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Protocollo d'intesa Regione Umbria - MIUR - MLPS 01.08.2003

Protocollo d'intesa fra la regione Umbria il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (di seguito denominato MLPS) 01.08.2003 per la realizzazione dall'anno scolastico 2003/2004 di una offerta formativa sperimentale di istruzione e formazione professionale, nelle more dell'emanazione dei decreti legislativi di cui alla legge 28 marzo 2003, n. 53.

Art. 2 - Tipologia dell'offerta formativa sperimentale

1. Nel territorio della Regione Umbria l'offerta sperimentale, di cui all'articolo 1 del presente protocollo, la cui titolarità è delle Istituzioni scolastiche, si sviluppa nell'ambito della scuola secondaria superiore, in modo integrato con il sistema della formazione professionale. Tale offerta introduce innovazioni didattiche, metodologiche ed organizzative attraverso l'attivazione di percorsi formativi integrati fra l'istruzione scolastica e la formazione professionale; essa si fonda sulla progettazione in comune di percorsi integrati, motivata dall'unificante obiettivo di assicurare il successo formativo a tutti i giovani, favorendo lo sviluppo personale di ciascuno, valorizzandone le caratteristiche, innalzandone i livelli culturali e favorendone l'acquisizione di competenze generali e specifiche. Al termine dei percorsi triennali i giovani conseguono, oltre alla promozione alle classi successive del corso di studi frequentato e, per l'istruzione professionale ed artistica, rispettivamente al diploma di qualifica e alla licenza artistica, anche l'attestato di qualifica professionale previsto dalla normativa vigente in materia di formazione professionale o, almeno, crediti per il suo conseguimento.

2. L'offerta di cui al comma 1 non si configura con caratteristiche di eccezionalità, bensì come modalità didattica ordinaria arricchita da un'offerta formativa metodologicamente innovativa, orientata a favorire processi di apprendimento diversi da quelli tradizionali con il ricorso alla flessibilità consentita alle Istituzioni scolastiche dalle norme richiamate all'articolo 3, comma 1.

3. I settori considerati dai percorsi integrati sono individuati sulla base dei fabbisogni professionali rilevati sul territorio.

4. L'

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