Formazione dirigenti scolastici

La formazione per un profilo complesso

La formazione dei dirigenti scolastici si inserisce nel quadro generale di norme, regolamenti e contratti già descritto nella parte riferita alla "Formazione insegnanti".

Va ricordato che presidi e direttori, prima ancora di diventare dirigenti scolastici, funzione necessaria per ricoprire un ruolo di governo di una scuola autonoma, hanno sperimentato un percorso formativo tendenzialmente di tipo manageriale, con contenuti organizzativi, gestionali e giuridici (ai sensi del D.lgs. 59/1998).

Oggi, il contesto in cui operano tutti i dirigenti è diventato molto più complesso. Esso è caratterizzato da una variabilità di condizioni e di operatività dovuta soprattutto alle realtà sociale sempre più difficili da gestire.

Le indicazioni normative attuali hanno riconfermato le competenze fondamentali sia di tipo manageriali, sia di leadership educativa. Ci riferiamo alla legge n. 59/1997, che prevede per le istituzioni autonome la qualifica dirigenziale (art. 21, comma 16), al D.lgs. 59/1998 che disciplina la qualifica dirigenziale, al D.lgs. 165/2001 (art. 25) che definisce le responsabilità della dirigenza scolastica con specifiche aree di competenza, al D.lgs. e 150/2009 che punta l'attenzione sulla misurazione, valutazione, gestione e rendicontazione della performance. Ma ci riferiamo anche al DPR 80/2013 che detta le norme sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione, per arrivare ai commi 78 (funzioni del dirigente scolastico) e 93 (criteri per la valutazione del dirigente) dell'art. 1 della Legge 107/2015.

Garantire le competenze manageriali significa sicuramente aiutare a gestire con efficacia le risorse. Il dirigente deve saper cogliere le priorità, eliminando ciò che non serve, per costruire le condizioni affinché ci siano cittadini preparati e responsabili. Le competenze di leadership educativa sono quelle che aiutano a motivare e coi