Protocollo d'Intesa M.I. e C.N.F. 22.07.2020
Allegato 4 - Scuola secondaria di secondo grado
Progetto. Torneo della disputa dire e contraddire [1]
Descrizione. Il torneo ha ad oggetto la natura e la funzione delle regole della comunicazione, i valori della democrazia, l'esercizio dei diritti di cittadinanza, perché insegnamento della legalità significa elaborare e diffondere tra gli studenti cultura dei valori civili per educare ad una nozione profonda dei diritti e doveri.
Essere cittadino nella famiglia, nella scuola, nella società vuol dire saper comunicare in modo corretto.
Comunicare è un momento creativo che permette di interagire in virtù dei ponti comunicativi - lingue e linguaggi - adeguati alle opportunità formative. Comunicare è apertura alla vita, è spazio vitale necessario per demolire la miriade dei muri socio-culturali.
La preparazione sarà incentrata sulle regole della comunicazione, regole della disputa: un invito ad una costruzione ordinata del discorso.
Destinatari. Il progetto si rivolge agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado (prevalentemente classi del triennio finale) quale proposta didattica volta (anche) ad affiancare l'insegnamento trasversale dell'educazione civica prevista dalla legge 20 agosto 2019, n. 92.
Metodologie.Dal cosa dire al come dirlo. L'esercizio della parola tra logica, argomentazione e retorica partirà dallo studio del film "La parola ai giurati" (regia di Sidney Lumet, anno 1957). Il torneo della disputa come metodo pedagogico ad impatto civico al fine di apprendere la natura e la funzione delle regole della comunicazione, i valori della democrazia, l'esercizio dei diritti di cittadinanza per educare ad una nozione profonda dei diritti e doveri.
Il torneo sarà preceduto da incontri di preparazione sulle tecniche di comunicazione, argomentazione e disputa.
Il torneo si articolerà in quarti di finale, semifinale e finalissima.
Le squadre si confronteranno in un tempo prestabilito sulla questio assegnata.
Le argomentazioni e quanto i contendenti avranno avuto modo di preparare nella fase di studio e ricerca (fase dell'inventio) dovrà essere articolato nella disputa che si svolgerà attraverso le regole prestabilite che verranno comunicate durante gli incontri formativi.
Si terrà in debita considerazione quanto i contendenti avranno predisposto e del modo con il quale si relazioneranno, quindi della loro inventio, dispositio, elocutio, memoria ed actio.
Vincerà la disputa chi, nel tempo prestabilito, sarà riuscito a docere et probare, delectare et movere, usando la forza dell'ethos, del logos e del pathos.
Obiettivi educativi. Il torneo permetterà agli studenti di acquisire la padronanza del "saper dire" e "contraddire" attraverso un discorso efficace modulato a ritmo di ethos, logos e pathos.
Tra gli obiettivi principali: migliorare i livelli di conoscenza e competenza degli alunni; conoscere e dare il giusto valore ai comportamenti irrispettosi delle regole; stimolare e favorire la cultura del raccontare ciò che accade in un clima di chiarezza; migliorare l'autostima e la motivazione degli alunni; sviluppare le competenze sociali, saper interagire con gli altri secondo regole prestabilite nelle diverse situazioni e luoghi; cooperare per il raggiungimento di obiettivi comuni.
Finalità. Il Torneo ha come finalità quella di far acquisire ai giovani conoscenze e tecniche argomentative e persuasive. In un momento storico in cui la comunicazione sembra avvenire non più attraverso il confronto costruttivo e l'ascolto ma attraverso forme di aggressione e di demolizione del pensiero altrui, l'obiettivo del progetto è quello di fornire ai giovani le tecniche di una comunicazione efficace ed efficiente attraverso la capacità di argomentare e controargomentare. Relativamente all'apprendimento, queste che seguono le finalità: acquisire la padronanza del "saper dire" e "contraddire" attraverso un discorso efficace modulato a ritmo di ethos, logos e pathos; sviluppare il senso della responsabilità e l'autovalutazione dei comportamenti; manifestare atteggiamenti di collaborazione, rispetto e tolleranza tra le diverse componenti della comunità civile; promuovere una cultura basata sui valori della democrazia e della solidarietà; acquisire la capacità di lettura di norme; comprendere il significato di parole appartenenti al linguaggio giuridico; conoscere e comprendere i principi alla base della nostra Carta Costituzionale; comprendere il senso del vivere sociale e acquisire la consapevolezza della pari dignità sociale e dell'uguaglianza di tutti i cittadini e valutare problemi sociali; acquisire un atteggiamento critico e la capacità di convivere con la complessità della società attuale; comprendere i meccanismi dell'interazione sociale e le regole di convivenza civile all'interno della società.
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[1] A cura dell'Avvocato Angela Mazzia (Foro di Taranto), Componente esterno della Commissione CNF in materia di progetti sulla educazione alla legalità e dell'Avvocato Vincenzo Di Maggio, Consigliere nazionale del CNF.