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Decreto M.I.M. 14.11.2024, n. 229

Decreto di adozione del modello nazionale di consiglio di orientamento.
Formula iniziale - 

Art. 1 -  Modello nazionale di consiglio di orientamento

Art. 2 -  Tempi e modalità di rilascio del consiglio di orientamento

Art. 3 -  Regioni a Statuto speciale e Province autonome di Trento e Bolzano

Art. 4 -  Norme finali

Formula iniziale

IL MINISTRO

Visto il decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 29 aprile 2024, n. 56, recante «Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)», e, in particolare, l'art. 14, comma 5, in base al quale "Al fine di dare piena attuazione alla riforma del sistema di orientamento - R 1.4 della Missione 4 -Componente 1 del PNRR e valorizzare il consiglio di orientamento rilasciato dalle istituzioni scolastiche agli alunni della classe terza della scuola secondaria di primo grado a supporto della scelta del percorso di istruzione e formazione al termine del primo ciclo di istruzione, con decreto del Ministro dell'istruzione e del merito è adottato il modello nazionale di consiglio di orientamento, da integrare nell'E-Portfolio previsto dalle «Linee guida per l'orientamento», adottate con decreto del Ministro dell'istruzione e del merito n. 328 del 22 dicembre 2022";

Visto l'articolo 34 della Costituzione;

Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, recante «Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate»;

Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante «Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado», e successive modificazioni;

Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, recante «Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa» e, in particolare, l'articolo 21;

Vista la legge 10 marzo 2000, n. 62, recante «Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione»;

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, concernente «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche»;

Vista la legge 28 marzo 2003, n. 53, recante «Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale»;

Vista la legge 8 ottobre 2010, n. 170, recante «Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico»;

Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante «Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti»;

Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, recante «Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107»;

Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante «Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107»;

Vista la legge 20 agosto 2019, n. 92, recante «Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica»;

Visto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito con modificazioni dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri», e, in particolare, l'art. 6, in base al quale il Ministero dell'istruzione ha assunto la denominazione di Ministero dell'istruzione e del merito;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, che adotta il «Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria»;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente il «Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59»;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, concernente la «Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, concernente il «Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169»;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, recante il «Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione»;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 12 luglio 2011 n. 5669, recante le «Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento»;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 16 novembre 2012, n. 254, recante «Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, a norma dell'articolo 1, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89»;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione e del merito 22 dicembre 2022, n. 328, di adozione delle Linee guida per l'orientamento, relative alla riforma 1.4 "Riforma del sistema di orientamento", nell'ambito della Missione 4 - Componente 1 - del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall'Unione europea - Next Generation EU;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione e del merito 15 settembre 2023, n. 184, recante «Adozione delle Linee guida per le discipline STEM»

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione e del merito 10 ottobre 2023, n. 192, concernente la disciplina sul trattamento dei dati personali effettuato dal Ministero dell'istruzione e del merito e dalle istituzioni scolastiche nell'ambito della piattaforma prevista dall'articolo 21, commi 4-ter e seguenti, del decreto-legge del 22 giugno 2023, n. 75, convertito, con modificazioni, dalla legge del 10 agosto 2023, n. 112;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione e del merito 30 gennaio 2024, n. 14, di adozione dei modelli di certificazione delle competenze rilasciata al termine della classe quinta di scuola primaria, al termine del primo ciclo di istruzione agli studenti che superano l'esame di Stato di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, in assolvimento dell'obbligo di istruzione e in uscita dai percorsi di istruzione per gli adulti di primo livello;

Vista la Raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea n. 2017/C 189/03 del 22 maggio 2017 sul quadro europeo delle qualifiche (EQF) per l'apprendimento permanente, che abroga la raccomandazione del consiglio europeo del 23 aprile 2008 sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente;

Vista la Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2018/646 del 18 aprile 2018 relativa a un quadro comune per la fornitura di servizi migliori per le competenze e le qualifiche (Europass) e che abroga la decisione n. 2241/2004/CE;

Vista la Raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea n. 2018/C 189/01 del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente;

Visto il Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d'Europa;

Visto il Regolamento (UE) n. 2021/241 del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;

Visto il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), approvato con decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021 e notificata all'Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21 del 14 luglio 2021;

Vista in particolare la Missione 4 "Istruzione e Ricerca" - Componente 1 "Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università" - Riforma 1.4 "Riforma del sistema di orientamento" del PNRR, finanziato dall'Unione europea - Next Generation EU;

Visto l'accordo Ref. ARES (2021)7947180 del 22 dicembre 2021, recante «Recovery and Resilience facility - Operational arrangements between the European Commission and Italy»;

Ritenuto di dover procedere all'adozione del modello nazionale di consiglio di orientamento, ai sensi dell'art. 14, comma 5 del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2024, n. 56;

Acquisito il parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, reso nella seduta plenaria n. 135 del 12 novembre 2024;

DECRETA

Art. 1 - Modello nazionale di consiglio di orientamento

1. Al fine di dare piena attuazione alla riforma del sistema di orientamento - R 1.4 della Missione 4 - Componente 1 del PNRR e valorizzare il consiglio di orientamento rilasciato dalle istituzioni scolastiche agli alunni della classe terza della scuola secondaria di primo grado allo scopo di supportare l'alunno e la famiglia nella scelta del percorso di istruzione e formazione anche ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione e del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, è adottato il modello nazionale di consiglio di orientamento, di cui all'allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto.

Art. 2 - Tempi e modalità di rilascio del consiglio di orientamento

1. Il consiglio di orientamento, rilasciato in tempi utili per le iscrizioni al successivo percorso scolastico o formativo al termine del primo ciclo, è redatto dal consiglio di classe ed è messo a disposizione delle famiglie degli alunni all'interno dell'E-Portfolio orientativo personale delle competenze di cui alle Linee guida per l'orientamento adottate con il decreto ministeriale 22 dicembre 2022, n. 328.

Art. 3 - Regioni a Statuto speciale e Province autonome di Trento e Bolzano

1. Nell'ambito delle competenze attribuite in materia alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, secondo i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione, possono essere previsti adattamenti al modello nazionale di consiglio di orientamento.

Art. 4 - Norme finali

1. Il modello nazionale di consiglio di orientamento è adottato a partire dall'anno scolastico 2024/2025.

2. Dall'adozione del presente decreto non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Allegato 1 -

CONSIGLIO DI ORIENTAMENTO

per la prosecuzione del percorso di istruzione e formazione

 

 

Formulato dal Consiglio di classe nei confronti di

 

 

nat... a ... (prov. ... ... ...) il .../.../...

 

 

frequentante la classe ... ...

 

 

allo scopo di supportare l'alunn... e la famiglia nella scelta del percorso di istruzione e formazione anche ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione e del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione.

Nel percorso scolastico e formativo compiuto nella scuola secondaria di primo grado l'alunn... ha mostrato particolare interesse per le seguenti aree[1]:

|_| area umanistica

|_| area linguistica

|_| area matematico-scientifico-tecnologica

|_| area tecnico-pratica

|_| area digitale

|_| area artistico-espressiva

|_| area musicale

|_| area sportivo-motoria

 

L'alunn... ha avuto modo di sviluppare specifiche competenze grazie allo svolgimento di attività extrascolastiche attinenti ai seguenti ambiti [1]:

|_| attività culturali e artistiche

|_| attività musicali

|_| attività sportive

|_| attività di cittadinanza attiva e volontariato

|_| altre attività ... ... ...

L'alunn... ha conseguito fino alla data di espressione del presente consiglio di orientamento le seguenti certificazioni [1]:

|_| certificazione linguistica

|_| certificazione informatica

|_| certificazione di altro tipo ...

Tenendo conto di quanto sopra, del percorso di studi realizzato, degli interessi e delle attitudini dimostrate, delle competenze acquisite nei percorsi scolastici ed extrascolastici, si consiglia per la prosecuzione degli studi l'iscrizione al seguente percorso scolastico e formativo:

 

|_| Istruzione liceale

I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici affinché egli sia in grado di porsi, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico e possa acquisire conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore e all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali.

 

 

Indirizzo ... ... ... ...*

 

|_| Istruzione professionale

Il sistema dell'istruzione professionale ha la finalità di formare la studentessa e lo studente ad arti, mestieri e professioni strategici per l'economia del Paese per un saper fare di qualità comunemente denominato «Made in Italy», nonché di garantire che le competenze acquisite nei percorsi di istruzione professionale consentano una facile transizione nel mondo del lavoro e delle professioni e il proseguimento degli studi di ordine superiore e di favorire, altresì, la transizione nel mondo del lavoro e delle professioni, anche con riferimento alle tecnologie previste dal Piano nazionale Industria 4.0.

 

Indirizzo ... ... ... ...*

|_| Istruzione tecnica

L'identità degli istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico, tecnologico e giuridico-economico in linea con le indicazioni dell'Unione europea, costruita attraverso lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico. In connessione con il tessuto socio-economico-produttivo dei territori e in coerenza con i settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese, con particolare riferimento all'innovazione digitale e alla valorizzazione del Made in Italy, l'identità degli istituti tecnici realizza l'obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all'esercizio di professioni tecniche, competenze linguistiche, storiche, giuridico- economiche, matematiche, scientifico-tecnologiche, tecnico-professionali e trasversali finalizzate all'inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni e all'accesso all'università e all'istruzione tecnologica superiore.

 

Settore ... ... ... ...*

Indirizzo ... ... ... ...*

 

|_| Istruzione e formazione professionale regionale

I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) sono pensati per gli studenti che intendano acquisire una preparazione specifica per l'ingresso nel mondo del lavoro e consentono di affiancare, alle tradizionali conoscenze teoriche, una forte componente pratica attraverso lezioni svolte da esperti dei vari settori, attività laboratoriali e opportunità di tirocini in contesti lavorativi e aziendali. I percorsi IeFP permettono di ottenere una qualifica professionale immediatamente spendibile nel mercato del lavoro, che tuttavia non preclude la possibilità di proseguire il percorso di studi nella formazione professionale o nella scuola.

 

Settore ... ... ... ...*

 

 

Data ... ... ...

Il Dirigente scolastico[2]

 

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[1] 1 È possibile selezionare più voci.

* L'indicazione del settore/indirizzo è un'informazione facoltativa

[2] Per le istituzioni scolastiche paritarie, il consiglio di orientamento è rilasciato dal Coordinatore delle attività educative e didattiche.