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Decreto M.I.M. 30.08.2023, n. 176

Agenda Sud. Destinazione di risorse per interventi integrati di riduzione della dispersione scolastica nelle regioni del Mezzogiorno, nell'ambito della linea di investimento 1.4. "Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nella scuola secondaria di primo e secondo grado e alla lotta alla dispersione scolastica" di cui alla Missione 4 - Componente 1 - del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall'Unione europea - Next Generation EU, del Programma Operativo Nazionale "Per la scuola - Competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020, in attuazione del regolamento (UE) 2013/1303, e del Programma Nazionale "PN Scuola e competenze 2021-2027", in attuazione del regolamento (UE) 2021/1060.

Formula iniziale

IL MINISTRO

Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi";

Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, recante "Norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche";

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante "Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59";

Vista la legge 10 marzo 2000, n. 62, recante "Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione";

Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante "Codice dell'amministrazione digitale";

Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti";

Visto il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante "Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)";

Visto il decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, recante "Disposizioni urgenti per l'istituzione del Ministero dell'istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca";

Visto in particolare, l'articolo 1, comma 1043, secondo periodo della legge 30 dicembre 2020, n. 178, ai sensi del quale, al fine di supportare le attività di gestione, di monitoraggio, di rendicontazione e di controllo delle componenti del Next Generation EU, il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - sviluppa e rende disponibile un apposito sistema informatico;

Visto il decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101, recante "Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti";

Visto il decreto-legge 31 maggio 2021 n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, recante "Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure";

Visto il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, recante "Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia";

Visto il decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose";

Visto inoltre, l'articolo 33 del citato decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, relativo all'istituzione del Nucleo PNRR Stato-Regioni che, al fine di attuare le riforme e gli investimenti previsti dal PNRR, in raccordo con le altre amministrazioni dello Stato titolari di interventi PNRR e, in particolare, delle attività volte a curare l'istruttoria di tavoli tecnici di confronto settoriali con le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano e gli enti locali;

Visto il decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, recante "Ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)";

Visto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204, recante "Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri" e, in particolare, l'articolo 6;

Vista la legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025";

Visto il decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l'attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune" e, in particolare, l'articolo 24;

Visto il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, recante "Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici";

Visto il decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2023, n. 74, recante "Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche";

Visto il regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";

Visto il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni generali comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca e, in particolare, l'articolo 59 che prevede la possibilità di utilizzare i Fondi strutturali per sostenere attività di preparazione, gestione, sorveglianza, valutazione, informazione e comunicazione, creazione di rete, risoluzione dei reclami, controllo e audit, nonché per sostenere azioni mirate a rafforzare la capacità delle autorità del Stati membri e dei beneficiari di amministrare e utilizzare tali fondi;

Visto il regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo;

Visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;

Visto il regolamento (UE) n. 2020/460 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 marzo 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all'epidemia di COVID -19 (Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus);

Visto il regolamento (UE) n. 2020/558 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020, il quale modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID -19;

Vista la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (di seguito, CIPE) n.18/2014 e decisione di esecuzione C (2014) 8021 final - CCI 2014IT16M8PA001 del 29 ottobre 2014 di approvazione dell'"Accordo di partenariato 2014-2020 Italia";

Vista la decisione della Commissione europea C (2014) del 17 dicembre 2014, n. 9952 final, concernente l'approvazione del programma operativo nazionale (PON) CCI 2014IT05M2OP001, cofinanziato dal Fondo sociale europeo (FSE) e dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) - programmazione 2014-2020 - a titolarità del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;

Vista la decisione della Commissione europea C (2016) del 9 agosto 2016, n. 5246 final, che modifica la decisione di esecuzione C (2014) 9952 final, approvando una revisione del programma operativo "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento" CCI 2014IT05M2OP001 per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo sociale europeo (FSE) - Programmazione 2014-2020 - a titolarità del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca - nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" in Italia;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2017) 8856 final del 18 dicembre 2017, che modifica la citata decisione C (2014) del 17 dicembre 2014, n. 9952 final, approvando la riprogrammazione del PON con le relative tavole finanziarie;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2018) 598 final dell'8 febbraio 2018, che modifica la decisione di esecuzione C (2014) 8021 final, che approva determinati elementi dell'Accordo di partenariato con l'Italia;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2018) 6333 final dell'8 ottobre 2018, che modifica la decisione di esecuzione C (2014) 9952 final, che approva determinati elementi del programma operativo "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento" per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" in Italia - CCI 2014IT05M2OP001;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2018) 7764 final del 20 novembre 2018, che modifica la decisione di esecuzione C (2014) 9952 final, che approva determinati elementi del programma operativo "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento" per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" in Italia;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2019) 9082 final del 13 dicembre 2019, che modifica la decisione di esecuzione C (2018) 7764 final del 20 novembre 2018, che approva determinati elementi del programma operativo "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento" per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" in Italia;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2020) 2295 final del 14 aprile 2020, recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 final, che approva determinati elementi del programma operativo "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento" per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" in Italia - CCI 2014IT05M2OP001;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2020) 4697 final del 10 luglio 2020, recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 final, che approva determinati elementi del programma operativo "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento" per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" in Italia - CCI 2014IT05M2OP001;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2020) 8273 final del 20 novembre 2020, recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 final, che approva determinati elementi del programma operativo "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento" per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" in Italia - CCI 2014IT05M2OP00;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2021) 6076 final del 12 agosto 2021, recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 final, che approva determinati elementi del programma operativo "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento" per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" in Italia - CCI 2014IT05M2OP001;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2021) 8271 final del 23 novembre 2021, recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 che approva determinati elementi del programma operativo "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento" per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" in Italia CCI 2014IT05M2OP001;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2022) 4698 final del 29 giugno 2022, recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 che approva determinati elementi del programma operativo "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento" per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" in Italia CCI 2014IT05M2OP001;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2022) 7005 final del 27 settembre 2022, recante modifica della decisione di esecuzione C (2014) 9952 final, che approva determinati elementi del programma operativo "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento" per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" in Italia - CCI 2014IT05M2OP001;

Visto il regolamento (UE) 2018/1046 del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, n. 1301/2013, n. 1303/2013, n. 1304/2013, n. 1309/2013, n. 1316/2013, n. 223/2014 e la decisione n. 541/2014/UE;

Visto il regolamento UE n. 2020/852 del 18 giugno 2020, che definisce gli obiettivi ambientali, tra cui il principio di non arrecare un danno significativo (DNSH, "Do no significant harm"), e la Comunicazione della Commissione UE 2021/C 58/01, recante "Orientamenti tecnici sull'applicazione del principio «non arrecare un danno significativo» a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza" ed in particolare l'articolo 17;

Visto il regolamento (UE) n. 2021/241 del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;

Visto il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), approvato con decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021 e notificata all'Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21 del 14 luglio 2021;

Considerato che la decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, che ha approvato il PNRR, prevede per la linea di investimento 1.4, Missione 4, Componente 1, che "particolare attenzione dovrà essere riservata alle scuole che hanno incontrato maggiori difficoltà in termini di performance, con interventi su misura in funzione delle esigenze degli studenti, per le quali dovrà essere previsto un intervento di supporto da parte del dirigente scolastico con tutor esterni e, nei casi più critici, la disponibilità di almeno un'unità di personale supplementare per argomento (italiano, matematica e inglese) e per un minimo di due anni";

Vista in particolare, la Missione 4 - Istruzione e Ricerca - Componente 1 - Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università - Investimento 1.4 "Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nella scuola secondaria di primo e di secondo grado e alla riduzione dell'abbondono" del PNRR, finanziato dall'Unione europea - Next Generation EU, per complessivi 1,5 miliardi di euro;

Visto l'accordo Ref. ARES(2021)7947180 del 22 dicembre 2021, recante "Recovery and Resilience facility - Operational arrangements between the European Commission and Italy";

Visti i principi trasversali previsti dal PNRR, quali, tra l'altro, il principio del contributo all'obiettivo climatico e digitale, il principio di parità di genere e l'obbligo di protezione e valorizzazione dei giovani;

Visti gli obblighi di assicurare il conseguimento di target e milestone e degli obiettivi finanziari stabiliti nel PNRR;

Vista la Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 della Commissione europea;

Viste le Conclusioni del Consiglio dell'Unione Europea del 23 e 24 novembre 2015 sulla riduzione dell'abbandono scolastico e sulla promozione del successo scolastico (2015/C417/05);

Vista la Risoluzione del Consiglio dell'Unione Europea su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione verso uno spazio europeo dell'istruzione e oltre (2021-2030) (2021/C 66/01);

Vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni, "Piano d'azione per l'integrazione e l'inclusione 2021-2027" (COM(2020) 758 final del 24 novembre 2020);

Vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni, "Un'Unione dell'uguaglianza: strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030" (COM(2021) 101 final del 3 marzo 2021);

Vista la Raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 28 novembre 2022 sui percorsi per il successo scolastico e che sostituisce la raccomandazione del Consiglio del 28 giugno 2011 sulle politiche di riduzione dell'abbandono scolastico (2022/C469/01);

Visto il regolamento (UE) 2021/1060 del 24 giugno 2021 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti;

Visto il regolamento (UE) 2021/1058 del 24 giugno 2021 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione del 15 luglio 2022 che approva l'Accordo di partenariato con la Repubblica italiana;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione del 1° dicembre 2022, che approva il programma "PN Scuola e competenze 2021-2027" per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo Plus nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita" in Italia;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 settembre 2020 n. 166, recante "Regolamento concernente l'organizzazione del Ministero dell'Istruzione";

Vista la delibera del CIPE n. 63 del 26 novembre 2020, che introduce la normativa attuativa della riforma del CUP;

Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 6 agosto 2021, relativo all'assegnazione delle risorse in favore di ciascuna Amministrazione titolare degli interventi PNRR e corrispondenti milestone e target;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, 21 settembre 2021, n. 284, che ha istituito l'Unità di Missione per il PNRR;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione 30 novembre 2021 n. 341, che individua ulteriori uffici di livello dirigenziale non generale all'interno dell'Unità di missione per il PNRR;

Visto il decreto del Ministro per le disabilità 9 febbraio 2022, recante "Direttiva alle amministrazioni titolari di progetti, riforme e misure in materia di disabilità";

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione 11 febbraio 2022, n. 26, di modifica del decreto del Ministro dell'istruzione 30 novembre 2021, n. 341;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione 24 giugno 2022, n. 170, con il quale sono stati definiti i criteri di riparto delle risorse per le azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, in attuazione della linea di investimento 1.4. "Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nella scuola secondaria di primo e secondo grado e alla lotta alla dispersione scolastica", nell'ambito della Missione 4 - Componente 1 - del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall'Unione europea - Next Generation EU, per un totale di euro 500 milioni;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione e del merito 22 dicembre 2022, n. 328, con il quale sono state adottate le linee guida per l'orientamento;

Visto il Rapporto nazionale 2023, predisposto da INVALSI, all'esito delle prove volte alla rilevazione degli apprendimenti nelle scuole del Paese;

Considerato che i dati della dispersione scolastica e dei divari negli apprendimenti risultano particolarmente critici, soprattutto in alcune aree del Paese, e in particolare nelle regioni del Mezzogiorno;

Considerato che per contrastare la dispersione scolastica, in linea con gli obiettivi del PNRR e della programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020 e 2021-2027, occorrono interventi straordinari e mirati soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno;

Considerato che, al fine di poter raggiungere gli obiettivi e i target previsti della Missione 4 - Componente 1 - Investimento 1.4 del PNRR, nonché gli obiettivi tematici 10.1 e 10.2 del PON 2014-2020 sulla lotta al contrasto alla dispersione scolastica e alla riduzione dei divari territoriali, e l'obiettivo specifico f) - Inclusione e contrasto alla dispersione scolastica del PN 2021-2027, risulta necessario e urgente adottare un piano complessivo, denominato "Agenda SUD", per sostenere e finanziare attività formative e percorsi didattici per innalzare le competenze di base e quelle trasversali, contrastare la dispersione scolastica e l'abbandono precoce a cominciare dalla scuola primaria, introducendo anche metodi didattici inclusivi e innovativi e sperimentando modelli replicabili da estendere nei territori;

Considerato che tali percorsi formativi devono prevedere, in particolare, un insegnamento personalizzato che tenga conto delle esigenze di ciascuno studente, la promozione di attività di orientamento e tutoraggio, in coerenza con le suindicate Linee guida per l'orientamento, una didattica innovativa e laboratoriale e attività extracurricolari e nei periodi di ordinaria sospensione delle lezioni, per offrire agli studenti la possibilità di continuare a imparare, nonché percorsi formativi per i docenti sulla didattica orientativa, sulla progettazione didattica, sull'utilizzo dei dati per migliorare gli esiti degli apprendimenti, il coinvolgimento delle famiglie e azioni di supporto e accompagnamento delle scuole anche da parte degli enti di ricerca del Ministero dell'istruzione e del merito;

Considerato che è, altresì, necessario che il suddetto piano "Agenda SUD", sulla base delle risorse disponibili, ricomprenda le istituzioni scolastiche delle regioni del Mezzogiorno, sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell'INVALSI;

Vista la nota 7 agosto 2023, prot. 104163, dell'Unità di missione per il PNRR, indirizzata all'INVALSI;

Visto l'elenco delle istituzioni scolastiche fornito dall'Invalsi, in riscontro alla suindicata nota ministeriale, in data 8 agosto 2023, trasmesso con nota a firma del Presidente;

Visto l'elenco aggiornato delle istituzioni scolastiche fornito dall'Invalsi in data 30 agosto 2023, che è stato allineato all'anagrafica delle istituzioni scolastiche per l'anno 2023-2024;

Considerato che l'elenco comprende n. 123 istituzioni scolastiche secondarie di primo e secondo grado, individuate tra quelle non oggetto di finanziamento con il citato decreto del Ministro dell'istruzione 24 giugno 2022, n. 170, e n. 122 istituzioni scolastiche primarie, per un totale di n. 245 istituzioni scolastiche;

Dato atto che le suddette istituzioni scolastiche sono state individuate da INVALSI sulla base dei risultati negli apprendimenti di italiano, matematica e inglese, con particolare riferimento alle scuole in cui sono presenti studenti in condizioni di fragilità negli apprendimenti nei gradi 2, 5 e 8 (livello 1 o 2 su 5 sia in italiano sia in matematica, livello pre-A1 o A1 in inglese);

Dato atto che gli studenti per i quali non è disponibile l'indicatore "economic, social and cultural status" (ESCS) sono caratterizzati da un rischio di dispersione, esplicita e implicita, circa doppio rispetto agli altri e che tale percentuale è più elevata, tipicamente, nelle regioni del Mezzogiorno;

Considerato che gli obiettivi del PNRR e quelli dei fondi strutturali sono coerenti e, quindi, possono contribuire al suddetto Piano in modo sinergico sia le risorse della Missione 4 - Componente 1 - Investimento 1.4 del PNRR sia le risorse delle programmazioni 2014- 2020 e 2021-2027;

Considerato che la Missione 4 - Componente 1 - Investimento 1.4 del PNRR ha come obiettivo e target le scuole secondarie di primo e di secondo grado;

Considerato che, per evitare sovrapposizioni di risorse e dare maggiore efficacia alle azioni di contrasto alla dispersione scolastica e ai divari territoriali, è possibile intervenire sulle scuole primarie con le risorse residue del PON "Per la scuola" 2014-2020 e con le risorse del PN "Scuola e competenze" 2021-2027;

Rilevato che le azioni proposte all'interno dell'Asse I del PON 2014-2020 sono finalizzate anche alla realizzazione dell'obiettivo tematico 10, obiettivi specifici 10.1 e 10.2, rispettivamente relativi alla riduzione della dispersione scolastica e formativa e al miglioramento delle competenze chiavi degli allievi;

Rilevato altresì, che il programma nazionale "PN Scuola e competenze 2021-2027" prevede l'obiettivo specifico f) - Inclusione e contrasto alla dispersione scolastica, il quale riveste una importanza strategica in quanto centrale rispetto all'obiettivo generale del Programma, e direttamente rispondente alle priorità della Commissione Europea in materia di dispersione scolastica;

Vista la disponibilità di risorse sulla Missione 4 - Componente 1 - Investimento 1.4 del PNRR;

Vista la disponibilità residua di risorse a valere sul Programma operativo nazionale 2014-2020 e sul relativo Programma operativo complementare 2014-2020;

Dato atto che allo stato sono disponibili tutte le risorse del Programma nazionale "Scuola e competenze" 2021-2027;

Dato atto che è possibile finanziare le 245 istituzioni scolastiche nell'ambito del piano "Agenda SUD":

- per euro 17.220.000,00 per n. 123 istituzioni scolastiche secondarie di primo e secondo grado delle regioni del Mezzogiorno individuate da Invalsi, di cui all'Allegato 1 al presente decreto, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, con le risorse della Missione 4 - Componente 1 - Investimento 1.4 del PNRR, finanziato dall'Unione europea - Next Generation EU;

- per euro 17.080.000,00, di cui euro 8.540.000,00 a valere sul Programma operativo nazionale "Per la scuola" 2014-2020 per l'anno scolastico 2023-2024 ed euro 8.540.000,00 a valere sul Programma nazionale "PN Scuola e competenze 2021-2027"

- Obiettivo specifico ESO4.5 per l'anno scolastico 2024-2025, per le n. 122 scuole primarie delle regioni del Mezzogiorno individuate da Invalsi, di cui all'Allegato 1 al presente decreto, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;

Dato atto che le istituzioni scolastiche di cui all'Allegato 1 saranno accompagnate e supportate nell'attuazione dei progetti formativi dagli enti di ricerca del Ministero dell'istruzione e del merito;

Dato atto che alle istituzioni scolastiche secondarie di primo e secondo grado di cui all'Allegato 1 al presente decreto sono destinate, nell'ambito della Missione 4 - Componente 1 - Investimento 1.4 del PNRR anche ulteriori risorse fino a un massimo di euro 31.488.000,00, da suddividere tra le medesime istituzioni scolastiche per 2 anni scolastici, al fine di garantire quanto previsto dalla Decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021e cioè "nei casi più critici, la disponibilità di almeno un'unità di personale supplementare per argomento (italiano, matematica e inglese) e per un minimo di due anni";

Ritenuto altresì, nell'ambito degli interventi di cui all'Agenda SUD, di prevedere in ogni caso azioni formative per superamento dei divari territoriali, il potenziamento delle competenze di base e il contrasto alla dispersione scolastica rivolte a tutte le scuole primarie delle regioni del Mezzogiorno, non già inserite nell'Allegato 1 al presente decreto;

Considerato che le scuole primarie del Mezzogiorno sono n. 1.906, al netto di quelle già finanziate nell'ambito del piano "Agenda SUD" di cui all'Allegato 1 al presente decreto;

Dato atto che è possibile finanziare le 1.906 scuole primarie delle regioni del Mezzogiorno di cui all'allegato 2 al presente decreto che ne costituisce parte integrante e sostanziale, nell'ambito del piano "Agenda SUD" per un importo complessivo di euro 184.800.000,00:

- per euro 92.400.000,00 a valere sul Programma operativo nazionale "Per la scuola" 2014-2020 per l'anno scolastico 2023-2024;

- per euro 92.400.000,00 valere sul Programma nazionale "PN Scuola e competenze 2021-2027" - Obiettivo specifico ESO4.5 per l'anno scolastico 2024-2025;

Ritenuto di ripartire le suddette risorse sulla base dei dati degli apprendimenti Invalsi e del numero di studenti fragili, assegnando alle scuole una quota proporzionale per fasce di importo;

Ritenuto a tal fine, di poter utilizzare, ove occorra alla conclusione della programmazione, anche quota parte delle risorse ancora disponibili sul Programma operativo complementare;

Ritenuto di dover demandare, rispettivamente, all'Unità di missione per il PNRR in relazione alle risorse di cui al PNRR e all'Autorità di gestione in relazione alle risorse del programma operativo nazionale "Per la scuola. Competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 e del programma nazionale "Scuola e competenze" 2021-2027 presso l'Unità di missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza del Ministero dell'istruzione e del merito, le procedure di autorizzazione, ammissione a finanziamento e attuazione, nel rispetto di target e milestone del PNRR, nonché dei regolamenti comunitari, del sistema di gestione e di controllo e del manuale delle procedure adottate dall'Unità di missione e dall'Autorità di gestione, nonché ulteriori autorizzazioni che si dovessero rendere necessarie per l'attuazione della misura;

Ritenuto di poter prevedere, nell'ambito dell'Agenda SUD, anche un progetto pilota nei contesti con maggiore disagio educativo, dove le scuole possano essere poli educativi e presidio di sviluppo dei territori, in rete con enti, istituzioni, associazioni del terzo settore per ridurre i divari territoriali;

Ritenuto di poter prevedere, per tale finalità e per i suddetti progetti di rete, a valere sul Programma operativo complementare 2014-2020, risorse complessive pari a euro 15.000.000,00;

Ritenuto di dover demandare all'Autorità di gestione del PON 2014-2020 e del PN 2021-2027 presso l'Unità di missione per il PNRR, l'individuazione, sulla base dei dati Invalsi, dei dati sull'abbandono scolastico e dei dati di contesto e altri dati disponibili nelle banche dati del Ministero dell'istruzione e del merito, delle aree e l'adozione delle relative procedure di autorizzazione, ammissione a finanziamento e attuazione, nel rispetto dei regolamenti comunitari, del sistema di gestione e di controllo e del manuale delle procedure adottate dall'Autorità di gestione;

Dato atto che saranno comunque previsti ulteriori e successivi interventi in favore delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, a valere sul PNRR e sul PN "Scuola e competenze 2021-2027", per il potenziamento delle competenze di base, la riduzione dell'abbandono scolastico e il contrasto della fragilità negli apprendimenti e della dispersione implicita, anche attraverso la promozione di reti fra scuole nei contesti che registrino un rischio maggiore di disagio educativo, anche in collaborazione con gli enti locali e con le risorse del volontariato e del terzo settore del territorio;

Tutto ciò visto, considerato e premesso, che costituisce parte integrante del presente decreto,

DECRETA