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Nota M.I.M. 11.12.2025, prot. n. 95371

Periodo di formazione e prova per i docenti neoassunti e per i docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo. Attività formative per l'anno scolastico 2025-2026.

L'immissione in ruolo del personale di cui in oggetto -ivi compresi i docenti di religione cattolica (I.R.C.), rappresenta un importante investimento per il sistema educativo e un significativo rafforzamento in termini di risorse umane e professionali.

Per assicurare un efficace inserimento dei docenti nella comunità professionale di prima assegnazione, risulta essenziale che le iniziative di formazione e di accompagnamento sostengano in modo concreto il percorso di sviluppo professionale, favorendo la piena integrazione nelle attività didattiche, organizzative e collegiali delle istituzioni scolastiche.

 

1. Modello di formazione per l'anno scolastico 2025-2026

Il percorso di formazione e di prova dei docenti neoassunti e di quelli che hanno ottenuto il passaggio di ruolo è disciplinato dal Decreto del Ministro dell'Istruzione 16 agosto 2022, n. 226. Lo stesso decreto definisce la struttura del percorso formativo, le modalità di svolgimento del test finale e i criteri di valutazione del personale in periodo di prova, integrati da quanto previsto dall'articolo 14 del Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito dalla Legge 29 aprile 2024, n. 56.

Il percorso formativo è articolato in 4 distinte fasi:

1. incontri introduttivi e conclusivi, in presenza o in modalità on line

2. laboratori formativi

3. attività di peer to peer ed osservazione in classe

4. formazione on line sulla piattaforma INDIRE

Si conferma determinante il ruolo del docente tutor, che accompagna il docente neoassunto lungo l'intero percorso, con compiti di collaborazione, osservazione e supervisione professionale.

Particolare rilievo assumono, altresì, le attività da svolgere sulla piattaforma INDIRE, tra cui: l'elaborazione del bilancio di competenze iniziale e conclusivo, l'analisi e la riflessione sulle fasi esperienziali dell'attività metodologico-didattica, confluenti nel portfolio professionale finale; la predisposizione del bilancio conclusivo e del Piano di sviluppo professionale.

Il percorso prevede 50 ore di impegno, articolate in attività sincrone e asincrone, finalizzate a valorizzare la didattica laboratoriale, promuovere l'osservazione reciproca dell'azione docente e sostenere l'elaborazione delle competenze professionali attraverso contenuti e strumenti messi a disposizione dalla piattaforma INDIRE. Infine, i laboratori formativi sono organizzati in attuazione dell'articolo 14 del Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito dalla Legge 29 aprile 2024, n. 56,, che prevede che: "A decorrere dall'anno scolastico 2023/2024, le attività formative durante il periodo annuale di servizio in prova prevedono anche la frequenza, comprovata dal conseguimento di apposito attestato finale, di uno o più moduli formativi, pari ad almeno il 20 per cento delle ore complessivamente previste nel decreto di cui al all'articolo 13, comma 1, quinto periodo, erogati nell'ambito delle linee di investimento 2.1 e 3.1 della Missione 4, Componente 1, del Piano nazionale di ripresa e resilienza."

 

Tali attività devono essere svolte e registrate sulla piattaforma "Scuola futura", accessibile nell'area riservata disponibile al link https://scuolafutura.pubblica.istruzione.it/.

In conformità al D.M. n. 226/2022 e alle integrazioni del DL n. 19/2024, il percorso formativo comprende:

INCONTRI in presenza e on line 6 ORE
LABORATORI FORMATIVI (per attività formative ai sensi della Legge 29 aprile 2024, n.56 - art. 14) 12 ORE
PEER TO PEER 12 ORE
FORMAZIONE ON LINE 20 ORE

Le attività descritte sono obbligatorie e sono da intendersi aggiuntive agli ordinari impegni di servizio e alle iniziative di formazione di cui all'articolo 1, comma 124, della Legge 107/2015.

 

2. Percorso formativo per i docenti in periodo annuale di prova in servizio

 

a) Incontri introduttivi e conclusivi

Gli incontri, per una durata complessiva di 6 ore, si svolgono in presenza o in modalità online secondo la programmazione degli Uffici Scolastici Regionali e delle Scuole Polo per la formazione.

Le prime 3 ore sono realizzate da INDIRE, attraverso un incontro formativo nazionale sincrono, fruibile presso le Scuole Polo o presso altre sedi individuate a livello territoriale, come di seguito meglio specificato. Le restanti 3 ore sono organizzate dagli Uffici Scolastici Regionali e dalle Scuole Polo per la formazione. Le Scuole Polo, cui vengono assegnati i fondi dedicati, possono delegare l'organizzazione degli incontri ad altre scuole dell'ambito che abbiano maturato una esperienza consolidata nel percorso di formazione dei docenti neoassunti o che siano particolarmente competenti su specifiche tematiche (es.: inclusione, sostenibilità, innovazione didattica, ecc.), fermo restando che la rendicontazione rimane in capo alla Scuola Polo stessa.

Poiché i contenuti digitali e linguistici sono affrontati nei laboratori formativi, gli incontri verteranno prioritariamente sulle seguenti aree professionali:

- inclusione sociale e dinamiche interculturali;

- bisogni educativi speciali;

- innovazione della didattica delle discipline e motivazione all'apprendimento;

- utilizzo consapevole e didattico delle tecnologie emergenti, con riferimento alle Linee guida per l'introduzione dell'Intelligenza Artificiale nelle istituzioni scolastiche, per promuovere pratiche educative responsabili e coerenti con la transizione digitale;

- buone pratiche di didattiche disciplinari;

- gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo e cyberbullismo, discriminazioni;

- percorsi per competenze relazionali e trasversali;

- contrasto alla dispersione scolastica;

- attività di orientamento e didattica orientativa;

- insegnamento dell'Educazione civica, con riferimento alle nuove Linee Guida (D.M. n. 183/2024) e alla sua integrazione nel curricolo;

- valutazione didattica degli apprendimenti e del comportamento;

- valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);

- educazione alla sostenibilità.

Si suggerisce il coinvolgimento dei protagonisti diretti delle esperienze formative (docenti partecipanti a laboratori particolarmente motivanti, tutor, dirigenti scolastici), e, ove opportuno, la partecipazione di esperti qualificati per lo sviluppo professionale.

 

Il patto per lo sviluppo professionale e i laboratori formativi

 

Il DM 226/2022, all'art.5, comma 3, testualmente recita: "Il Dirigente scolastico e il docente in periodo di prova, sulla base del bilancio delle competenze sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni dell'istituzione scolastica, stabiliscono, con un apposito patto per lo sviluppo professionale, gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, pedagogica, didattico- metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative di cui all'articolo 6 e la partecipazione ad attività formative attivate dall'istituzione scolastica o da reti di scuole".

Al comma 4 dello stesso articolo: "Al termine del percorso di formazione e del periodo annuale di prova in servizio, il docente in periodo di prova, con la supervisione del docente tutor, traccia un nuovo bilancio di competenze per registrare i progressi di professionalità, l'impatto delle azioni formative realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare".

Si evince, dunque, la stretta connessione che intercorre fra il Patto professionale, enunciazione teorica del percorso da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi finali, e i laboratori formativi, espressione concreta dell'azione formativa. Entrambi concorrono alla realizzazione del percorso di formazione in servizio, che parte da un'analisi critica attenta delle competenze possedute per giungere al concreto risultato di registrazione dei progressi di professionalità nel bilancio di competenze raggiunte. Si sottolinea l'importanza della personalizzazione del percorso formativo, al fine di consentire a ciascun docente in periodo di prova di avvalersi pienamente di tutta l'offerta formativa in modo coerente e concretamente impattante sul proprio sviluppo professionale.

A tal fine, si raccomanda che il suddetto patto sia incentrato su azioni formative mirate al raggiungimento di quelle competenze non possedute dal docente in anno di prova, evitando di includere la ripetizione di laboratori con percorsi esperienziali già espletati precedentemente. Si auspica, di contro, che con il docente in prova si concordi opportunamente un percorso formativo che colmi le lacune e potenzi le competenze possedute per un gratificante apporto professionale, una volta completato il percorso.

 

b) I laboratori formativi (Organizzazione e descrizione a cura dell'Unità di missione)

La struttura dei laboratori formativi implica la fruizione di 12 ore complessive di formazione per attività formative previste dall'articolo 14 della Legge 29 aprile 2024, n.56, che dovranno essere svolte e registrate sulla piattaforma "Scuola futura", accedendo all'area riservata disponibile al link https://scuolafutura.pubblica.istruzione.it/ che, al termine di ciascun percorso frequentato positivamente, rilascia apposito attestato di partecipazione, valido quale documentazione dell'attività svolta. La piattaforma contiene un ampio catalogo di percorsi di formazione, organizzati sia dalle singole istituzioni scolastiche quali nodi formativi locali che da poli nazionali, ai quali potersi iscrivere direttamente dalla piattaforma.

I docenti neoassunti dovranno frequentare uno o più percorsi formativi, per un totale pari ad almeno 12 ore, riferiti alle seguenti linee di investimento:

- Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico (M4C1I2.1);

 

- Nuove competenze e nuovi linguaggi (M4C1I3.1) in riferimento ai percorsi sul multilinguismo.

Al fine di ampliare l'esperienza formativa ulteriori materiali riferibili alle sopra citate tematiche saranno resi disponibili durante l'anno attraverso l'ambiente on line della Biblioteca dell'Innovazione di INDIRE, a supporto della progettazione e della documentazione delle attività didattiche

Inoltre, si evidenziano iniziative nazionali promosse dal Ministero dell'Istruzione (anche in collaborazione con altri Enti pubblici e di formazione), che possono fornire un ulteriore ausilio alle attività di formazione dei docenti neoassunti, e tra le quali si citano:

- Piattaforma eTwinning: www.etwinning.net - è annoverata tra gli strumenti che gli Stati possono adottare a sostegno delle azioni didattiche per lo sviluppo delle competenze chiave. Questa opportunità unica per il mondo della scuola consente ai docenti di tutta Europa di confrontarsi, collaborare, sviluppare progetti e condividere idee in modo semplice e sicuro, sfruttando le potenzialità del web. L'obiettivo è quello di perfezionare l'offerta formativa dei sistemi scolastici europei attraverso l'internazionalizzazione e l'innovazione dei modelli didattici e di apprendimento, favorendo lo sviluppo di una dimensione comunitaria.

- Piattaforma ELISA: www.piattaformaelisa.it - il Progetto ELISA nasce grazie a una collaborazione tra il Ministero dell'Istruzione - Direzione generale per lo studente - e il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia dell'Università di Firenze. La piattaforma dota le scuole e i docenti di strumenti per intervenire efficacemente sul tema del cyberbullismo e del bullismo.

 

c) Attività di peer to peer, tutoraggio e ruolo dei tutor e dei dirigenti scolastici

Le attività di osservazione in classe previste dall'art. 9 del D.M. 226/2022 hanno una durata minima di 12 ore, articolate in momenti di osservazione reciproca tra docente tutor e docente neoassunto.

A ciascun docente in periodo di formazione e prova è assegnato un tutor di riferimento, individuato dal Dirigente scolastico previo coinvolgimento del Collegio dei docenti, il quale accompagna il docente lungo l'intero percorso fin dal suo avvio.

Il docente tutor deve appartenere preferibilmente alla stessa disciplina, area disciplinare o tipologia di cattedra, ed essere, per quanto possibile, operativo nel medesimo plesso del docente in periodo di formazione e prova.

Il docente tutor appartiene, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, alla medesima classe di concorso del docente in periodo di prova a lui affidato, ovvero è in possesso della relativa abilitazione. In caso di motivata impossibilità, si procede alla designazione per classe affine ovvero per area disciplinare.

Non è possibile assegnare a un tutor più di tre docenti neoassunti.

La figura del tutor accogliente riveste un ruolo centrale: garantisce il collegamento con l'attività didattica sul campo e si configura come riferimento professionale qualificato per i docenti neoassunti, in particolare per coloro che intraprendono per la prima volta la professione docente. Il docente tutor presenta al Comitato di valutazione le risultanze dell'istruttoria svolta, con riferimento alle attività? formative predisposte, alle esperienze di insegnamento e alla partecipazione alla vita della scuola da parte del docente in periodo di prova.

Al fine di riconoscere l'impegno svolto, le attività del tutor (progettazione, confronto, documentazione) possono essere attestate e riconosciute dal Dirigente scolastico quali iniziative di formazione previste dall'art. 1 comma 124 della L.107/2015.

Inoltre, apposite iniziative di formazione per i docenti tutor saranno organizzate dagli Uffici Scolastici Regionali, utilizzando la quota parte dei finanziamenti per attività regionali. Le iniziative organizzate, anche con la collaborazione di strutture universitarie o di enti accreditati, metteranno al centro la sperimentazione di strumenti operativi e di metodologie di supervisione professionale (criteri di osservazione reciproca in classe, peer review, documentazione didattica, coaching, ecc.).

 

Il Dirigente scolastico illustra ai tutor gli impegni connessi allo svolgimento del ruolo, nel rispetto delle previsioni del D.M. 226/2022 e tenendo conto altresì degli ulteriori impegni formativi complessivi previsti per il personale.

Anche i docenti che devono ripetere il periodo di formazione e prova sono affiancati di un docente tutor, preferibilmente diverso da quello assegnato nel precedente anno di servizio.

Si conferma il ruolo significativo del Dirigente scolastico nel proporre, monitorare e sostenere le attività formative dei docenti in periodo di formazione e prova, con particolare riferimento alla stipula del Patto per lo sviluppo professionale, punto di incontro e snodo fra le esigenze delle nuove professionalità in ingresso e il piano per la formazione docenti a livello di istituto, nonché nell'osservazione e nella visita alle classi in cui i docenti neoassunti prestano servizio. Si confida, pertanto, in un contatto frequente tra Dirigente scolastico e tutor.

Ai sensi del D.M. 226/2022, per ogni docente in periodo di formazione e prova il Dirigente scolastico presenta al Comitato di valutazione una relazione, comprensiva della documentazione delle attività? di formazione, delle forme di tutoring e di ogni altro elemento informativo o evidenza utile all'espressione del parere.

 

d) Formazione on line sulla piattaforma INDIRE

L'apertura dell'ambiente on line, predisposto da INDIRE, ha la finalità di garantire una più ampia disponibilità della piattaforma ai docenti neoassunti. Le attività on line assicurano il migliore collegamento tra le varie sequenze di attività che confluiscono nel portfolio professionale finale e le attività in presenza e online (incontri in presenza, laboratori formativi, attività peer to peer). Sarà inoltre disponibile l'ambiente on line pubblico a supporto dei diversi soggetti impegnati nella formazione, in modo da assicurare un'interazione tra i partecipanti alla formazione e le strutture responsabili dell'organizzazione.

Le attività on line, della durata di 20 ore complessive, si configurano in modo strettamente connesso con le attività in presenza, consentendo di documentare il percorso, riflettere sulle competenze acquisite, dare un "senso" coerente all'agire complessivo. La presentazione del portfolio professionale al Comitato di valutazione sostituisce l'elaborazione di ogni altra relazione.

 

e) La valutazione del percorso di formazione e di prova in servizio

L'art.13 del DM 226/2022 definisce le procedure per la valutazione del percorso di formazione e stabilisce le scadenze temporali in cui queste dovranno svolgersi.

Il percorso è rappresentato dall'Allegato A, che struttura i momenti di osservazione in classe a cura del Dirigente scolastico e del Tutor, al fine di rilevare in modo oggettivo le dimensioni dell'azione didattica del docente neoassunto. Le schede, debitamente compilate, costituiscono parte integrante della documentazione messa a disposizione del Comitato di valutazione.

Il Comitato di valutazione, convocato dal Dirigente scolastico, verifica le competenze didattiche pratiche del docente in prova, traduzione delle conoscenze teoriche disciplinari e metodologiche secondo quanto riportato nel Piano di sviluppo professionale, per l'espressione del parere sul superamento del percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio attraverso il colloquio, nell'ambito del quale è svolto il test finale, che consiste, ai sensi dell'articolo 13, comma 3 del Decreto, "nella discussione e valutazione delle risultanze della documentazione contenuta nell'istruttoria formulata dal tutor accogliente e nella relazione del dirigente scolastico, con espresso riferimento all'acquisizione delle relative competenze, a seguito di osservazione effettuata durante il percorso di formazione e periodo annuale di prova".

Il colloquio, sostenuto innanzi al Comitato, ha avvio dalla presentazione da parte del docente delle attività di insegnamento e formazione e della relativa documentazione contenuta nel portfolio professionale e nelle schede di cui all'Allegato A, già messa a disposizione del Comitato, almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio. Si suggerisce di attenzionare particolarmente, in questa fase, tutti gli elementi contestuali che in qualche modo hanno influito sul percorso esperienziale del docente in valutazione, della sua partecipazione alla vita della scuola, delle forme di tutoring e di ogni altro elemento utile a chiarire la personalizzazione del percorso formativo compiuto, invitando il docente stesso a "raccontare" e a "raccontarsi" al Comitato; dall'altro lato, vanno considerate le evidenze della capacità didattica, utilizzando gli indicatori e i descrittori dell'Allegato A come griglia di verifica del pieno possesso ed esercizio dello standard professionale.

Nella sua formulazione, il test verterà sulle risultanze della documentazione contenuta nell'istruttoria compiuta dal tutor accogliente e nella relazione del Dirigente scolastico, e riguarderà espressamente la verifica dell'acquisizione delle relative competenze, a seguito di osservazione effettuata durante il percorso formativo.

Il test finale unitamente al colloquio, concorre alla valutazione complessiva del percorso di formazione del docente in anno di prova.

 

3. Personale docente tenuto al periodo di prova e di formazione

Secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 1, del DM 226/2022 e d'intesa con la Direzione Generale per il Personale Scolastico si rappresentano di seguito coloro che sono tenuti al periodo di formazione e prova:

- I docenti al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato - ivi inclusi i docenti di religione cattolica (I.R.C.) - a qualunque titolo conferito, che aspirino alla conferma nel ruolo; sono compresi i docenti vincitori di concorso, assunti originariamente con contratto a tempo determinato poi trasformato in contratto a tempo indeterminato a seguito del conseguimento dell'abilitazione, come previsto dall'articolo 4, comma 2-ter, del dl n. 255 del 2001;

- I docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo negli anni precedenti. In ogni caso la ripetizione del periodo comporta la partecipazione alle connesse attività? di formazione, che sono da considerarsi parte integrante del servizio in anno di prova;

- I docenti che, in caso di mancato superamento del test finale e di valutazione negativa, devono ripetere il periodo di formazione e prova;

- I docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo; si specifica che, qualora il passaggio riguardi docenti della scuola secondaria di secondo grado dalle classi di concorso della Tabella B a quelle della Tabella A, il periodo di formazione e prova è dovuto;

- I docenti assunti a tempo determinato in attuazione delle procedure di cui all'articolo 5, commi da 5 a 12, del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2023, n. 74;

- I docenti assunti a tempo indeterminato con decorrenza giuridica 01/09/2025 ed economica 01/09/2026, se in possesso dei prescritti requisiti di servizio nel medesimo grado di istruzione.

- I docenti vincitori del concorso ordinario DPIT 2575/2023 e 3059/2024 (PNRR1 e PNRR 2) che conseguono l'abilitazione entro il 31 dicembre 2025 e per questo assunti a tempo indeterminato dalla data di conseguimento della suddetta abilitazione, che rappresenta il termine iniziale dell'anno di prova a cui gli stessi sono sottoposti nell'anno scolastico 2025/2026 ai sensi dell'articolo 13, comma 1, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, come indicato dal Decreto-Legge 7 aprile 2025, n. 45, convertito con modificazioni dalla L. 5 giugno 2025, n. 79 e, in particolare, l'art. 2.

Ai sensi del D.M n. 226/2022, il superamento del periodo di formazione e prova è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno centottanta giorni nel corso dell'anno scolastico, di cui almeno centoventi per le attività didattiche, al superamento del test finale e alla valutazione positiva del percorso di formazione e periodo di prova in servizio. Fermo restando l'obbligo delle 50 ore di formazione previste, i centottanta giorni di servizio e i centoventi giorni di attività didattica sono proporzionalmente ridotti per i docenti con prestazione o orario inferiore su cattedra o posto. Si precisa che, ai fini del computo dei 180 giorni di servizio e dei 120 giorni di attività didattiche, si applicano i criteri indicati all'art. 3, commi 2 e 3, del D.M. 226/2022.

In relazione ai docenti assunti a tempo indeterminato con decorrenza successiva al 31 agosto 2025, si precisa che, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del D.M. 226/2022, i requisiti di servizio utili al superamento del periodo di formazione e prova (180 giorni complessivi e 120 di attività didattiche) devono essere proporzionalmente riparametrati sulla base della durata effettiva del contratto a tempo indeterminato. La medesima riparametrizzazione si applica altresì ai docenti assunti con decorrenza giuridica 01/09/2025 ed economica 01/09/2026 in possesso dei prescritti requisiti di servizio nel medesimo grado di istruzione.

I termini indicati per la validità del periodo di prova trovano applicazione anche nei confronti dei vincitori della procedura di cui all'articolo 59, comma 9 bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, così come già indicato nella nota di questa Direzione Generale, prot. 0030998 del 25/08/2022.

A norma dell'articolo 13, comma 2, e dell'articolo 18-bis, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, i docenti assunti con contratto a tempo determinato su posto comune nella scuola secondaria, in quanto vincitori del concorso bandito con DDG 2575 del 6 dicembre 2023 privi di abilitazione all'atto dell'assunzione, svolgeranno il periodo di prova e formazione dell'anno scolastico 2025/2026 a seguito dell'assunzione a tempo indeterminato, previo conseguimento dell'abilitazione stessa.

Infine, si ricorda che non devono svolgere il periodo di prova i docenti:

che abbiano già svolto positivamente il periodo di formazione e prova nello stesso grado di nuova immissione in ruolo, sia su posto comune sia su posto di sostegno, ivi compresi i diplomati magistrali immessi in ruolo con riserva che, a seguito di provvedimento giurisdizionale negativo, abbiano avuto la risoluzione del contratto di lavoro successivamente al positivo superamento dell'anno e del periodo di prova e che, poi, siano stati riassunti in ruolo a qualunque titolo nello stesso grado di scuola. Non rientrano tuttavia in questa casistica i docenti che, nella scuola secondaria di secondo grado, siano immessi in ruolo su classi di concorso della Tabella A provenendo dalle classi di concorso della Tabella B.

- che abbiano ottenuto il rientro in un precedente ruolo nel quale abbiano già svolto il periodo di formazione e prova;

- già immessi in ruolo con riserva, che abbiano superato positivamente l'anno di formazione e di prova e siano nuovamente assunti per il medesimo ordine o grado;

- che abbiano ottenuto il trasferimento da posto comune a sostegno e viceversa nell'ambito del medesimo grado di istruzione;

- che abbiano ottenuto il passaggio di cattedra nello stesso grado di scuola. Sono ricompresi nella categoria in esame coloro che hanno concluso positivamente l'anno di formazione ed il periodo di prova a seguito di selezione di nomina finalizzata all'immissione in ruolo e siano successivamente immessi in ruolo su classe di concorso del medesimo grado di scuola sulla base di una diversa procedura selettiva.

 

4. L'organizzazione delle attività e le risorse finanziarie disponibili

 

In considerazione dell'applicazione del Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito con modificazioni dalla Legge 29 aprile 2024, n. 56, che ha integrato il percorso di formazione e di prova del personale docente ed educativo disciplinato dal D.M. 16 agosto 2022, n. 226, si precisa che le attività formative ascritte agli incontri iniziali e finali, in presenza o on line (per complessive 6 ore) sono così articolate:

- le 3 ore iniziali saranno realizzate direttamente da INDIRE, attraverso un incontro formativo nazionale destinato ai docenti neoassunti. Tale incontro si svolgerà in collegamento sincrono con le Scuole Polo per la formazione, che cureranno la distribuzione territoriale della fruizione. Seguiranno specifiche indicazioni organizzative e tecniche per la gestione dell'evento, nonché indicazioni di data, al fine di garantire un coordinamento centralizzato da parte di INDIRE e, al contempo, un efficace supporto territoriale da parte degli Uffici Scolastici Regionali e delle Scuole Polo;

- le 3 ore finali saranno organizzate, come di consueto, dagli Uffici scolastici regionali e dalle Scuole Polo per la formazione, con risorse a valere sui pertinenti capitoli del bilancio statale e con rendicontazione tramite la piattaforma PIMER del sistema SIDI.

 

Le attività, invece, svolte sulla piattaforma "Scuola Futura" rientrano nei percorsi laboratoriali previsti dall'articolo 14 del citato Decreto-Legge n. 19/2024 e sono realizzate con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finanziato dall'Unione europea - Next Generation EU, già assegnate alle istituzioni scolastiche.

Con successiva nota saranno fornite specifiche indicazioni sull'ammontare delle assegnazioni finanziarie a livello regionale in base al numero dei docenti effettivamente nominati e sulla rispettiva specifica rendicontazione.

Considerato il carattere obbligatorio delle attività formative sopra descritte, i soggetti responsabili sono invitati a programmare tempestivamente le iniziative, assicurando coerenza con la tempistica delle attività nazionali coordinate da INDIRE.

Al fine di garantire una maggiore efficacia nell'attuazione delle iniziative territoriali si suggerisce di utilizzare, per le azioni di coordinamento, lo staff regionale per la formazione già operante presso ogni Ufficio Scolastico Regionale.