Decreto "riaperture": cosa cambia per la scuola

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il nuovo decreto legge riguardante le riaperture a partire dal 26 aprile. Importanti sono le disposizioni che riguardano il mondo della scuola.

Il Decreto Legge del 22 aprile 2021, n. 52, stabilisce importanti disposizioni riguardanti le "riaperture" sul territorio nazionale per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19.

Importanti sono anche le novità introdotte per il mondo della scuola. L'articolo 3 del decreto legge riporta infatti urgenti disposizioni per le attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado e per l'istruzione superiore.

Si prevede, in particolare, che dal 26 aprile 2021 e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia, dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, nonché, almeno per il 50 per cento della popolazione studentesca, delle attività scolastiche e didattiche della scuola secondaria di secondo grado.

Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica affinché, nella zona rossa, sia garantita l'attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca e, nelle zone gialla e arancione, ad almeno il 70 per cento e fino al 100 per cento della popolazione studentesca.

Nelle zone gialla e arancione, le attività didattiche e curriculari delle università sono svolte prioritariamente in presenza secondo i piani di organizzazione della didattica e delle attività curricolari predisposti nel rispetto di linee guida adottate dal Ministero dell'università e della ricerca.