Sistema integrato zero-sei: primi orientamenti operativi

Il Miur ha diramato alcuni primi orientamenti operativi e linee di sviluppo per la realizzazione del sistema educativo integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni (c.d."zerosei").

Con nota 19 febbraio 2018 prot. n. 404 ogni Ufficio scolastico regionale è invitato a costituire uno staff interno, al fine di realizzare la necessaria interazione interistituzionale con i diversi attori del sistema integrato, in modo che sia assicurata una forma di contatto informativo rapida e tempestiva, per la reciproca conoscenza di decisioni, iniziative, flussi finanziari, che coinvolgono il sistema integrato "zerosei". La composizione degli staff dovrà essere comunicata all’indirizzo dgosv.ufficio2@istruzione.it entro il 28 febbraio, anche in previsione di un primo incontro nazionale (si suggerisce almeno un referente per la parte amministrativa e un referente per la dimensione pedagogica).

È opportuno, nel rispetto delle competenze dei diversi soggetti (Amministrazione scolastica, Regione, Enti locali, servizi e istituzioni educative statali, private e paritarie, Università), attivare in ogni Regione un tavolo di confronto interistituzionale - in questa prima fase, anche di carattere informale - che veda la presenza dei rappresentanti delle diverse componenti del costituendo sistema integrato "zerosei".

Il Miur dedicherà un apposito spazio informativo nel proprio sito istituzionale al sistema integrato "zerosei", per dare riscontro delle azioni intraprese e condividere le iniziative più significative promosse a livello centrale e locale. Gli Uffici scolastici regionali sono invitati a procedere analogamente.

Al fine di realizzare un’effettiva espansione della presenza di servizi educativi e di scuole dell'infanzia, soprattutto in quei territori che ne sono provvisti in maniera non adeguata, è necessario che si realizzi un'analisi congiunta della domanda inevasa di iscrizione ai servizi educativi e alle scuole dell'infanzia, individuando le possibili risposte in termini di equilibrata offerta di strutture educative e scolastiche.

Importante è poi la qualificazione del personale educativo e insegnante operante nell'insieme delle strutture educative "zerosei". Si segnala l'opportunità di dedicare una specifica attenzione alle attività di formazione continua in servizio del personale docente, a partire dal pieno coinvolgimento degli insegnanti della scuola dell'infanzia statale che, sovente, restano al margine delle azioni formative di carattere più generale rivolte al personale della scuola.

Tra le iniziative di carattere innovativo merita la dovuta attenzione la costituzione di poli per l'infanzia. A tal fine è opportuno che a livello regionale si definisca un protocollo di intesa, tra Regione e Ufficio scolastico regionale, per programmare e regolare le diverse modalità di gestione dei poli, avuto riguardo agli aspetti strutturali e funzionali, alle caratteristiche del progetto educativo, alle modalità di collaborazione del personale in esso operante, alle forme di coordinamento pedagogico e di formazione del personale.

Anche la conferma e la nuova istituzione di sezioni primavera, per bambini dai 24 ai 36 mesi, può inserirsi nella prospettiva dei poli per l'infanzia, rispondendo al principio di favorire una migliore continuità educativa. A livello nazionale saranno fornite, nell'ambito delle più generali Linee pedagogiche per il sistema integrato di educazione e istruzione, apposite indicazioni operative per accompagnare lo sviluppo dei poli per l'infanzia e delle sezioni primavera, valorizzando esperienze di qualità già avviate in numerosi territori.

Un obiettivo strategico per lo sviluppo e la qualificazione del sistema integrato è l’istituzione di coordinamenti pedagogici territoriali, chiamati a svolgere funzioni di orientamento pedagogico, di sostegno allo sviluppo della rete di tutte le strutture del sistema "zerosei", di progettazione della formazione continua in servizio del personale, di collaborazione con le università nella formazione di base per l'accesso alla professione di educatore e di docente. La promozione di tali strutture è affidata alle Regioni sulla base di intese con gli Uffici scolastici regionali e le rappresentanze degli Enti locali, valorizzando le risorse professionali disponibili all'interno del sistema integrato e salvaguardando peculiarità, identità, modelli organizzativi.