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Nota M.I. 24.11.2020, n. 37467

Formazione docenti in servizio a.s. 2020-2021. Assegnazione delle risorse finanziarie e progettazione delle iniziative formative.

1. Le novità in materia di formazione in servizio

La sottoscrizione definitiva del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (C.C.N.I.), del giorno 23 ottobre 2020, concernente i criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale docente, educativo ed A.T.A. ai sensi dell'art.22, comma 4, lettera a3) del C.C.N.L. del 19 aprile 2018, delinea il quadro di riferimento entro cui realizzare le attività di formazione in servizio per il personale della scuola, per gli anni scolastici 2019/20, 2020/21, 2021/22.

Pertanto, con la presente nota si procede all'assegnazione delle risorse finanziarie della formazione per l'a.s. 2020-2021 anche al fine di assicurare la necessaria continuità delle iniziative formative in servizio per gli insegnanti.

Con successiva nota, sulla base di fondi disponibili nell'anno finanziario 2021, potranno essere programmati interventi formativi rivolti al personale ATA.

Considerato l'attuale stato di emergenza da COVID-19 tutte le iniziative di formazione riguardanti il personale docente dovranno essere realizzate con modalità telematiche svolte a distanza.

Il quadro contrattuale conferma la visione strategica della formazione in servizio come elemento di sviluppo dell'intero sistema educativo e, a tal fine, mette a disposizione di ogni singola unità scolastica una quota garantita delle risorse finanziarie disponibili per far fronte ai bisogni formativi specifici, mentre assegna alle scuole polo per la formazione il compito di realizzare sul territorio le azioni formative di sistema, definite a livello nazionale.

La nuova impostazione organizzativa e metodologica scaturisce anche dall'esito del confronto del 18 novembre 2019, nel quale sono stati precisati, ai sensi dell'art. 22, comma 8, lettera al) del C.C.N.L. 19 aprile 2018, gli obiettivi e le finalità della formazione del personale docente, educativo ed A.T.A.

La formazione in servizio è finalizzata a migliorare gli esiti di apprendimento degli allievi e la loro piena educazione ad una cittadinanza responsabile, attraverso una duplice strategia:

a) sostenere e sviluppare la ricerca e l'innovazione educativa per migliorare l'azione didattica, la qualità degli ambienti di apprendimento e il benessere dell'organizzazione;

b) promuovere un sistema di opportunità di crescita e sviluppo professionale per tutti gli operatori scolastici e per l'intera comunità scolastica.

2. I criteri di ripartizione delle risorse finanziarie

L'assetto organizzativo per l'a.s. 2020-2021 vede le scuole polo per la formazione come destinatarie delle risorse finanziare. I fondi saranno ripartiti alle scuole polo per la formazione in modo proporzionale al numero del personale docente dell'organico dell'autonomia.

In particolare, una quota pari al 40% delle risorse disponibili sarà utilizzata per la gestione coordinata sul territorio delle iniziative di formazione previste dall'Amministrazione scolastica con particolare riferimento alle priorità nazionali individuate come strategiche per quest'anno scolastico (v. oltre).

Una quota pari al 60% delle risorse finanziarie disponibili sarà assegnata dalle scuole polo per la formazione direttamente ad ogni istituto scolastico, per far fronte alle esigenze di formazione autonomamente deliberate dalle scuole. L'assegnazione dei fondi avverrà sulla base degli stessi criteri sopra descritti.

Questa Direzione generale provvederà, con nota successiva, a trasmettere alle scuole polo per la formazione, l'ammontare complessivo delle risorse finanziarie necessarie per rispondere a questa duplice finalità.

Tutto il personale in servizio può accedere alle iniziative formative.

La centralità delle singole istituzioni scolastiche nei processi di progettazione e realizzazione delle iniziative formative consente di coinvolgere tutto il personale in servizio nella lettura delle esigenze di sviluppo e di miglioramento della scuola, di adottare scelte coerenti con gli obiettivi ed i tempi del Piano triennale dell'offerta formativa (art. 66 del C.C.N.L. 2006-2009), di consolidare lo spirito di collaborazione e di condivisione tra tutti i membri della comunità professionale.

3. L'articolazione dell'intervento

Le iniziative formative di carattere nazionale e le cui priorità, per l'a.s. 2020-2021 sono delineate nel successivo paragrafo 4, sono coordinate dagli USR attraverso il coinvolgimento diretto delle scuole polo per la formazione, che utilizzeranno a tal fine il 40% delle risorse finanziarie loro assegnate. I percorsi formativi per i docenti dell'area territoriale di riferimento risponderanno, dunque, ad esigenze di approfondimento per i temi segnalati come prioritari a livello nazionale; potranno essere rivolte a gruppi delimitati di insegnanti individuati come figure di facilitatori della formazione (tutor, coordinatori, referenti); assumeranno un carattere di sistema per agevolare una più capillare azione formativa all'interno delle scuole. Le scuole polo per la formazione avranno cura di realizzare occasioni formative, anche in modalità asincrona, attraverso la disponibilità permanente di video, contenuti e documentazione on-line, in apposita sezione del sito web.

Le singole istituzioni scolastiche, sulla base dei fondi assegnati direttamente dalle scuole polo, dovranno adottare un Piano di formazione d'istituto in coerenza con gli obiettivi del PTOF e con i processi di ricerca didattica, educativa e di sviluppo, in sintonia con le priorità e le strategie delineate a livello nazionale. Dovranno essere anche considerate le esigenze ed opzioni individuali.

Il Piano di formazione d'istituto comprende le attività deliberate dal Collegio dei docenti ai sensi dell'art. 66 del C.C.N.L. 2006-2009. Le scuole potranno progettare le iniziative singolarmente o in reti di scopo, favorendo anche la collaborazione con le Università, gli Istituti di ricerca, e con le Associazioni professionali qualificate e gli Enti accreditati ai sensi della Direttiva n. 170/2016.

Al fine di garantire la diffusione di nuove metodologie di formazione, il Piano di formazione d'istituto potrà comprendere anche iniziative di autoformazione, di formazione tra pari, di ricerca ed innovazione didattica, di ricerca-azione, di attività laboratoriali, di gruppi di approfondimento e miglioramento. Nel Piano sarà comunque necessario precisare le caratteristiche delle attività di formazione, nelle diverse forme che queste potranno assumere, definendo le relative modalità di documentazione e attestazione.

Inoltre, le singole istituzioni scolastiche e le scuole polo per la formazione, dovranno inserire le attività formative programmate e realizzate nella piattaforma SOFIA (sofia.istruzione.it) per consentire una efficace azione di monitoraggio. A conclusione delle attività formative, dovranno inoltre effettuare le relative operazioni di rendicontazione delle iniziative svolte con le modalità che verranno comunicate con successiva nota di questa Direzione generale.

4. Le priorità per la formazione docenti per l'a.s. 2020/2021

Per ciò che concerne le iniziative di formazione in servizio dei docenti a carattere nazionale, anche a seguito delle innovazioni normative in corso di attuazione, gli U.S.R., con il coinvolgimento delle scuole polo per la formazione dovranno realizzare percorsi formativi rivolti:

a) alla didattica digitale integrata (DDI);

b) all'educazione civica con particolare riguardo alla conoscenza della Costituzione e alla cultura della sostenibilità (Legge 92/2019);

c) alle discipline scientifico-tecnologiche (STEM);

d) ai temi specifici di ciascun segmento scolastico relativi alle novità introdotte dalla recente normativa.

Inoltre saranno organizzate, con il coordinamento del Ministero dell'Istruzione, azioni formative di sistema rivolte alla valutazione intermedia e finale degli apprendimenti degli alunni delle classi della scuola primaria, come noto a breve oggetto del passaggio dalla valutazione numerica alla valutazione descrittiva attraverso una apposita Ordinanza che sarà emanata a breve.

Per ciò che riguarda invece le singole istituzioni scolastiche, potranno essere programmate e realizzate, sulla base di quanto definito nel paragrafo 3, tutte le iniziative formative che rispondono ai bisogni individuati nel corso dei processi di autovalutazione, piani di miglioramento e rendicontazione sociale. Un ampio repertorio di temi e di possibili ambiti di riflessione sono contenuti nell'esito del confronto allegato al CCNI sulla formazione (19-11-2019).

Le esigenze formative potranno essere efficacemente affrontate attraverso la costituzione di reti di scopo (art. 7-Dpr 275/1999) e la realizzazione di progetti consorziati con Università, Enti locali, enti accreditati e associazioni riconosciute.

5. La Governance integrata della formazione

In linea di massima, in sede di progettazione delle attività, i Piani formativi di istituto (art. 63- 71, C.C.N.L. 2006-2009) potranno utilmente considerare le diverse opportunità offerte dalla:

a) organizzazione diretta di attività formative da parte dell'istituto, anche in modalità autoformazione e ricerca didattica strutturata;

b) organizzazione coordinata con altre scuole di iniziative formative di rete (per tipologie specifiche di approfondimento);

c) partecipazione ad iniziative formative di carattere nazionale promosse dall'Amministrazione scolastica, tramite le scuole polo della formazione;

d) libera iniziativa dei singoli insegnanti, attraverso l'utilizzo dell'apposita card del docente.

Le diverse iniziative formative rispondono a finalità differenti, ugualmente meritevoli di essere apprezzate, condivise e riconosciute, se coerenti con le esigenze formative complessive dell'istituzione scolastica di appartenenza.

Nell'ambito della destinazione alla formazione dei docenti delle risorse finanziarie a livello di istituzione scolastica, i criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale scolastico sono materia di contrattazione, ai sensi dell'art.22 comma 4 lettera c7).

6. Le risorse disponibili

L'assegnazione dei fondi dei capitoli 2164/7, 2173/7, 2174/7 e 2175/7 sono assegnate alle scuole polo per la formazione sulla base della tabella riportata in allegato per un impegno complessivo pari ad euro 32.414.822,00 (trentaduemilioniquattrocentoquattordicimilaottocentoventidue/00) che distingue tra finanziamenti dedicati alle iniziative nazionali come sopra descritte e finanziamenti da erogare alle singole istituzioni scolastiche.

Il 50% dell'importo pari ad euro 16.207.411,00 (sedicimilioniduecentosettemilaquattrocentoundici/00) verrà erogato come di consueto in acconto e il restante 50% delle somme pari ad euro 16.207.411,00 (sedicimilioniduecentosettemilaquattrocentoundici/00) verrà erogato successivamente alla rendicontazione delle scuole, presentata secondo le modalità che verranno definite con successiva nota di questa Direzione generale entro il 30 gennaio 2021.

 

Tabella - Ripartizione regionale Risorse finanziarie formazione docenti a.s. 2020/2021

Regione % n. docenti Impegno risorse finanziarie
Abruzzo 2,53% euro 818.892
Basilicata 1,28% euro 416.253
Calabria 4,46% euro 1.445.289
Campania 13,01% euro 4.217.033
Emilia Romagna 6,34% euro 2.056.196
Friuli Venezia Giulia 1,89% euro 612.511
Lazio 9,25% euro 2.999.232
Liguria 2,09% euro 676.985
Lombardia 13,46% euro 4.362.126
Marche 2,75% euro 891.794
Molise 0,64% euro 207.354
Piemonte 6,30% euro 2.043.656
Puglia 7,93% euro 2.570.078
Sardegna 2,92% euro 947.412
Sicilia 10,87% euro 3.524.384
Toscana 5,74% euro 1.859.626
Umbria 1,57% euro 508.593
Veneto 6,96% euro 2.257.408
Totale 100,00% euro 32.414.822