Linee guida per la valutazione della ricerca

Al via il processo di Valutazione Qualità della Ricerca (VQR) per il quadriennio 2011-2014, che riguarda Università statali, Università non statali legalmente riconosciute, Enti pubblici di ricerca vigilati dal Miur, altri soggetti pubblici e privati che svolgono attività di ricerca. Sarà avviato con l'emissione di apposito bando ANVUR e si concluderà con la pubblicazione dei risultati entro il 31 ottobre 2016.

 

Il decreto 27 giugno 2015 n. 458 disciplina criteri e modalità organizzative del processo. Sono oggetto della valutazione i prodotti della ricerca appartenenti alle categorie di pubblicazioni scientifiche specificate nel bando, di cui è autore il personale delle Istituzioni che svolge attività di ricerca. Le 16 aree di valutazione sono elencate in allegato al decreto.

L'emissione di apposito bando sarà a cura del Presidente dell'ANVUR: esso stabilirà il cronoprogramma per lo svolgimento del processo di valutazione e darà alcune specifiche, in relazione ai diversi profili di addetti alla ricerca, sui lavori da presentare.

Fra le novità rispetto alla precedente tornata 2004-2010, il numero di lavori che ciascun ricercatore dovrà presentare: da un minimo di 2 ad un massimo di 4, a seconda dell'area disciplinare di riferimento. La novità tiene maggiormente conto delle differenze fra i vari settori di ricerca.

Tre saranno i profili di qualità che incideranno, con peso differenziato, sul giudizio finale dei valutatori: qualità complessiva della ricerca (75%), qualità della ricerca prodotta da neoassunti o neopromossi nel periodo 2010-14 (20%), profilo di competitività e attrattività della ricerca (5%).

La valutazione sarà affidata a Gruppi di Esperti (GEV) che utilizzeranno, da sole o combinate, due metodologie: informazioni bibliometriche (numero di citazioni di una pubblicazione e misura dell’impatto della rivista su cui il lavoro è pubblicato); peer-review (revisione fra pari) affidata a esperti esterni fra loro indipendenti.

Il Ministro Giannini ha evidenziato la valenza fondamentale della VQR, dalla quale emergerà “una fotografia importante che ha un peso crescente nell'attribuzione delle risorse pubbliche agli atenei e agli Enti di ricerca”.