Istruzione: arriva l'educazione finanziaria

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del D.L. 237/2016, che introduce l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale. Il Miur, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, dovrà adottare una Strategia nazionale per l'educazione finanziaria, con il compito di definire le modalità con cui le iniziative di educazione finanziaria possano entrare in sinergia con le attività proprie del sistema nazionale di istruzione.

Il Decreto Legge 23 dicembre 2016, n. 237 (G.U. 23.12.2016, n. 299), recante “Disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio”, convertito con modificazioni dalla Legge 17 febbraio 2017, n. 15 (G.U. 21.02.2017, n. 43), all’art. 24-bis introduce “Disposizioni generali concernenti l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale”.

Per educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale si intende il processo attraverso il quale le persone migliorano la loro comprensione degli strumenti e dei prodotti finanziari e sviluppano le competenze necessarie ad acquisire una maggiore consapevolezza dei rischi e delle opportunità finanziarie (definizione dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - OCSE).

Le disposizioni del suddetto art. 24-bis prevedono misure ed interventi intesi a sviluppare l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, al fine di assicurare l'efficacia, l'efficienza e la sistematicità delle azioni dei soggetti pubblici e privati in tema di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, riconoscendo l'importanza dell'educazione finanziaria quale strumento per la tutela del consumatore e per un utilizzo più consapevole degli strumenti e dei servizi finanziari offerti dal mercato.

Il Ministero dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, adotta, nell'ambito delle risorse disponibili ed entro il 22 agosto 2017 (sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto), il Programma per una Strategia nazionale per l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, in conformità ai seguenti principi:

  • organizzare in modo sistematico il coordinamento dei soggetti pubblici e, eventualmente su base volontaria, dei soggetti privati già attivi nella materia, ovvero di quelli che saranno attivati dal programma, garantendo che gli interventi siano continui nel tempo, promuovendo lo scambio di informazioni tra i soggetti e la diffusione delle relative esperienze, competenze e buone pratiche, e definendo le modalità con cui le iniziative di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale possano entrare in sinergia e collegarsi con le attività proprie del sistema nazionale dell'istruzione;
  • definire le politiche nazionali in materia di comunicazione e di diffusione di informazioni volte a promuovere l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale;
  • prevedere la possibilità di stipulare convenzioni atte a promuovere interventi di formazione con associazioni rappresentative di categorie produttive, ordini professionali, associazioni dei consumatori, organizzazioni senza fini di lucro e università, anche con la partecipazione degli enti territoriali.

Lo Schema del Programma è trasmesso alle Camere ai fini dell'espressione dei pareri delle commissioni parlamentari competenti. Il Governo trasmette annualmente alle Camere entro il 31 luglio una relazione sullo stato di attuazione della Strategia nazionale, che può contenere eventuali proposte di modifica e di aggiornamento del Programma.

Per l'attuazione della Strategia nazionale, con decreto da adottare entro il 22 maggio 2017 (tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto), il Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministro dello sviluppo economico, istituisce il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, con il compito di promuovere e programmare iniziative di sensibilizzazione ed educazione finanziaria.

Il Comitato è composto da undici membri e presieduto da un direttore. I membri del Comitato, nonché il direttore, sono scelti fra personalità con comprovate competenze ed esperienza nel settore, durano in carica tre anni, e l'incarico può essere rinnovato una sola volta. La partecipazione al Comitato non dà titolo ad alcun compenso.

Il Comitato ha il compito di individuare obiettivi misurabili, programmi e azioni da porre in essere, valorizzando le esperienze, le competenze e le iniziative maturate dai soggetti attivi sul territorio nazionale e favorendo la collaborazione tra i soggetti pubblici e privati. Opera attraverso riunioni periodiche, prevedendo, ove necessario, la costituzione di specifici gruppi di ricerca cui possono partecipare accademici ed esperti della materia.