Leadership educativa e benessere

Il dirigente scolastico qualifica la sua leadership come educativa, quando con coerenza, integrità, empatia, flessibilità, resilienza rispetto alle sfide quotidiane situa il suo agire. La passività genitoriale, docenti intellettualmente ed emotivamente incapaci di affrontare e gestire le classi, le politiche nazionali inerenti la scuola rappresentano solo alcuni dei problemi che vengono portati, quasi quotidianamente, all’attenzione di un dirigente.

Alla luce di una matrice di rifermento ideale, dell’esistenza di valori etici condivisi e di obiettivi specifici, occorre che il dirigente ingaggi l’impegno dei docenti, orientandolo, e modelli le politiche, i piani, le attività della scuola negli ambiti necessari per promuovere il cambiamento, non solo allo scopo di monitorare e conseguire il successo formativo dei propri studenti, ma soprattutto per dedicarsi alla cura pedagogica e al benessere di un’utenza in continua evoluzione, senza dimenticare pure le istanze degli altri stakeholder. Non è possibile realizzare ciò senza investire sui docenti sia attraverso un dialogo onesto, chiaro e trasparente, sia attraverso la valorizzazione e la formazione di competenze, sia alimentando sentimenti di autoefficacia e relazioni positive. Il setting ideale deve essere rappresentato da un contesto che riduce l’isolamento e incentiva la costruzione di una comunità di apprendimento collaborativo.