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Novembre

Il riconoscimento giuridico dei bes: il ruolo e le azioni dell'istituzione scolastica: ROMA

  • I.C. "Piazza Gola" - ROMA
  • When 19/11/2013 16:45 to 20/11/2013 20:15 (Etc/GMT+1 / UTC-100)
  • Where I.C. "Piazza Gola" - ROMA
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I.C. "Piazza Gola" - ROMA


 

Martedi 19 novembre

Ore 16.45-20.15

Il riconoscimento giuridico dei BES

Lucio  Benincasa, Stefania Giovanetti, Giorgio Ragusa

 

  • La norma come opportunità, tra vecchi e nuovi orientamenti. La Direttiva Miur. del 27.12.2012 e la successiva circolare applicativa del 06.03.2013: il consolidamento della personalizzazione della didattica e una nuova organizzazione territoriale a servizio dell’inclusione.
  • La sperimentazione in corso: la nota MIUR n. 01551 del 27 giugno 2013 e gli sviluppi normativi più recenti
  • Il ruolo dei Consigli di classe nella personalizzazione del curricolo alla luce delle nuove disposizioni ministeriali e la predisposizione del PDP. Esempi pratici.
  • Dal gruppo di lavoro per l’handicap (GLH) al Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI). Le forme della partecipazione della comunità scolastica ai processi di inclusione: composizione, funzioni e obiettivi.
  • Criteri e modelli per la predisposizione del Piano Annuale per l'Inclusività (PAI). Esempio pratico.
  • Rilevazione, monitoraggio e valutazione del grado di inclusività della scuola: l’Index per l’Inclusione ed il progetto Quadis.



Mercoledi 20 novembre

ore 16.45-20.15

Ho un Bisogno Educativo Speciale in classe!

Marco Renzi e Alessandra Silvestri

  • Dalla Circolare del 6 marzo 2013 sui Bisogni Educativi Speciali al ruolo dei docenti e del Consiglio di classe: prassi, organizzazione e didattica.
  • Criteri e strumenti per l'individuazione dei BES: il modello ICF e la sua applicazione per il singolo alunno e per la classe.
  • Individuazione delle risorse da attivare.
  • Didattica inclusiva: istruzioni per l’uso. Gestione della classe e strategie compensative per i BES.
  • Stili di insegnamento e di apprendimento: la “normale diversità”.
  • Creatività e pensiero divergente. Il modulo prevede una fase laboratoriale:  Analisi di casi di alunni “difficili”; “Costruzione” del Piano Didattico Personalizzato. (I partecipanti al corso possono segnalare ai relatori alcuni profili di alunni con disagi, difficoltà di apprendimento, bisogni speciali. Sarà reso disponibile, da parte dei formatori, un modello di descrizione a cui fare riferimento, facile da compilare e anonimo)

 

 

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