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Nota M.I. 27.04.2021, prot. n. 643

Piano scuola estate 2021. Un ponte per il nuovo inizio.

La crisi che ha interessato il nostro Paese a seguito della pandemia da Covid-19 ha imposto ai dirigenti scolastici, ai docenti, a tutto il personale della scuola uno straordinario impegno per assicurare comunque, nelle difficili condizioni date, il percorso scolare. Ciò nonostante, questo secondo anno scolastico "in pandemia" ha fatto emergere con maggiore chiarezza diffuse privazioni sociali, culturali, economiche. Si sono esacerbate le differenze e l'impatto sugli studenti in termini di apprendimenti e fragilità. Gli effetti più dannosi della crisi economica, conseguenza della pandemia, si stanno riversando sulle fasce sociali più deboli, sulle famiglie a basso reddito, sugli studenti con bisogni educativi speciali, determinando nuove "povertà educative".

La sfida per la scuola resta la medesima di sempre, eppure enormemente accresciuta dalla crisi di questo tempo: "non lasciare indietro nessuno", utilizzando tutta la dedizione umana e professionale possibile, così come gli strumenti pedagogici, didattici ed operativi disponibili.

Strumenti peraltro ampiamente richiamati dal Rapporto Finale del 13 Luglio 2020, redatto dal Comitato di esperti istituito con D.M. 21 aprile 2020, n. 203, "Scuola ed emergenza Covid-19".

La scuola, per assolvere questo arduo compito educativo, ha necessità di modalità scolari innovative, di "sguardi plurimi", di apporti differenziati. Occorre una scuola aperta, dischiusa al mondo esterno. Aprire la scuola significa aprire le classi ai gruppi di apprendimento; aprirsi all'incontro con "altri mondi" del lavoro, delle professioni, del volontariato; come pure aprirsi all'ambiente; radicarsi nel territorio; realizzare esperienze innovative, attività laboratoriali. Si tratta di moltiplicare gli spazi, i luoghi, i tempi, le circostanze di apprendimento, dentro e fuori la scuola.

 

1. Il "Piano scuola per l'estate 2021"

Il prossimo periodo estivo diviene prima preziosa occasione perché le istituzioni scolastiche - esercitando l'autonomia didattica ed organizzativa loro attribuita - attivino, in relazione allo specifico contesto territoriale e sociale, azioni personalizzate di contrasto alle vecchie e nuove povertà educative, così come alle pregresse e sopraggiunte fragilità.

Questo è pure l'obiettivo del "Piano scuola per l'estate 2021": rendere disponibili alle scuole risorse economiche e strumenti che consentano di rinforzare e potenziare le competenze disciplinari e relazionali degli studenti, gettando una sorta di "ponte" che introduca al nuovo anno scolastico 2021/2022.

Stante la situazione, le modalità più opportune per realizzare "il ponte formativo" sono quelle che favoriranno la restituzione agli studenti di quello che più è mancato in questo periodo: lo studio di gruppo, il lavoro in comunità, le uscite sul territorio, l'educazione fisica e lo sport, le esperienze accompagnate di esercizio dell'autonomia personale. In altri termini, attività laboratoriali utili al rinforzo e allo sviluppo degli apprendimenti, per classi o gruppi di pari livello. Il tutto nella logica della personalizzazione e in relazione alla valutazione degli apprendimenti desunte dal percorso nell'anno scolastico. Occorre che le attività ideate consentano di restituire, con ampiezza, spazi e tempi di relazione, favorendo il rinforzo delle competenze acquisite in contesti formali, informali e non formali, in linea con l'Obiettivo 4 dell'Agenda 2030. Come naturale, nell'attuale contesto pandemico, tutte le attività andranno realizzate nel rispetto dei "Piani di emergenza Covid-19" e verificando con l'Ente Locale la disponibilità degli edifici scolastici nel periodo estivo, nella misura occorrente.

 

2. La declinazione temporale

Il Piano, che qui si presenta, costituisce una opportunità ad adesione volontaria di studenti e famiglie, così come del personale delle scuole. Le risorse finanziarie destinate da questo Ministero dell'Istruzione sono finalizzate a sostenere la progettazione delle iniziative delle Istituzioni scolastiche autonomamente determinate dagli Organi Collegiali.

Temporalmente sono individuabili tre macro-fasi, in continuità fra loro:

 

I Fase: Rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali - Periodo: giugno 2021

La valutazione del percorso formativo dello studente, al termine di questo anno scolastico, costituisce il primo passo per l'approfondimento e il dialogo tra docenti e alunni, utile a ripercorrere più accuratamente la conclusa esperienza e a dare rilievo anche all'autovalutazione dello studente, intercettandone bisogni educativi e inclinazioni.

Le Istituzioni scolastiche, in ragione della valutazione dei percorsi formativi, potranno proporre iniziative di orientamento (ad esempio, nell'ambito delle STEAM); attività laboratoriali (ad es. musica d'insieme, sport, educazione alla cittadinanza e all'ambiente, utilizzo delle tecnologie); approfondimenti per la conoscenza del territorio e delle tradizioni delle realtà locali; l'incontro con "mondi esterni", delle professioni o del terzo settore, promuovendo stili cooperativi degli studenti, soprattutto quelli più esposti al rischio dispersione. Il coinvolgimento degli stessi studenti nella progettazione ne favorirebbe la responsabilizzazione.

La consultazione del sito INVALSIopen.it - che rende disponibili strumenti informativi indirizzati a dirigenti scolastici e docenti - può aiutare a comprendere situazioni "impattanti" sugli apprendimenti, anche con riferimento all'emergenza pandemica (ad esempio con riferimento all'approfondimento sul Learning Loss).

 

Focus: le azioni per le Istituzioni scolastiche del primo ciclo

Difficoltosa appare la situazione degli alunni e degli studenti che nell'anno scolastico 2019/2020 hanno frequentato la prima classe di un nuovo grado di istruzione: i bambini al primo anno della primaria; gli studenti al primo anno di scuola secondaria di I grado.

Per i primi, non ancora autonomi nell'organizzazione del lavoro, dei tempi e dei materiali, nello svolgimento dei compiti e delle consegne, ancora legati al pensiero concreto, all'esperienza pratica, all'esempio, la proposta di attività per l'acquisizione delle abilità di lettura, scrittura e di calcolo in modalità a distanza può non essere stata sufficiente a impedire il rallentamento degli apprendimenti, soprattutto nei contesti particolarmente svantaggiati.

Per i secondi, appena transitati in un ambiente caratterizzato da una pluralità di figure educative sconosciute e con aspettative elevate circa il grado di autonomia nell'organizzazione dello studio, la didattica a distanza può non avere consentito di intervenire adeguatamente laddove vi fossero lacune, carenze, difficoltà pregresse. Utile dunque l'attivazione di interventi personalizzati e/o di gruppo, a compensazione di quanto è venuto a mancare durante il periodo del lockdown e parzialmente anche nell'anno scolastico in corso. Il focus prioritario pare potersi incentrare sulle abilità di base in Italiano e Matematica per la scuola primaria e sugli apprendimenti di Italiano, Matematica e Lingua Inglese per la scuola secondaria di I grado.

 

Focus: le azioni per le Istituzioni scolastiche del secondo ciclo

Il perdurare della complessa situazione legata all'emergenza epidemiologica da Covid-19 ha avuto, anche nel corso del corrente anno scolastico 2020/2021, ripercussioni sull'ordinario svolgimento delle attività scolastiche. Se gli studenti delle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di I grado hanno avuto la possibilità di proseguire prevalentemente in presenza le attività scolastiche, la scuola secondaria di II grado, al contrario, ha dovuto fare ricorso in maniera rilevante alla didattica a distanza per la fruizione del servizio scolastico. In tale contesto, le iniziative accennate per il primo ciclo si rendono ulteriormente necessarie, ovviamente declinate in relazione alla diversa classe di età. "Summer School" e stage; gruppi di apprendimento con tutoraggio di pari, di studenti universitari, di esperti o docenti; imprese simulate; simulazione di processi e situazioni complesse anche con l'utilizzo di software dedicati: sono innumerevoli le azioni attivabili per il rinforzo degli apprendimenti e della socialità nel periodo di sospensione delle attività didattiche.

 

II Fase: Rinforzo e potenziamento competenze disciplinari e della socialità - Periodo: luglio-agosto 2021

Il citato rapporto finale del 13 luglio 2020 del Comitato di esperti ha posto l'attenzione sulla funzione strategica dei "Patti educativi di comunità" quale modalità perché il territorio si renda sostenitore, d'intesa e in collaborazione con la scuola, della fruizione del capitale sociale espresso dal territorio medesimo, ad esempio negli ambiti della musica d'insieme, dell'arte e della creatività, dello sport, dell'educazione alla cittadinanza, della vita collettiva e dell'ambiente, delle tecnologie digitali e delle conoscenze computazionali, che divengono sempre più driver della nuova socialità.

Le attività C.A.M.PU.S. (Computing, Arte, Musica, vita Pubblica, Sport), ad esempio, potrebbero costituire opportunità per riavvicinare il mondo della scuola ad attività particolarmente penalizzate durante la crisi pandemica. Per le attività motorie e sportive potrebbero poi essere realizzati contesti sportivi scolastici, con la collaborazione degli Organismi sportivi affiliati al Coni e al Cip, anche in prosecuzione di progetti già avviati.

In ordine ai "Patti educativi di comunità", si rammenta che per realizzarli, nell'anno scolastico 2020/2021 (ai sensi dell'articolo 32, comma 2, lettera b), del decreto-legge 14 agosto 2020, n.104), sono stati assegnati 10 milioni di euro alle scuole. I "Patti" possono essere finalizzati, ad esempio, a potenziare spazi e attività di crescita culturale e arricchimento delle competenze e per favorire l'inclusione dei minori più vulnerabili .

 

III Fase: Rinforzo e potenziamento competenze disciplinari e relazionali con intro al nuovo anno scolastico - Periodo: settembre 2021

È di tutta evidenza come tale terza fase sia strettamente interconnessa alle precedenti. È importante che gli studenti siano accompagnati alla partenza del nuovo anno scolastico mediante contatti personali e riflessioni, incoraggiati e sostenuti per affrontare la prossima esperienza scolastica. Si possono a tale fine ipotizzare, ad esempio, attività laboratoriali o momenti di ascolto, anche avvalendosi di collaborazioni esterne per sportelli informativi tematici o di supporto psicologico o, nel caso di materie afferenti specificatamente all'inclusione, potenziando ad esempio il ruolo dei CTS e di sportelli ad hoc (ad es. sportelli autismo).

È, inoltre, auspicabile affrontare tematiche legate al rinforzo disciplinare in un'ottica laboratoriale e di peer tutoring, anche autogestiti dagli studenti (in base all'età) e supervisionati da docenti tutor, avvalendosi delle innovazioni didattiche di cui si è fatta esperienza nell'ultimo anno: didattica blended, one to one, cooperative learning, realizzando unità formative brevi e autosufficienti, personalizzate e responsabilizzanti.

 

3. La cornice di senso

Questo non è un anno scolastico come gli altri e i fondi resi disponibili con questo Piano per la progettazione delle scuole sono destinati a sostenere iniziative a favore degli studenti che consentano loro di "ricucire" il nesso fra gli apprendimenti e la propria esistenza, fra lo studio e ciò che è accaduto e continua ad accadere. Una dicotomia fra queste due dimensioni renderebbe inutile lo sforzo della scuola. Tante famiglie sono in lutto, tante persone amate non ci sono più. E tantissime persone hanno perso il lavoro e i loro figli, i nostri allievi, "sentono" le angosce dei propri genitori.

L'autonomia delle istituzioni scolastiche assegna agli organi collegiali la responsabilità di individuare cosa fare e come farlo, nell'ambito degli ordinamenti generali dell'istruzione. Ma le scuole sono fatte di persone. E le persone dentro la scuola hanno patito come tutti le conseguenze della pandemia e, al contempo, hanno sostenuto la responsabilità immensa di cercare di aiutare i ragazzi ad affrontarle e a rielaborarle. Nell'ottica di supporto alla riflessione delle persone impegnate nella scuola, saranno resi disponibili spunti di possibile approfondimento delle "dimensioni" entro le quali potrebbe essere opportuno lavorare per porre rimedio ai danni portati dalla pandemia. Come che sia, ciascuna scuola potrà individuarne di proprie, più aderenti alla realtà di contesto, più collegate alla propria storia e tradizione pedagogica.

Quello che qui si vuole sottolineare è la necessità che le attività vengano collocate in una cornice di senso. Che le attività siano ancorate a ciò che si è fatto e che diano origine a esperienze e a percorsi che poi vengano assunti e sviluppati nel prossimo anno scolastico.

È inoltre assolutamente necessario il coinvolgimento degli alunni con certificazione ai sensi della Legge 104/1992 e di quelli con bisogni educativi specifici. Ciò che si fa deve avere senso e significato evolutivo per l'alunno in difficoltà, come per tutti gli altri.

 

4. Sulla valutazione e l'insegnamento "compensativo"

Uno dei temi in maggiore evidenza, dopo un anno e più di pandemia, è quello del gap che si è venuto a creare tra i livelli di apprendimento teoricamente definiti per lo scorso e per il presente anno scolastico e quanto effettivamente appreso (e mantenuto) dagli studenti. Un gap si è certamente creato, per quanti sforzi si siano fatti con la didattica a distanza. Tale divario è diverso da alunno ad alunno, da situazione a situazione. "Misurare" in modo standardizzato i risultati di apprendimento può fornire un indicatore, della cui fragilità occorre essere consapevoli.

Lo scarto tra ciò che poteva essere e ciò che è stato ha in ciascuno studente una dimensione che potremmo chiamare "dell'iceberg". Ciò che si può vedere, e magari misurare, è molto meno rilevante di ciò che è nascosto sotto la superficie.

Come agire per riuscire a "rammendare", per quanto possibile, il tessuto delle conoscenze e delle competenze degli alunni? Facendoci guidare da consolidate modalità pedagogiche e didattiche, il suggerimento è quello di dialogare con i ragazzi, scartando modalità standardizzate o schematiche. Mai come in questo caso la personalizzazione dell'insegnamento è fondamentale e questa chiede di conoscerli. Un secondo elemento da considerare è che i ragazzi hanno imparato altre cose, durante questa pandemia, e che per poter costruire un insegnamento efficace occorre sapere quali sono queste altre cose e come possono essere utili per gli apprendimenti formali. L'apprendimento non consegue necessariamente da un insegnamento formale. Per intenderci potremmo utilizzare un famoso verso di John Lennon: "la vita è ciò che ci accade mentre facciamo altro". Anche molta parte dei nostri apprendimenti avvengono in questo modo. La scuola ha il compito di ricollegare apprendimenti informali ("sparsi" e a volte inconsapevoli) degli alunni, in questo periodo di pandemia, con quelli formali.

I mesi di giugno e settembre, in particolare, potranno consentire di consolidare in modo compensativo apprendimenti formali. Questo suggerisce, in un tempo permeato di emozioni e sentimenti contrastanti, di favorire ancor più la comprensione della connessione fra l'oggetto dello studio e la realtà. La scuola sa bene che, per essere effettivo, l'apprendimento deve essere significativo per colui che apprende. Se non significa nulla, se non si collega alla persona e al suo essere e sentire, verrà presto accantonato e dimenticato. L'aumento dell'analfabetismo di ritorno e delle conoscenze inerti ricorda ad ogni passo questa verità.

Gli apprendimenti formali, oltre che in ottica compensativa, vanno considerati in ottica evolutiva e dialogica, di servizio rispetto a ciò che gli alunni sono ora, che non è come erano un anno fa e certamente non come sarebbero stati se la pandemia non si fosse presentata. Utile, in questo momento, valutare di proporre ciò che è fondamentale, ciò su cui si basa la piramide dell'apprendimento e, soprattutto, ciò che si accosta al significato racchiuso dentro ogni disciplina, il significante che gli alunni sono chiamati a comprendere, condividere ed elaborare. A titolo esemplificativo, la matematica e la scienza, soprattutto per i ragazzi più grandi, se ben guidati, consentono di entrare nel merito delle statistiche che vengono proposte quotidianamente, ragionare sul senso dei dati offerti e approfondire le diverse tecnologie su cui si basano i vaccini.

Usare gli apprendimenti formali per fare esperienza del fatto che studiando e ricercando si può comprendere più e meglio la realtà, aiuterà i ragazzi ad essere più consapevoli di ciò che accade. Fornire strumenti che consentano di capire la realtà è compito della scuola.

 

5. Risorse per realizzare il "Piano scuola per l'estate 2021"

Per consentire la realizzazione del Piano, il Ministero dell'Istruzione rende disponibili alle istituzioni scolastiche. per un importo complessivo di circa 520 milioni di euro, le seguenti linee di finanziamento:

- D.L. 22 marzo 2021, n. 41 ( art. 31, comma 6), per un totale di 150 milioni di euro;

- Programma operativo nazionale (PON) "Per la scuola", 2014-2020, per un totale di (circa) 320 milioni di euro;

- D.M. 2 marzo 2021, n. 48 (ex L. 440/1997), per un totale di 40 milioni di euro;

Come primo approfondimento, si forniscono in questa sede informazioni sintetiche concernenti le diverse linee di finanziamento. Con specifici atti delle Direzioni generali competenti in materia, nei prossimi giorni, saranno fornite istruzioni concernenti le modalità di accesso e rendicontazione delle predette risorse.

 

Focus: D.L. 22 marzo 2021, n. 41, per complessivi 150 milioni di euro

Le risorse sono destinate a supportare le istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado nello sviluppo di attività volte a potenziare l'offerta formativa extracurricolare, il miglioramento delle competenze di base, il consolidamento delle discipline, la promozione di attività per il recupero della socialità, della proattività, della vita di gruppo degli studenti nel periodo che intercorre tra la fine delle lezioni dell'anno scolastico 2020/2021 e l'inizio di quelle dell'anno scolastico 2021/2022 e a seguire. Le risorse finanziarie di cui trattasi saranno ripartite considerando la popolazione studentesca. Le istituzioni scolastiche provvederanno alla realizzazione degli interventi nel rispetto del principio di trasparenza e della normativa vigente, seguendo le indicazioni che saranno fornite dalla Direzione generale competente.

 

Focus: PON «Per la scuola», per complessivi 320 milioni di euro

Le scuole statali e le scuole paritarie del primo I e del II secondo ciclo di istruzione possono accedere alle risorse finanziarie relative al Programma operativo nazionale (PON) "Per la scuola" 2014-2020 promuovendo progetti di durata biennale. Le risorse disponibili, complessivamente 320 milioni, sono rese disponibili, come per tutti i Programmi operativi nazionali, per circa il 70% alle regioni cosiddette "in ritardo di sviluppo" (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), per circa il 10% alle regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna) e per il rimanente 20% circa alle altre regioni (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto).

Le risorse sono finalizzate a promuovere il potenziamento delle competenze, comprese quelle digitali, nonché la socializzazione e lo stare insieme. Attenzione è rivolta ai progetti di inclusione per studenti con fragilità. Le attività possono essere realizzate dalle scuole anche in rete tra loro e con il coinvolgimento di Istituzioni ed Enti, pubblici, privati o del terzo settore. Le scuole, come da specifico avviso, avranno tempo fino al 21 maggio 2021 per presentare la propria candidatura e accedere ai finanziamenti, in modalità semplificata.

L'avviso pubblico (https://www.istruzione.it/pon/) e il relativo manuale operativo consentiranno di acquisire gli elementi conoscitivi necessari alla partecipazione. È inoltre previsto un servizio di supporto tecnico e di ticketing per informazioni e chiarimenti e saranno attivati webinar per le scuole e per l'accompagnamento alla presentazione delle candidature e alla gestione dei progetti.

 

Focus: D.M. 2 marzo 2021, n. 48 (ex L. 440/1997), per complessivi 40 milioni di euro

Criteri e parametri per l'utilizzazione delle risorse di cui alla L.440/1997 sono definiti dal D.M. 48 del 2 marzo 2021. Nello specifico, l'art. 3 del richiamato decreto destina l'incremento del Fondo per l'arricchimento dell'offerta formativa ad iniziative progettuali volte a contrastare la povertà e l'emergenza educativa, a prevenire la dispersione scolastica e a ridurre la frattura fra le zone più avanzate del Paese e le zone più fragili, le periferie, le aree montane. Tali iniziative, possono prevedere la promozione di collaborazioni, e attività tra Scuole, Enti pubblici, privati e Associazioni, al fine di prevenire la dispersione scolastica. La Direzione generale competente provvederà a fornire nel seguito le informazioni necessarie alle Istituzioni scolastiche statali per presentare proposte formative.

 

6. Strumenti di supporto contabile

Il servizio Help Desk Amministrativo Contabile (HDAC) - canale ufficiale di assistenza, consulenza e comunicazione fra l'Amministrazione e le Istituzioni scolastiche su tematiche amministrativo contabili - offre un supporto costante alle scuole. La Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie ha attivato, all'interno del servizio suddetto, una sezione dedicata alla gestione delle attività relative al Piano Estate. Pertanto, i dirigenti scolastici, i direttori dei servizi generali ed amministrativi e il personale amministrativo abilitato su tutto il territorio nazionale potranno formulare richieste di chiarimento o di supporto su tematiche di natura amministrativa, contabile e gestionale collegate all'attuazione delle misure richiamate nella presente circolare e, più in generale, alla gestione della situazione emergenziale.

Tramite il servizio HDAC è, inoltre, possibile consultare le FAQ e i documenti messi a disposizione dal Ministero nonché usufruire di appositi oggetti multimediali su diverse tematiche d'interesse.

Per quanto concerne le procedure di affidamento dei beni e servizi e di conferimento incarichi individuali, oggetto del presente Piano, si rinvia alle indicazioni contenute nel Quaderno n. 1 "Istruzioni di carattere generale relative all'applicazione del Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 50/2016)" e nel Quaderno n. 3 "Istruzioni per l'affidamento di incarichi individuali" (www.miur.gov.it/guest/pubblicazioni).

È inoltre disponibile una Guida digitale interattiva, organizzata per dialogo interattivo ("domanda-risposta"), al fine di agevolare nella scelta della procedura di acquisto da utilizzare. È possibile accedervi su Applicazioni SIDI/Gestione Finanziario Contabile/Help Desk Amministrativo Contabile.

 

7. Misure di accompagnamento

Per sostenere le scuole nella realizzazione del "Piano scuola Estate 2021" sono predisposti specifici strumenti di accompagnamento.

Sul sito istituzionale del Ministero viene attivata un'apposita sezione per consentire alle Istituzioni scolastiche, agli studenti e ai genitori di reperire informazioni in merito alle iniziative realizzate. Tale sezione conterrà indicazioni in merito al programma e alle tipologie di progetti attivabili, istruzioni organizzative ed operative per l'utilizzo dei diversi finanziamenti, FAQ e materiali utili.

Viene resa disponibile la «Biblioteca dell'innovazione» predisposta da INDIRE, di sostegno alla didattica collaborativa on line. Vi si possono reperire materiali di consultazione, webinar di approfondimento sulle metodologie didattiche ed esperienze innovative.

IDEArium è la piattaforma di crowdfunding che il Ministero dell'Istruzione rende disponibile alle Istituzioni scolastiche per raccogliere donazioni da parte di sostenitori pubblici o privati, per finanziare progetti finalizzati all'ampliamento dell'offerta formativa. Obiettivo della piattaforma è consentire alle scuole di dar voce e favorire il finanziamento dei propri progetti innovativi e, al contempo, di costituire volano di processi di condivisione e partecipazione. All'interno della piattaforma è presente una sezione dedicata al Piano Estate, funzionale a supportare le scuole nella ricerca di donazioni per l'attivazione delle iniziative. È possibile accedere collegandosi al link idearium.istruzione.it. L'accesso all'area privata può essere effettuato con le credenziali utilizzate per i sistemi SIDI (Sistema Informativo dell'Istruzione).

In collaborazione con Indire è in fase di realizzazione un progetto di accompagnamento rivolto ad un centinaio di istituzioni scolastiche collocate in aree a rischio dispersione e a maggiore povertà educativa e con indicatori di difficoltà negli apprendimenti degli studenti. Queste scuole potranno richiedere di essere accompagnate da Indire nella realizzazione del "Piano scuola estate 2021", secondo le modalità che saranno nel seguito fornite dalla Direzione generale competente.

 

8 - In sintesi

Questo è un tempo non facile per gli esseri umani e per la socialità. Gli studenti, cioè coloro maggiormente in "divenire" nella costruzione di sé, ne risentono particolarmente gli effetti, anche laddove non lo manifestino esplicitamente. Il "fare scuola" è proseguito, nonostante tutto, ma inevitabilmente con difficoltà mutevoli, in spazio e tempo. Occorre dunque di realizzare un "ponte" fra questo anno scolastico in conclusione ed il nuovo che andrà ad aprirsi, per accompagnare anche in questo tempo i nostri studenti. Le ingenti risorse finalizzate dal Ministero dell'Istruzione a questo scopo - oltre mezzo miliardo di euro - sono destinate alle istituzioni scolastiche perché, con determinazioni degli Organi collegiali, siano definiti i piani di intervento più opportuni a favore dei propri studenti, in particolare quelli con preesistenti o sopravvenute difficoltà. Gli interventi - realizzati nel rispetto dei "Piani di emergenza Covid-19" - saranno caratterizzati dal rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali, per recuperare la socialità almeno in parte perduta. L'adesione degli studenti, delle loro famiglie e dei docenti sarà su base volontaria e le iniziative delle Istituzioni scolastiche saranno declinate in ragione dello specifico contesto, stabilendo "relazioni di comunità" con le risorse del territorio e adottando per quanto possibile veri e propri "patti educativi per la formazione".