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Decreto M.I.M. 12.11.2024, n. 225

Destinazione di risorse per interventi di potenziamento della lingua italiana e delle competenze di base, al fine di garantire un'efficace integrazione degli studenti stranieri e una riduzione dell'abbandono scolastico nelle classi con oltre il 20% di presenza di studenti entrati per la prima volta nel sistema scolastico relativamente all'anno scolastico 2023-2024, nell'ambito del Programma Nazionale "PN Scuola e competenze 2021-2027", in attuazione del regolamento (UE) n. 2021/1060.

Formula iniziale

IL MINISTRO

Visto l'articolo 97 della Costituzione della Repubblica italiana;

Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi";

Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante "Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado";

Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, recante "Norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche";

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante "Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59";

Vista la legge 10 marzo 2000, n. 62, recante "Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione";

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche";

Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il "Codice dell'amministrazione digitale";

Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, "Legge di contabilità e finanza pubblica";

Visto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante "Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni";

Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti";

Visto il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante "Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)";

Visto il decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, recante "Disposizioni urgenti per l'istituzione del Ministero dell'istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca";

Visto il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, recante "Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia";

Visto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204, recante "Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri", e in particolare l'articolo 6;

Visto il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, recante "Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici";

Visto il decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2023, n. 74, recante "Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche";

Visto il decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2024, n. 56, recante "Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)";

Visto il decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 luglio 2024, n. 95, recante "Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione";

Visto il decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2024, n. 106, recante "Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca", e in particolare l'articolo 11;

Visto il decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2024, n. 143, recante "Misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico";

Vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea proclamata a Strasburgo il 12 dicembre 2007 da Parlamento europeo, Consiglio e Commissione (GU C 303 del 14.12.2007);

Visto il regolamento (UE) n. 2021/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 che istituisce il Fondo sociale europeo Plus (FSE+);

Visto il regolamento (UE) n. 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione;

Visto il regolamento (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2022) 4787 del 15 luglio 2022 di approvazione dell'accordo di partenariato relativo al ciclo di programmazione 2021-2027;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2022) 9045 del 1° dicembre 2022, concernente l'approvazione del Programma Nazionale 2021-2027 "Scuola e competenze", a titolarità del Ministero dell'istruzione e del merito;

Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea C (2023) n. 6885 Final del 9 ottobre 2023 che modifica la Decisione C (2022) n. 9045 del 1° dicembre 2022;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 ottobre 2023, n. 208, recante "Regolamento concernente l'organizzazione del Ministero dell'istruzione e del merito";

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione 5 gennaio 2021, n. 6, recante "Individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale dell'amministrazione centrale del Ministero dell'istruzione";

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, 21 settembre 2021, n. 284, di istituzione di una Unità di missione di livello dirigenziale generale per l'attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza a titolarità del Ministero dell'istruzione;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione 30 novembre 2021, n. 341, che individua ulteriori uffici di livello dirigenziale non generale all'interno dell'Unità di missione per il PNRR;

Considerato che, ai sensi dell'articolo 2 del predetto decreto ministeriale "sono posti alle dipendenze dell'Unità di missione per il PNRR i seguenti uffici dirigenziali di livello non generale dell'Amministrazione centrale del Ministero già esistenti, il cui ambito funzionale è coerente con gli obiettivi e le finalità del PNRR: a) Ufficio IV - Programmazione e gestione dei fondi strutturali europei e nazionali per lo sviluppo e la coesione sociale nel settore dell'istruzione - della Direzione generale per i fondi strutturali per l'istruzione, l'edilizia scolastica e la scuola digitale (...), b) Ufficio V - Controllo della gestione dei fondi strutturali europei e degli altri programmi europei - della Direzione generale per i fondi strutturali per l'istruzione, l'edilizia scolastica e la scuola digitale";

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione 11 febbraio 2022, n. 26, recante modifiche al decreto del Ministro dell'istruzione 30 novembre 2021, n. 341;

Considerato che l'articolo 11, comma 3, del citato decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71 prevede che "a decorrere dall'anno scolastico 2024/2025, le istituzioni scolastiche promuovono attività di potenziamento didattico in orario extracurricolare a valere sulle risorse di cui al Programma nazionale «PN Scuola e competenze 2021-2027», in attuazione del regolamento (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, e nel rispetto delle procedure, dei vincoli territoriali, programmatici e finanziari previsti dalla programmazione 2021-2027 e dei criteri di ammissibilità del predetto Programma";

Considerato altresì, che il medesimo articolo 11 precisa che "la partecipazione alle attività [...] è riservata alle istituzioni scolastiche che registrano tassi di presenza di alunni stranieri, che non sono in possesso di competenze linguistiche di base nella lingua italiana, definiti con decreto del Ministro dell'istruzione e del merito, con il quale sono individuate, altresì, le modalità di partecipazione al Programma nazionale «PN Scuola e competenze 2021-2027» sulla base delle risorse disponibili";

Considerato che il comma 1 dell'articolo 11 prevede che il potenziamento della lingua italiana avvenga nelle classi aventi un numero di studenti stranieri, che si iscrivono per la prima volta al sistema nazionale di istruzione ovvero che non sono in possesso di adeguate competenze linguistiche di base nella lingua italiana, pari o superiore al 20 per cento degli studenti della classe stessa;

Considerato che il Programma nazionale "Scuola e competenze" 2021-2027, con la Priorità 1 - Scuola e competenze (FSE+), Obiettivo specifico ESO4.6 "Promuovere la parità di accesso e di completamento di un'istruzione e una formazione inclusive e di qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati, dall'educazione e cura della prima infanzia, attraverso l'istruzione e la formazione generale e professionale, fino al livello terziario e all'istruzione e all'apprendimento degli adulti, anche agevolando la mobilità ai fini dell'apprendimento per tutti e l'accessibilità per le persone con disabilità (FSE+)" ricomprende tra i suoi principali ambiti di intervento "l'inclusione e il contrasto alla dispersione scolastica", nonché il potenziamento delle competenze di base, compreso il potenziamento della lingua italiana;

Considerato che i dati dell'abbandono e della dispersione scolastica sono più critici proprio nelle scuole che registrano la presenza di studenti stranieri che si iscrivono per la prima volta al sistema nazionale di istruzione ovvero che non sono in possesso di competenze linguistiche di base dell'italiano come lingua di comunicazione;

Considerato che per potenziare la lingua italiana e le competenze di base nonché per contrastare la dispersione scolastica, in linea con gli obiettivi della programmazione dei fondi strutturali europei 2021-2027, occorrono interventi straordinari e mirati soprattutto nelle scuole che hanno studenti neoarrivati in Italia e che hanno classi con oltre il 20% di presenza di studenti entrati per la prima volta nel sistema scolastico relativamente all'anno scolastico 2023-2024;

Considerato che, al fine di poter raggiungere l'obiettivo specifico ESO4.6 e, in particolare, le azioni "Potenziamento delle competenze di base" e "Inclusione e contrasto alla dispersione scolastica" del PN 2021-2027, appare necessario e urgente adottare un piano per finanziare attività formative e percorsi didattici per innalzare la conoscenza della lingua italiana e potenziare le competenze di base, contrastare la dispersione scolastica e l'abbandono precoce nelle scuole che registrano classi con oltre il 20% di presenza di studenti entrati per la prima volta nel sistema scolastico relativamente all'anno scolastico 2023-2024, introducendo anche metodi didattici inclusivi e innovativi e sperimentando modelli replicabili da estendere nei territori;

Considerato che tali percorsi formativi devono prevedere un potenziamento della lingua italiana personalizzato che tenga conto delle esigenze di ciascuno per una efficace e completa integrazione;

Visto l'elenco delle istituzioni scolastiche che hanno classi con oltre il 20% di presenza di studenti entrati per la prima volta nel sistema scolastico relativamente all'anno scolastico 2023-2024 allegato al presente decreto (Allegato 1);

Dato atto che le suddette istituzioni scolastiche sono state individuate sulla base dei dati delle iscrizioni in possesso del Ministero dell'istruzione e del merito;

Rilevato che il Programma nazionale "Scuola e competenze" 2021-2027 prevede l'obiettivo specifico ESO4.6, il quale ricomprende, in particolare, le azioni "Potenziamento delle competenze di base" e "Inclusione e contrasto alla dispersione scolastica", che rivestono una importanza strategica nel Programma, e direttamente rispondente alle priorità della Commissione europea di garantire parità di accesso e un'istruzione e una formazione inclusive e di qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati;

Dato atto della disponibilità di risorse sul Programma nazionale "Scuola e competenze" 2021- 2027 - Priorità 1, Obiettivo specifico ESO4.6;

Dato atto che è possibile destinare uno stanziamento complessivo di euro 12.817.500,00 al piano di potenziamento delle competenze di base e, in particolare, della lingua italiana;

Dato atto che il piano di potenziamento della lingua italiana ricomprende le istituzioni scolastiche statali primarie e secondarie di primo e di secondo grado di cui all'Allegato 1 al presente decreto, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;

Dato atto che è possibile assegnare alle istituzioni scolastiche di cui all'Allegato 1 risorse in misura proporzionale al numero di studenti iscritti neoarrivati in Italia e che hanno classi con oltre il 20% di presenza di studenti entrati per la prima volta nel sistema scolastico relativamente all'anno scolastico 2023-2024;

Considerato che i destinatari delle iniziative in questione sono le studentesse e gli studenti delle scuole individuate;

Considerato che le attività previste devono potenziare le competenze di base e, in particolare, la lingua italiana, perseguire la personalizzazione degli apprendimenti, rafforzando le inclinazioni e i talenti degli studenti, indipendentemente dalle condizioni di partenza;

Considerato che le attività formative sono rivolte in particolare a quegli studenti stranieri che, soprattutto se neoarrivati in Italia, non possiedono un adeguato livello di conoscenza della lingua italiana come lingua di comunicazione e conseguentemente di studio;

Ritenuto necessario assegnare le risorse alle istituzioni scolastiche di cui all'Allegato 1;

Ritenuto di dover demandare all'Autorità di gestione del Programma nazionale "Scuole e competenze" 2021- 2027 presso l'Unità di missione per il PNRR, le procedure di adesione, mediante avviso pubblico, delle istituzioni scolastiche inserite nell'Allegato 1, nonché le procedure di autorizzazione, ammissione a finanziamento e attuazione, nel rispetto dei regolamenti comunitari, del sistema di gestione e di controllo e del manuale delle procedure adottate dall'Autorità di gestione, nonché ulteriori autorizzazioni che si dovessero rendere necessarie per l'attuazione della misura;

Tutto ciò visto, considerato e premesso, che costituisce parte integrante del presente decreto,

DECRETA