Sperimentazione percorsi quadriennali alla secondaria di II grado

Abbreviare il percorso scolastico con lo scopo di far conseguire il diploma entro il diciottesimo anno di età. Con quest’obiettivo nell’a.s. 2018/19 partirà a livello nazionale la sperimentazione di percorsi di studio in quattro anni nei Licei e Istituti tecnici. Le scuole interessate possono presentare le loro candidature fino al 13 novembre.

Finora la sperimentazione quadriennale ha interessato singole scuole, che ne hanno fatto richiesta presentando progetti autorizzati di volta in volta dal Ministero. A partire dall’anno scolastico 2018/2019 si procederà invece con una sperimentazione a livello nazionale. Il decreto dipartimentale 18 ottobre 2017 n. 820 illustra nel dettaglio la sperimentazione e le caratteristiche dei progetti.

Possono presentare progetti di innovazione metodologico-didattica finalizzati alla realizzazione dei percorsi quadriennali:

  • le istituzioni scolastiche che organizzano percorsi di istruzione secondaria di secondo grado, sia statali che paritarie, riferiti agli indirizzi di liceo e di istituto tecnico;
  • le istituzioni scolastiche che abbiano già in corso la sperimentazione. Qualora tali istituzioni scolastiche non presentino una proposta progettuale ovvero non risultino selezionate, non si procederà al rinnovo delle sperimentazioni in atto (le sole classi intermedie completeranno il ciclo sperimentale).

Ciascuna istituzione scolastica potrà presentare il progetto per una sola sezione, a partire dalla classe prima, e per un solo indirizzo di studio.

La candidatura potrà essere presentata solo dopo aver ottenuto il consenso degli organi collegiali, e dovrà essere in linea con gli orientamenti già presentanti nel Piano triennale dell’Offerta Formativa. Le istituzioni scolastiche dovranno assicurare agli studenti il raggiungimento delle competenze e degli obiettivi specifici di apprendimento previsti per il quinto anno di corso, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali e delle Linee guida.

Le proposte dovranno distinguersi per un elevato livello di innovazione, in particolare per quanto riguarda l’articolazione e la rimodulazione dei piani di studio, per l’utilizzo delle tecnologie e delle attività laboratoriali nella didattica, per l’uso della metodologia Clil, per i processi di continuità e orientamento con la scuola secondaria di primo grado, il mondo del lavoro, gli ordini professionali, l’università e i percorsi terziari non accademici.

Le scuole interessate devono far  pervenire la propria candidatura dal 20 ottobre al 13 novembre 2017,  inviando all’indirizzo di posta quadriennali@istruzione.it:

  • istanza di partecipazione, secondo il modello allegato  al suddetto decreto;
  • progetto in formato PDF, debitamente firmato dal dirigente scolastico;
  • delibera di adesione del collegio dei docenti;
  • delibera di adesione del consiglio di istituto.

Un’apposita Commissione tecnica valuterà le domande pervenute. La valutazione di ciascun progetto avverrà attribuendo un punteggio massimo di 100 punti sulla base dei seguenti criteri:

  • coerenza del progetto con le finalità (massimo 20 punti);
  • grado di corrispondenza del progetto, anche in termini di innovazione didattica e metodologica, con i requisiti indicati (massimo 40 punti);
  • qualità complessiva del progetto di innovazione (massimo 40 punti).

La graduatoria dei progetti approvati sarà pubblicata sul sito del Miur entro il 20 dicembre 2017.

Nel corso del quadriennio, un Comitato scientifico nazionale valuterà l’andamento nazionale del Piano di innovazione e predisporrà annualmente una relazione che sarà trasmessa al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. A livello regionale, invece, saranno istituiti i Comitati scientifici regionali che dovranno valutare gli esiti della sperimentazione, di anno in anno, da inviare al Comitato scientifico nazionale.

Al termine della sperimentazione, nel 2023, i risultati dovranno essere discussi con tutti i rappresentanti del mondo della scuola e con i decisori politici.