Organici personale docente a.s. 2015/16

Emanata la nota che dispiega procedure e adempimenti relativi alla definizione degli organici del personale docente per l’anno scolastico 2015/2016 per le scuole di ogni ordine e grado. Il Miur trasmette lo schema di decreto interministeriale e le tabelle con la ripartizione per regione degli organici relativi agli insegnamenti curriculari e al sostegno.

Con nota 27 febbraio 2015, prot. n. 6753 il Miur trasmette disposizioni, per l’anno scolastico 2015/2016, in ordine alla rilevazione delle dotazioni di organico del personale docente, alla relativa quantificazione a livello nazionale e regionale, ai criteri di ripartizione da adottare con riferimento alle diverse realtà provinciali e alle singole istituzioni scolastiche.

A livello nazionale le dotazioni organiche relative all’anno scolastico 2015/2016 sono state determinate non superando la consistenza delle dotazioni fissate per l’anno 2011/2012. Pertanto la quantificazione e la ripartizione, tra le Regioni, delle dotazioni dei diversi ordini e gradi di istruzione è stata effettuata tenendo conto del numero degli alunni risultanti dall’organico di fatto dell’a.s. 2014/2015, dell’entità della popolazione scolastica riferita all’anno 2015/16 rilevata dall’anagrafe degli alunni, dell’andamento delle serie storiche della scolarità degli ultimi anni, nonché delle situazioni di cui all’art. 2, commi 2 e 3 del DPR n. 81/2009.

La ripartizione a livello regionale dell’organico complessivamente definito  in ambito nazionale è stata effettuata, sulla base dei dati e degli elementi concorrenti alla definizione delle risorse necessarie per il corretto funzionamento del sistema dell’istruzione nelle sue diverse articolazioni, tenendo conto del grado di densità demografica delle provincie di ciascuna regione, della distribuzione della popolazione tra i comuni di ogni circoscrizione provinciale, delle caratteristiche geomorfologiche dei territori interessati e delle condizioni socio-economiche e di disagio sociale delle diverse realtà territoriali.

Fermo restando il contingente di organico regionale assegnato, rimane ferma la facoltà  degli UU.SS.RR. di modificare i parametri tra i vari gradi di istruzione o tra le province, a condizione, però, che venga rispettato il complessivo organico di diritto dell'anno 2015/2016.

Gli UU.SS.RR., stabiliti gli opportuni contatti e confronti con le Regioni, con gli Enti Locali, provvederanno alla ripartizione delle consistenze di organico a livello provinciale, valutando le esigenze relative alle tipologie dei diversi ordini e gradi di istruzione e alle condizioni di funzionamento delle istituzioni scolastiche di competenza, nonché alle innovazioni introdotte dai provvedimenti  applicativi del riordino del I e II ciclo.

Particolare attenzione dovrà essere riservata alle condizioni di disagio legate a specifiche situazioni locali, riguardanti i comuni montani e le piccole isole, la limitata capienza delle aule, il rispetto delle norme sulla sicurezza, le aree con elevati tassi di dispersione e di abbandono e quelle con un rilevante numero di alunni di cittadinanza non italiana. È opportuno che nella composizione delle classi si tenga in debita considerazione la presenza degli alunni con DSA.

La nota descrive le procedure e gli adempimenti relativi alla definizione degli organici nelle varie tipologie di scuola (infanzia, primaria, secondaria di I e II grado, Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), Istruzione degli adulti e corsi di secondo livello (ex corsi serali), Posti di sostegno, Scuole con insegnamento in lingua slovena, Istituzioni educative, Scuole presso le carceri e gli ospedali.

Al fine di disporre di un quadro sempre aggiornato delle situazioni, che consenta di rilevare e valutare il corretto impiego delle risorse nell'ambito del contingente di posti assegnato, gli Uffici regionali effettueranno un costante e puntuale monitoraggio delle operazioni finalizzate alla determinazione degli organici e al regolare avvio dell'anno scolastico, vigilando sul regolare e tempestivo espletamento delle stesse e accertando che in sede di adeguamento dell'organico di diritto alle situazioni di fatto, gli incrementi delle classi e dei posti di sostegno siano contenuti nei limiti delle effettive necessità.