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Decreto M.I. 02.03.2021, n. 48

Criteri e parametri per l'assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche, nonché per la determinazione delle misure nazionali relative alla missione Istruzione Scolastica, a valere sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche.

Formula iniziale

Il Ministro

Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59 recante "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa', e, in particolare, l'articolo 21, commi 1, 5 e 14, relativo al riconoscimento dell'autonomia scolastica;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, recante "Norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche";

Vista la legge 18 dicembre 1997, n. 440, e, in particolare, l'articolo 1, commi 1 e l-bis, che individua le possibili destinazioni per l'autorizzazione di spesa di cui alla medesima legge;

Vista la legge 28 marzo 2003, n. 53, e, in particolare, l'articolo 1, comma 3, che prevede la definizione di un piano programmatico di interventi in materia di istruzione e l'articolo 7, comma 6, in merito ai finanziamenti da destinare alla realizzazione del medesimo piano programmatico;

Visto il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 e, in particolare, l'articolo 30, che finalizza, al funzionamento amministrativo e didattico delle istituzioni scolastiche ed educative statali, la somma di euro 15.771.778,00 a valere sulle risorse destinate alla realizzazione del piano programmatico di cui all'articolo 1, comma 3, legge 28 marzo 2003, n. 53;

Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296, e in particolare l'articolo 1, comma 601, secondo periodo, che dispone la confluenza nel Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche dell'autorizzazione di spesa di cui alla legge 18 dicembre 1997, n. 440, e terzo periodo che prevede che con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca siano stabiliti i criteri e i parametri per l'assegnazione diretta alle scuole delle risorse disponibili, nonché per la determinazione delle misure nazionali relative al sistema pubblico di istruzione e formazione;

Vista la legge 24 dicembre 2007, n. 244 e, in particolare, l'articolo 2, comma 427, che prevede che l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1 comma 634 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 sia destinabile anche, nel limite del 15%, ai servizi istituzionali e generali dell'Amministrazione della pubblica istruzione;

Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196 "Legge di contabilità e finanza pubblica";

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze 28 agosto 2018, n. 129, concernente il "Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n. 107";

Visto il decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, recante disposizioni urgenti per l'istituzione del Ministero dell'Istruzione e del Ministero dell'Università e della Ricerca;

Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 settembre 2020 n. 166, recante "Regolamento concernente l'organizzazione del Ministero dell'Istruzione";

Vista la Legge 30 dicembre 2020, n. 178 "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023" e, in particolare, l'art. 1, comma 503, che, al fine di ridurre le diseguaglianze e di favorire l'ottimale fruizione del diritto all'istruzione, anche per i soggetti privi di mezzi, incrementa il Fondo per l'arricchimento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi, di cui all'articolo 1 della legge 18 dicembre 1997, n. 440, di euro 117.800.000 che al netto degli interventi già previsti nella stessa legge 178 del 2020 risulta disponibile per euro 61.944.000,00 per l'anno 2021;

Visto il Decreto del Ministero dell'Economia e della Finanze del 30 dicembre 2020 di "Ripartizione in capitoli delle Unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e per il triennio 2021-2023";

Visto l'Atto di Indirizzo del 4 gennaio 2021, n.4 concernente l'individuazione delle priorità politiche del Ministro dell'Istruzione, per l'anno 2021;

Visto il D.M. n. 195 del 15 aprile 2020 che assegna alla dott.ssa Giovanna Boda, Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, ulteriori obiettivi rispetto a quelli connessi all'attuale incarico da svolgersi attraverso le strutture del Dipartimento o attraverso eventuali gruppi di lavoro anche interdipartimentali;

Considerato che nei "Fondi per il funzionamento delle istituzioni scolastiche", di cui al citato articolo 1, comma 601, sono confluiti l'autorizzazione di spesa di cui alla legge 18 dicembre 1997, n. 440, nonché quota parte delle risorse finanziarie destinate alla realizzazione del Piano programmatico, di cui all'articolo 1, comma 3, legge 28 marzo 2003, n. 53 che non è oggetto del presente decreto;

Ritenuto opportuno, ai sensi dell'articolo 1, comma 601, terzo periodo, della legge n. 296 del 2006, definire i criteri e i parametri per l'assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche di quota parte delle risorse disponibili, nonché per la determinazione delle misure nazionali relative al sistema pubblico di istruzione e formazione, al fine di rispondere alle esigenze maggiormente pressanti del sistema di istruzione scolastica, riservandosi di ripartire le rimanenti risorse con uno o più successivi decreti;

Considerato che, ai fini gestionali, sul Sistema Informativo della Ragioneria Generale dello Stato (SIRG), i capitoli di bilancio risultano strutturati in piani gestionali.

Visto il Rapporto finale del 13 luglio 2020 "Idee e proposte per una Scuola che guarda al futuro" del Comitato di esperti istituito con D.M. 21 aprile 2020, n. 203 SCUOLA ED EMERGENZA Covid-19;

Tenuto conto che l'emergenza sanitaria Covid-19 in atto ha aggravato i divari sociali, ampliando le fasce deboli, e rendendo, pertanto, urgente l'impegno a garantire pari opportunità ai gruppi sociali più fragili;

Decreta