessarie competenze linguistiche e metodologiche all’interno dell’organico dell’Istituzione scolastica, il Miur raccomanda di realizzare progetti interdisciplinari in lingua straniera nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa, che si avvalgano delle sinergie dei docenti di disciplina non linguistica, con il docente di lingua straniera, ed il conversatore di lingua straniera e, ove presente, con l’assistente linguistico. In tal caso gli aspetti correlati alla valutazione sono di competenza del docente di disciplina non linguistica.

Il Miur individua, poi, i ruoli dei vari soggetti interagenti che operano all’interno ed all’esterno della scuola:

  • Dirigente Scolastico: ha il compito di individuare i docenti con le più elevate competenze sia linguistiche sia metodologiche CLIL da destinare alle prime esperienze di attivazione della DNL in lingua straniera. Può prevedere anche la costituzione o l’adesione ad una rete di scuole che abbia come finalità lo sviluppo di pratiche di insegnamento CLIL;
  • Reti di scuole: va incrementata la costruzione di Reti di scuole allo scopo di condividere risorse umane, materiali, esperienze e lezioni CLIL, tra classi o gruppi di studenti di scuole diverse;
  • Collegio dei Docenti: ha il compito di tracciare i criteri per l’individuazione delle discipline da destinare all’insegnamento secondo la metodologia CLIL e attivare i Dipartimenti con indicazioni funzionali alla progettazione di percorsi CLIL;
  • Dipartimenti e Consigli di Classe: i Dipartimenti, ove attivati, individuano modalità operative e contenuti da sviluppare con la metodologia CLIL, soprattutto nella fase di definizione dei nuclei disciplinari da veicolare in lingua straniera e relative modalità di realizzazione. I Consigli di Classe hanno il compito di offrire il proprio supporto in tutte le fasi di progettazione ed implementazione dell’insegnamento della DNL in lingua straniera,
  • Docente di lingua straniera, conversatore di lingua straniera ed assistente linguistico: dovranno fornire strumenti per l’analisi del profilo della classe in relazione alle competenze linguistico-comunicative e per una progettazione condivisa e pienamente rispondente ai bisogni formativi degli studenti, oltre a suggerire tecniche e modalità di insegnamento CLIL,
  • Uffici Scolastici Regionali: hanno il compito di implementare le Reti di scuole per lo sviluppo di pratiche di insegnamento secondo la metodologia CLIL, da supportare anche con interventi formativi a cura degli Uffici stessi in collaborazione con le strutture universitarie,
  • Miur: è impegnato nell’attivazione di una Rete nazionale dei Licei Linguistici, finalizzata alla diffusione e al supporto della metodologia CLIL. La Rete è costituita da una Istituzione scolastica capofila per ogni Regione con il compito di realizzare attività di formazione per la diffusione della metodologia CLIL. Va privilegiata l’attività di collaborazione attraverso la realizzazione di un Portale dedicato a docenti e studenti che costruisca, al suo interno, ambienti di lavoro interattivi per consentire la necessaria condivisione e lo scambio di progetti, materiali didattici, prodotti creativi realizzati nel corso e a sostegno delle loro attività educative e formative.

 

Andrea Manzoni