IperTesto Unico IperTesto Unico

Nota M.I. 30.07.2021, prot. n. 18446

Piano di interventi e di finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica (Legge 15 dicembre 1999, n. 482 art. 5) - Esercizio finanziario 2021.

Rete nazionale delle scuole con lingua di minoranza

Come è noto, la scrivente Direzione Generale, nell'ambito delle iniziative finalizzate alla tutela e alla promozione delle minoranze linguistiche tutelate dalla Legge 15 dicembre 1999, n. 482, si è attivata per promuovere la costituzione di una Rete nazionale delle scuole con lingua di minoranza come "luogo" di incontro e di confronto permanente sulle questioni didattiche, metodologiche, valutative e organizzative dell'insegnamento delle lingue di minoranza. La costituzione della Rete nazionale rappresenta un'importante occasione per rilanciare diverse iniziative a sostegno delle istituzioni scolastiche impegnate nello sviluppo dell'insegnamento delle lingue di minoranza.

In questo periodo si sta completando la fase di sottoscrizione dell'accordo di rete e l'avvio delle attività da parte l'Istituto comprensivo "Sabatini" di Borgia (CZ), individuato con D.D. n. 1935 del 9 dicembre 2020 Scuola Capofila della Rete a seguito di apposita valutazione delle candidature presentate.

Parallelamente, anche per il biennio 2021/2022, sono previsti i finanziamenti a favore delle scuole del primo ciclo che attivano progetti nel campo delle lingue di minoranza e che potranno avvalersi anche delle iniziative di supporto organizzate dalla Rete nazionale.

 

Finanziamento di iniziative progettuali

Si invitano i Dirigenti scolastici degli istituti statali o dipendenti dalle regioni e province autonome del primo ciclo situati in "ambiti territoriali e subcomunali delimitati in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche" (art. 3 della succitata legge 482/1999) a presentare, anche con il coinvolgimento di scuole paritarie, percorsi progettuali in rete per il biennio 2021/2023 che abbiano ad oggetto la seguente tematica da sviluppare secondo le peculiarità della propria offerta formativa: Lingua, patrimonio culturale e sviluppo sostenibile.

L'ampia tematica permette di:

- inserire la lingua di minoranza nell'ampio contesto della valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale del territorio e di metterla in connessione con le sfide dell'educazione alla sostenibilità, intesa nella sua ampia accezione di promozione di uno stile di vita sostenibile, di tutela dei diritti umani, di valorizzazione delle diversità culturali;

- rendere compatibile la lingua di minoranza con la salvaguardia dell'ambiente e con sistemi di produzione e consumo rispettosi del benessere e della qualità di vita delle generazioni attuali e di quelle future;

- coniugare la lingua di minoranza con attività che rimandano ai diversi target dei 17 goal dell'Agenda 2030, considerati anche in riferimento alle cosiddette 5 P: Persona, Prosperità, Pianeta, Pace, Partnership in modo da consentire una precisa contestualizzazione culturale in funzione del proprio territorio in vista di obiettivi globali, comuni al genere umano.

Requisiti di ammissione ai finanziamenti

Si precisa che le scuole con lingua di insegnamento slovena e le scuole con insegnamento bilingue italiano- sloveno, istituite ai sensi della Legge n. 1012/1961 e della Legge n. 38/2001, possono partecipare alle suddette reti con uno scambio programmato di docenti o con altre modalità di collaborazione, ma non possono beneficiare del presente finanziamento al fine di compensare docenti e/o esperti esterni che insegnino la lingua slovena, in quanto in tali scuole la lingua slovena è lingua di insegnamento veicolare.

Costituiscono requisiti di ammissione:

a) Cooperazione in rete. Poiché si intende incentivare la cultura della cooperazione tra scuole, la rete dovrà essere costituita da un minimo di tre istituzioni scolastiche e dovrà avere un'apprezzabile rappresentatività sul territorio. Eccezionalmente, le scuole impossibilitate a formare reti in quanto site in comunità circoscritte ad un ambito territoriale ristretto (un solo paese/istituzione scolastica) potranno presentare progetti singoli. Si suggerisce, comunque, la costituzione di reti anche tra scuole appartenenti a minoranze linguistiche diverse.

La scuola capofila, referente del progetto, dovrà inviare alla scrivente Direzione l'accordo di rete, sottoscritto dai Dirigenti Scolastici di tutte le scuole partecipanti e un documento che illustri sinteticamente il profilo dei diversi partner, l'articolazione interna delle attività condivise e la suddivisione degli oneri. I finanziamenti saranno assegnati alla scuola capofila che assumerà la gestione contabile - finanziaria del progetto e attribuirà i finanziamenti pro-quota alle altre scuole facenti parte della rete. Si precisa che le scuole concorrenti al finanziamento potranno far parte di una sola rete di scuole, pena l'esclusione dei progetti presentati dalle reti alle quali hanno aderito.

b) Continuità. Ogni proposta progettuale dovrà presentare un'articolazione biennale e dovrà essere realizzata nell'arco dei due anni scolastici 2021/2022 - 2022/2023. Le istituzioni scolastiche finanziate dovranno compilare una scheda di monitoraggio in itinere sullo stato dell'arte delle attività svolte, al termine del primo anno di attività e provvedere alla rendicontazione finale con una scheda di monitoraggio conclusiva, alla fine del biennio.

c) Osservanza dei termini e delle modalità. Saranno ammessi al finanziamento soltanto i progetti ad articolazione biennale presentati dalla scuola capofila entro il termine stabilito, corredati da un accordo di rete formale con almeno altre due diverse istituzioni scolastiche. Non saranno ammesse al finanziamento le scuole/reti che hanno beneficiato dell'erogazione dei finanziamenti per il biennio 2020 - 2022.

 

Criteri di valutazione dei progetti

Una volta effettuata la valutazione preventiva per riscontrare l'osservanza delle condizioni minime previste al paragrafo precedente, il Gruppo di Studio appositamente costituito e incaricato della valutazione effettuerà l'esame delle iniziative progettuali presentate dalle istituzioni scolastiche capofila, tenendo conto della qualità della proposta (con particolare riferimento agli aspetti metodologico-didattici) e accordando carattere prioritario ai progetti che si siano ispirati ai criteri di seguito indicati.

Di seguito vengono riportati i criteri di valutazione con la specificazione del punteggio massimo attribuibile per ciascuno di essi.

a. Insegnamento della lingua minoritaria attuato da parte dei docenti della scuola, con idonee competenze linguistiche, in orario curricolare (max. 20 punti)

La giustificazione di questa priorità è da ricercarsi nel rapporto didattico - educativo tra il docente e gli alunni, che incide fortemente sulla acquisizione delle competenze, sulla rilevazione dell'impegno e sulla motivazione ad apprendere. In subordine, qualora non sia possibile affidare l'insegnamento della lingua minoritaria ad un docente della classe o della scuola, ci si potrà rivolgere ad un esperto. Fermo restando che il percorso progettuale dovrà essere attuato in orario curriculare, è possibile prevedere la prosecuzione delle attività anche in orario extracurricolare come arricchimento dell'offerta formativa. Si richiede, in ogni caso, di precisare il numero di ore curricolari ed extracurricolari nelle quali si svolgono le attività. Inoltre, al fine di monitorare le competenze linguistiche nella lingua di minoranza dei docenti/esperti, si richiede di specificare l'eventuale certificazione linguistica (es. master, corso di specializzazione, corso di formazione) in possesso dei docenti/esperti ai quali sarà affidato l'insegnamento della lingua minoritaria. In mancanza, si chiede di indicare i criteri di scelta dei docenti/esperti coinvolti nel progetto.

b. Insegnamento veicolare (max 20 punti)

Il percorso didattico in lingua minoritaria potrà essere realizzato anche con un metodo integrato di didattica veicolare che, garantendo il raggiungimento dei traguardi di sviluppo delle competenze a tutti gli alunni, si avvalga di metodologie che consentono l'uso della lingua nel contesto di apprendimento, come, ad esempio, nella metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning).

A tal fine si dovrà precisare:

- il numero delle ore dedicate all'insegnamento della lingua minoritaria;

- il numero delle discipline coinvolte nell'uso veicolare della lingua;

- il numero degli alunni coinvolti.

c. Produzione di materiali multimediali pedagogici e didattici trasferibili, anche con approccio ludico (max.15 punti)

Per produzione di materiali didattici e pedagogici si intendono tutti i materiali prodotti dalle scuole rispondenti alle caratteristiche scientifiche, didattiche e pedagogiche proprie della scuola dell'infanzia e del primo ciclo, atti a rispondere alle esigenze dettate dall'inserimento delle tecnologie multimediali e multimodali nella prassi didattica quotidiana. Infatti, il mutamento imposto dalla cultura digitale ha indotto il sistema scuola ed il contesto educativo ad un rinnovamento degli approcci metodologici in una prospettiva più ampia, che coniughi la didattica dei contenuti con quella dei processi. La produzione richiesta di materiali e supporti didattici deve, dunque, rappresentare la necessaria conclusione laboratoriale della realizzazione di un percorso didattico accuratamente progettato e condiviso con le scuole - partner della rete. In questo senso, la trasferibilità va intesa, non solo come diffusività del prodotto ma soprattutto come innovazione metodologica e innovatività dei processi.

d. Collaborazione plurilingue (max. 10 punti)

Fermo restando che ciascuna lingua possiede proprie specificità legate ad un ambito territoriale, si ritiene utile stimolare uno scambio tra realtà linguistiche e culturali diverse presenti in uno stesso territorio favorendo la presentazione di progetti che prevedano la collaborazione tra più lingue minoritarie che trovano tutela con la legge 482/99. Ciò è fattibile sia in ambiti territoriali in cui coesistono più lingue di minoranza sia in ambiti territoriali ristretti ad una sola comunità. In quest'ultimo caso, si suggerisce la costituzione di reti tra scuole appartenenti a comunità linguistiche diverse anche lontane, avvalendosi delle possibilità offerte dalle tecnologie informatiche.

e. Valutazione (max. 15 punti)

L'inserimento curricolare della lingua di minoranza rimanda ad un ovvio processo di verifica e valutazione delle abilità e delle conoscenze acquisite e delle competenze maturate. Le scuole, nella loro autonomia, possono avvalersi di modelli come: griglie, schede, diari di classe o di "bordo" facilmente utilizzabili e trasferibili ad altri contesti minoritari.

Tenendo a riferimento la normativa in tema di valutazione di cui al D.lgs. n. 62/2017 e l'adozione dei modelli nazionali di certificazione delle competenze di cui al D.M. n. 742/2017 e alle "Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione", si ritiene prioritaria una riflessione sul concetto di competenza e sul significato di certificazione anche nella lingua di minoranza. In particolare, si richiede di elaborare strumenti finalizzati alla certificazione delle competenze linguistiche degli alunni: individuazione di traguardi di competenza nella lingua di minoranza, costruzione di rubriche valutative, definizione di indicatori di livello.

f. Collaborazione in rete e rappresentatività nel territorio (max. 5 punti)

Considerato il requisito di ammissione di almeno tre istituzioni scolastiche in rete, nella valutazione dei progetti si terrà conto del numero di scuole aderenti alla rete e del grado di rappresentatività della stessa sul territorio con l'attribuzione di un punteggio massimo di punti 5 ai progetti presentati da istituzioni scolastiche che coinvolgano più di tre scuole.

In ogni caso saranno valorizzate anche le piccole reti o i progetti singoli in relazione ai diversi contesti territoriali [cfr. punto a) cooperazione di rete].

g. Sinergia con gli Enti locali (max. 10 punti)

La sinergia con enti, istituzioni, associazioni, centri di ricerca, Università presenti sul territorio per la promozione delle lingue minoritarie dovrà essere attestata da copia degli eventuali protocolli d'intesa o delle convenzioni. Si richiede di specificare, per ciascun ente coinvolto, l'apporto fornito nella realizzazione del progetto. Le scuole, nell'attuazione delle iniziative a garanzia delle culture e tradizioni minoritarie, sono invitate anche a far riferimento ai co-finanziamenti degli Enti locali di appartenenza, nel quadro di un'ampia e consapevole sinergia con il territorio.

h- Punteggio aggiuntivo (max. 5 punti)

Il Gruppo di lavoro potrà assegnare, con decisione motivata, un punteggio aggiuntivo fino ad un massimo di 5 punti a progetti che presentino particolari elementi di originalità e innovatività.

 

Indicazioni operative per la presentazione dei progetti

Nella descrizione dei progetti si raccomanda di focalizzare gli obiettivi, i processi e i prodotti finali, rilevare il numero dei destinatari, articolare le azioni tra le scuole partner, suddividere gli oneri finanziari ed infine specificare le azioni di monitoraggio e di valutazione delle attività.

Al progetto dovrà essere allegata una scheda finanziaria dettagliata riguardante le attività progettuali che potrà contenere esclusivamente le voci di spesa di seguito riportate.

a) Progettazione didattica e gestione amministrativo-contabile (max. 10%). Tale voce di spesa riguarda la progettazione ai fini della realizzazione e della trasferibilità del progetto, la progettazione di materiali didattici trasferibili, il monitoraggio dei processi nonché la gestione amministrativo contabile necessaria alla realizzazione delle attività progettuali. È esclusa la progettazione ai fini della richiesta di finanziamento.

b) Insegnamento da parte dei docenti e/o esperti esterni: in relazione agli onorari dei docenti, sia interni che esterni, nella domanda dovranno essere indicati il numero di classi, il numero di ore di insegnamento e l'ammontare del costo orario per docente.

c) Produzione di materiali (max. 10%) Le voci di spesa relative alla produzione di materiali divulgativi non didattici o di materiali didattici trasferibili non connessi ad attività editoriali saranno ritenute ammissibili non oltre la misura del 10% del finanziamento richiesto.

Si fa presente che non saranno ritenute finanziabili le spese per viaggi, escursioni, gemellaggi, acquisti di beni di investimento (materiale informatico, audio, visivo, fotografico, ecc.), nonché spese per la formazione specifica dei docenti nella lingua minoritaria.

Nel predisporre il piano finanziario ci si dovrà attenere ai compensi orari per il personale docente previsti dalla vigente contrattazione collettiva relativamente alle ore aggiuntive di insegnamento e alle ore aggiuntive non di insegnamento.

Fermo restando la facoltà del Gruppo di lavoro di dichiarare ammissibile una cifra inferiore, in ogni caso la richiesta di finanziamento non potrà superare l'importo massimo di euro 20.000 per ciascun progetto.

Il finanziamento che sarà disposto da questo Ministero sarà pertanto opportunamente ripartito e assegnato rispetto alle esigenze progettuali espresse dalle scuole e in relazione alle effettive disponibilità di cassa del relativo capitolo della spesa, in base alle determinazioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Ai fini del più ampio utilizzo delle risorse a disposizione, qualora, al termine della fase di ripartizione dei fondi tra i progetti, residuino somme non assegnate, si provvede a un'ulteriore ripartizione delle stesse tra i progetti vincitori.

Ciascuna istituzione scolastica, capofila o aderente alla rete beneficiaria del finanziamento, si impegna a dare attuazione alle attività progettuali e a curarne la realizzazione. Eventuali rinunce che dovessero intervenire successivamente alla comunicazione di finanziamento saranno tenute in considerazione dal Gruppo di lavoro in sede di valutazione di eventuali richieste di finanziamento presentate nei bienni successivi dall'istituzione scolastica rinunciataria, sia in qualità di capofila che di aderente alla rete.

 

Modalità di presentazione dei progetti

Le proposte progettuali saranno prese in considerazione se complete dei seguenti documenti:

a. nota di trasmissione del dirigente scolastico della scuola capofila firmata digitalmente;

b. progetto in originale, redatto in lingua italiana e in lingua minoritaria;

c. scheda-formulario, allegata alla presente nota (Allegato 1), debitamente compilata in tutte le sue sezioni;

d. scheda sintetica (in formato Excel) formata da tre sezioni: anagrafica, coordinate bancarie, progetto allegata alla presente nota (Allegato 2), da compilare in tutte le sue parti (una scheda per ogni progetto presentato);

e. accordo di rete formale con non meno di altre due Istituzioni Scolastiche statali (o dipendenti dalle regioni e province autonome) o paritarie;

f. dichiarazione dell'Istituzione scolastica capofila con la quale si attesta, per ciascuna scuola aderente alla rete, l'ambito territoriale e subcomunale in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche (all'art. 3 comma 1 della precitata Legge n. 482/99). In caso di dubbio ci si riserva di chiedere, ad integrazione della domanda, relativa copia della Delibera del Consiglio Provinciale.

La documentazione indicata dovrà essere inviata a mezzo di posta elettronica certificata all'indirizzo dgosv@postacert.istruzione.it e all'indirizzo di posta elettronica: daniela.marrocchi1@istruzione.it entro e non oltre il 25 ottobre 2021.

Si prega di voler dare la più ampia diffusione alla presente nota.

 

 

Allegato 1 - Scheda formulario

Allegato 2 - Scheda anagrafica