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Nota M.I. 11.01.2021, n. 535

Insegnamento trasversale dell'educazione civica nei percorsi di istruzione degli adulti di primo livello - Istruzioni operative per l'a.s. 2020/2021.

Le istruzioni operative allegate alla presente nota sono state elaborate per supportare i CPIA nella corretta attuazione dell'innovazione normativa relativa all'introduzione dell'insegnamento trasversale dell'Educazione civica. Come noto, infatti, le Linee guida per l'insegnamento dell'Educazione civica adottate con il D.M. n. 35 del 22 giugno 2020, ai sensi dell'articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92, dispongono che "per gli anni scolastici 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023 le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, ivi compresi i Centri provinciali degli adulti, definiscono, in prima attuazione, il curriculo di educazione civica".

Dette "Istruzioni" sono state redatte, tenendo conto della normativa di riferimento e di settore, ad esito del confronto con il Comitato Tecnico Scientifico per la predisposizione e validazione delle Linee guida per l'insegnamento trasversale dell'Educazione civica, di cui al D.M. 12 maggio 2020, n. 1, sentito il Gruppo di Lavoro Nazionale P.A.I.De.I.A. di cui al Decreto Dipartimentale prot. n. 1815 del 18 novembre 2019.

In particolare, si forniscono indicazioni sui seguenti aspetti: Revisione del curriculo di istituto (§1); Orario dedicato all'insegnamento trasversale dell'Educazione civica (§2); Aggiornamento dei risultati di apprendimento (§3); contitolarità dell'insegnamento e docente coordinatore (§5) e "Valutazione dell'insegnamento trasversale dell'Educazione civica".

Si precisa che tali "Istruzioni" si riferiscono all'introduzione dell'insegnamento trasversale dell'Educazione civica nei percorsi di istruzione degli adulti di primo livello e nei percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della Lingua italiana che caratterizzano l'offerta formativa dei CPIA.

Relativamente ai percorsi di secondo livello, invece, saranno le istituzioni scolastiche di secondo grado, nelle quali essi sono "incardinati", ad adattare agli specifici percorsi le progettazioni già adottate nei corrispondenti percorsi ordinamentali di istruzione tecnica, professionale ed artistica.

Con successiva nota verranno fornite ai CPIA istruzioni specifiche circa l'adozione delle "Misure di formazione, accompagnamento e monitoraggio", di cui all'art. 4 del citato D.M. n. 35 del 22 giugno 2020.

 

Allegato - Insegnamento trasversale dell'educazione civica nei percorsi di istruzione degli adulti di primo livello - Istruzioni operative per l'a.s. 2020/2021

Le presenti istruzioni operative sono state redatte in coerenza con la Legge 20 agosto 2019, n. 92 recante "Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica" (d'ora in avanti, Legge) e con il D.M. 35 del 22 giugno 2020 con il quale sono state adottate le Linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica (d'ora in avanti, Linee guida) e hanno lo scopo di favorire una corretta attuazione dell'innovazione normativa, la quale implica, ai sensi dell'art. 3 della Legge, la revisione del curricolo d'istituto.

1 Revisione del curricolo di Istituto

La revisione del curricolo di istituto relativo ai percorsi di istruzione di primo livello - primo e secondo periodo didattico, nei CPIA, coincide con un aggiornamento della "progettazione per UDA", di cui al §3.5 delle Linee guida adottate con il DI 12 marzo 2015 (d'ora in avanti, Linee guida CPIA) che, nel sistema di istruzione degli adulti, costituiscono il curricolo di istituto e sono la base per il riconoscimento dei crediti e per la successiva definizione del Patto Formativo Individuale.

Come è noto, i tre nuclei tematici che costituiscono i pilastri dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica sono:

1- COSTITUZIONE, diritto nazionale e internazionale, legalità e solidarietà;

2- SVILUPPO SOSTENIBILE, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio;

3- CITTADINANZA DIGITALE

Nel rispetto dell'autonomia organizzativa e didattica, il Collegio docenti di ciascun CPIA, individuerà tra le competenze previste in ordinamento quelle ritenute "pertinenti" ai fini dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica, integrandole con altre conoscenze e abilità eventualmente ritenute necessarie.

Sarà importante definire, nell'ambito della quota oraria già assegnata ad ogni UDA, la "misura oraria specifica" dedicata alle attività di insegnamento e apprendimento funzionali all'insegnamento trasversale dell'educazione civica in modo da garantire uno sviluppo equo ed equilibrato dei temi contenuti nei tre nuclei concettuali, pilastri della Legge.

In ogni caso, la loro somma non può essere inferiore a 33 ore per ciascuno dei due periodi didattici in cui si articolano i percorsi di primo livello.

1.1 Competenze ordinamentali dei percorsi di istruzione di primo livello e nuclei concettuali dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica.

I nuclei concettuali dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica, ossia quei contenuti ritenuti essenziali per realizzare le finalità della Legge, sono in parte già impliciti nei risultati di apprendimento dei percorsi di istruzione degli adulti, così come descritti in termini di competenze, conoscenze e abilità negli Allegati A.1 e A.2 delle Linee guida CPIA.

A tal fine, si suggeriscono - a titolo esemplificativo e non esaustivo - alcuni possibili collegamenti tra le competenze ordinamentali dei percorsi di istruzione di primo livello e i temi indicati nei tre nuclei concettuali della Legge.

Percorsi di istruzione di primo livello - primo periodo didattico

- il tema "educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni" trova espliciti riferimenti nelle conoscenze e abilità descrittive della competenza n. 4 dell'Asse dei Linguaggi;

- i temi "Costituzione, istituzioni dello Stato Italiano, dell'Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell'inno nazionale" ed "educazione alla legalità e al contrasto delle mafie" si ritrovano nelle conoscenze e abilità descrittive delle competenze n.10, n.11 e n.12, dell'Asse storico- sociale;

- i temi "educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari" e "Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015" trovano una naturale connessione con le conoscenze e abilità descrittive delle competenze n.19 e n.21 dell'Asse scientifico-tecnologico;

- le abilità e le conoscenze essenziali da sviluppare relative alla "Educazione alla cittadinanza digitale", di cui all'articolo 5 della Legge, trovano una evidente connessione nelle conoscenze e abilità descrittive della competenza n. 5 dell'Asse dei Linguaggi, e delle competenze n. 20 e n. 22 dell'Asse scientifico- tecnologico.

Percorsi di istruzione di primo livello - secondo periodo didattico

- i temi "Costituzione, istituzioni dello Stato Italiano, dell'Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell'inno nazionale" ed "educazione alla legalità e al contrasto delle mafie" si ritrovano nelle conoscenze e abilità descrittive delle competenze n.8 e n.9 dell'Asse storico-sociale;

- i temi "educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari" e "Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015" trovano una naturale interconnessione con le conoscenze e abilità descrittive delle competenze n.14 e n.15 dell'Asse scientifico-tecnologico;

- le abilità e le conoscenze essenziali da sviluppare relative alla "cittadinanza digitale", di cui all'articolo 5 della Legge, trovano una evidente connessione nelle conoscenze a abilità descrittive della competenza n.13 dell'Asse matematico e della competenza n.16 dell'Asse scientifico-tecnologico;

1.2 Progettazione delle unità didattiche relative all'insegnamento trasversale dell'educazione civica

I Consigli di livello provvedono a progettare unità didattiche funzionali all'insegnamento trasversale dell'educazione civica tenendo conto delle competenze individuate come "pertinenti" e della "misura oraria specifica" assegnata loro dal Collegio dei docenti.

In particolare, i docenti, cui è affidata l'attività di insegnamento delle competenze individuate come "pertinenti", progettano collegialmente le unità didattiche relative all'insegnamento dell'educazione civica favorendone la dimensione trasversale ed uno sviluppo organico ed unitario.

La progettazione deve prevedere, altresì, modalità di verifica e di valutazione specifiche delle unità didattiche, tali comunque da valorizzare la matrice valoriale espressa nei principi della Legge, nel rispetto della normativa sulla valutazione e dei criteri e delle modalità definiti dal Collegio dei docenti ed inseriti nel Piano triennale dell'offerta formativa.

2 Orario dedicato all'insegnamento trasversale dell'educazione civica

Il testo della Legge prevede che l'orario dedicato all'insegnamento trasversale dell'educazione civica non possa essere inferiore a 33 ore per ciascun anno di corso, da svolgersi nell'ambito del monte ore complessivo annuale previsto dagli ordinamenti.

Pertanto, la somma delle "misure orarie specifiche" che il Collegio docenti del CPIA, nella fase della "progettazione per UDA", assegna alle unità didattiche realizzate nell'ambito delle competenze individuate come "pertinenti" all'insegnamento trasversale dell'educazione civica, non può essere inferiore a 33 ore per ciascuno dei due periodi in cui si articolano i percorsi di primo livello e concorre al monte ore complessivo, pari rispettivamente a 400 e 825 ore.

3 Aggiornamento dei Risultati di apprendimento

In coerenza con la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008, gli esiti dei percorsi di istruzione di primo livello sono stati descritti in termini di "risultati di apprendimento".

Per il primo periodo didattico, la declinazione dei "risultati di apprendimento" (in competenze, abilità e conoscenze) tiene conto prioritariamente dei Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado e dei relativi Obiettivi specifici di apprendimento, di cui alle Indicazioni nazionali, orientandoli specificamente alle competenze di base attese in esito ai percorsi di primo livello e adattandoli alla specificità dell'utenza adulta.

Per il secondo periodo didattico, la declinazione dei "risultati di apprendimento" (in competenze, abilità e conoscenze) fa riferimento a quelle previste per il primo biennio dei percorsi di istruzione tecnica e professionale, limitatamente alle attività e insegnamenti di area generale.

L'innovazione normativa relativa all'introduzione dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica anche nei percorsi di istruzione degli adulti implica un aggiornamento dei "risultati di apprendimento".

I CPIA, pertanto, provvedono ad aggiornare i risultati di apprendimento previsti al termine dei percorsi di istruzione di primo livello (Linee guida CPIA, Tab. A, in GU n.130/2015, pag. 22), aggiornandoli in via di prima applicazione con le integrazioni al Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione di cui all'Allegato B delle Linee guida anche nella prospettiva delineata nelle Integrazioni al PECUP di cui all'Allegato C delle Linee guida, fino alla definizione entro l'a.s. 2022/23 da parte del Ministero dell'Istruzione dei risultati di apprendimento pertinenti all'insegnamento trasversale dell'educazione civica.

4 La contitolarità dell'insegnamento e il docente coordinatore

In via ordinaria, l'insegnamento trasversale dell'educazione civica è affidato in contitolarità ai docenti del Consiglio di livello cui è affidato l'insegnamento delle "competenze pertinenti" individuate nella fase della "progettazione per UDA" sopra citata. Tra essi è individuato un coordinatore, che svolge i compiti di cui all'art. 2, comma 6 della Legge.

Il docente coordinatore dell'insegnamento formula al Consiglio di livello la proposta di valutazione, sulla base dei voti dai docenti cui è affidato l'insegnamento delle competenze individuate come "pertinenti" all'insegnamento trasversale dell'educazione civica.

Il voto deliberato dal Consiglio di livello è inserito nel documento di valutazione.

5 La valutazione dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica

La Legge dispone che l'insegnamento trasversale dell'educazione civica sia oggetto delle valutazioni periodiche e finali previste dal D. Lgs. 13 aprile 2017, n. 62 per il primo ciclo e dal DPR 22 giugno 2009, n. 122 per il secondo ciclo.

La valutazione dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica nei percorsi di istruzione degli adulti si svolge per l'a.s. 2020/2021 tenendo conto dei principi, criteri e modalità disposti con nota DGOSV prot. n.22381del 31 ottobre 2019 con le seguenti precisazioni.

I criteri di valutazione deliberati dal Collegio dei docenti per le singole competenze e già inseriti nel PTOF dovranno essere integrati in modo da ricomprendere anche la valutazione dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica.

La valutazione deve essere coerente con le competenze "pertinenti", cosi come descritte in termini di conoscenze e abilità nella fase di "progettazione per UDA", di cui al precedente paragrafo 1, e affrontate durante l'attività di insegnamento attraverso le unità didattiche, di cui al precedente paragrafo 1.2.

La valutazione dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica nei percorsi di primo livello è espressa con votazioni in decimi che indicano differenti livelli di apprendimento.

Alla valutazione con votazione in decimi dell'insegnamento trasversale dell'educazione civica concorrono i voti conseguiti in tutte le unità didattiche, di cui al precedente paragrafo 1.2, realizzate nell'ambito delle competenze individuate come "pertinenti", di cui al precedente paragrafo 1.

La nota DGOSV prot. n. 22381 del 31 ottobre 2019 relativamente alla valutazione dei percorsi di istruzione degli adulti prevede che "La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze chiave dell'apprendimento permanente con particolare riferimento alla "Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare" e alla "Competenza in materia di cittadinanza" di cui alla Raccomandazione del consiglio del 22 maggio 2018. I regolamenti approvati dai CPIA ne costituiscono i riferimenti essenziali; per l'utenza di cui all'articolo 3, comma 2 del Regolamento costituisce riferimento essenziale, altresì, lo Statuto di cui al dPR 24 giugno 1998, n. 249, come modificato dal dPR 21 novembre 2007, n. 235".

Si ritiene, pertanto, che, in sede di valutazione del comportamento dell'adulto da parte del Consiglio di livello, si possa tener conto anche delle competenze conseguite nell'ambito del nuovo insegnamento di educazione civica, così come previsto dalle Linee Guida.

Si ricorda che il voto di educazione civica concorre alla formulazione del giudizio di ammissione all'esame di Stato ad esito dei percorsi di primo livello primo periodo didattico e al rilascio della certificazione delle competenze ad esito dei percorsi di primo livello secondo periodo didattico.

Data la peculiarità di queste "unità didattiche", per le stesse, non è possibile procedere al riconoscimento dei crediti, di cui al §5.2 delle Linee guida CPIA.

In conclusione, in merito ai percorsi, erogati dai CPIA, di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana che non rilasciano titoli di studio finali di percorsi ordinamentali, ma solo il titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana a livello A2, l'innovazione normativa si intende attuata nei suddetti percorsi attraverso lo svolgimento obbligatorio delle unità didattiche realizzate secondo le Linee guida per la progettazione della sessione di formazione civica e di informazione di cui all'art. 3 del DPR 179/2011 i cui contenuti sono in parte riconducibili ai tre nuclei concettuali, di cui alle citate Linee guida. Alla valutazione con votazione in decimi delle suddette unità didattiche concorre il livello di conoscenza conseguito accertato secondo le modalità di valutazione di cui all'allegato A della nota DGOSV prot. n. 451 del 3 aprile 2014.