Rivalutazione automatica annuale delle pensioni, fasce e importi a decorrere dal 1° gennaio 2022

a cura di Mario Rossi

La rivalutazione automatica annuale delle pensioni qualificata anche: perequazione automatica annuale delle pensioni(1) è nata da un'odiosa esperienza ormai remota che vedeva le pensioni sistematicamente depauperate nel corso degli anni per il fatto che le pensioni stesse rimanevano sempre uguali per importo, mentre l'inflazione galoppava a ritmi sempre più frenetici, specie negli anni '80, con coefficienti di svalutazione annui a doppia cifra (anche oltre il 20%).

Le pensioni così svalutate erano qualificate: pensioni d'annata.

Per porre rimedio al sistematico crescente impoverimento dei pensionati il legislatore con l'art. 24, co. 5, della legge 28/2/1986 n. 41 ha demandato ad apposito decreto la determinazione annuale delle variazioni percentuali di perequazione automatica delle pensioni; tali criteri sono stati meglio precisati successivamente dall'art. 34, co. 1, legge 23/12/1998 n. 448 e l'art. 69, co. 1, legge 23/12/2000 n. 388.

Allo stato attuale infatti, come precisa l'Inps, la perequazione delle pensioni è la rivalutazione annuale degli importi dei trattamenti pensionistici per adeguarli al costo della vita ed ha l’obiettivo di proteggere il potere d’acquisto delle pensioni, mettendole al riparo, almeno in parte, dall’erosione dovuta all’inflazione.

L’applicazione della perequazione avviene al primo gennaio di ogni anno; l’adeguamento avviene sulla base degl'incrementi dell’indice annuo dei prezzi al consumo accertati dall’Istat.

La rivalutazione dell'importo pensionistico legato all'inflazione è quindi un meccanismo tramite cui l'importo delle prestazioni viene adeguato all'aumento del costo della vita come indicato dall'ISTAT.

 

La perequazione dal 1° gennaio 2022

Il decreto ministeriale del 17 novembre 2021 ha stabilito che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni è pari all'1,7% a decorrere dal 1° gennaio 2022.

Si precisa anzitutto, ai fini del calcolo, che il trattamento minimo di riferimento in pagamento dal primo gennaio 2022 è pari a €. 523,83.

Ciò premesso, si deve considerare anche che i trattamenti pensionistici non saranno aumentati tutti allo stesso modo e quindi la rivalutazione dipenderà dalle fasce di reddito mensile in base alla seguenti percentuali:

100% dell’inflazione, ovvero in misura piena, per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo;

90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo;

75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo.

 

Importi Da A Percentuale Perequazione Perequazione applicabile

Fino a quattro volte il Trattamento minimo

€.
0,00


2.095,32

100%

1,7%

Oltre quattro volte e fino a cinque volte il Trattamento minimo


2.095,32


2.619,15

90%

1,53%

Oltre cinque volte il Trattamento minimo


2.619,15

75%

1,275%

 

 (1) Altra espressione che talora si usa è: «aggancio delle pensioni alla dinamica salariale».

 

Nella nuova edizione Repertorio 2022, presto in uscita, all'interno della voce "Pensione", l'argomento sarà trattato con maggiori dettagli