Regolamento di contabilità delle istituzioni scolastiche

L'articolo 1, comma 143 della legge n. 107/2015, ai fini di incrementare l'autonomia contabile delle scuole e di semplificare gli adempimenti amministrativi e contabili, ha abilitato il MIUR a provvedere, con proprio decreto di concerto con il MEF, ad apportare le necessarie modifiche all'allora Regolamento di Contabilità. Ne è conseguito il Decreto Interministeriale 28 agosto 2018, n. 129.

I principi ed i criteri direttivi che guidano il nuovo Regolamento sostanzialmente non si discostano da quelli del precedente:

a. gestione finanziaria organizzata per obiettivi (attività/progetti/gestioni economiche);

b. separazione tra funzioni di indirizzo e compiti di gestione all'interno della scuola;

c. autonoma allocazione delle risorse costituenti la dotazione di istituto assegnata senza alcun vincolo di destinazione se non quello di istruire, formare ed educare i discenti;

d. una ampia capacità negoziale, esercitabile senza i limiti derivanti dall'esercizio di potestà autorizzatorie da parte di organi esterni all'istituzione scolastica;

e. applicazione dei principi, anche in deroga alle norme vigenti di contabilità di Stato, ai fini del mantenimento alle scuole delle funzioni dell'amministrazione centrale e periferica in materia di gestione del servizio di istruzione.

In attesa che il Parlamento possa licenziare la riforma degli OO.CC., nella parte che riguarda gli organi preposti all'esercizio delle diverse funzioni gestionali, il nuovo ordinamento contabile non ha potuto fare altro che confermare quanto previsto dal d.lgs. n. 297/94.

Il risultato è costituito da un elaborato di 56 articoli, un corpo organico di disposizioni relative ai principi contabili e finanziari in materia di programmazione, gestione e rendicontazione, da applicarsi direttamente a cura delle singole scuole nell'ambito della potestà regolamentare alle stesse riconosciuta.

Coerentemente con i principi dell'autonomia, anche il D.I. 129/