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Nota M.I. 13.08.2020, prot. n. 1436

Trasmissione verbale CTS e indicazioni al Dirigenti scolastici.

Gentili dirigenti,

la risposta della comunità educante alla sfida della riapertura delle istituzioni scolastiche, mai come in questo momento, è considerata come essenziale per la ripresa del Paese.

Vi è da un lato la necessità di garantire il diritto costituzionale all'istruzione; dall'altro, una esigenza sociale di supporto alle famiglie che, a loro volta, devono guardare il più serenamente possibile ai pur difficili mesi del prossimo autunno; in terzo luogo, anche le istituzioni scolastiche contribuiscono al più generale impegno di tutti al contenimento del contagio; infine, vi è una motivazione per così dire simbolica, ma non meno rilevante: perché dalla ripartenza del sistema scolastico si valuta la capacità di ripresa dell'Italia, la capacità di risposta dello Stato, la capacità di ogni pubblico dipendente, ma innanzitutto dei sui dirigenti, di essere "al servizio esclusivo della Nazione".

Vi trasmetto, innanzitutto, il verbale del 12 agosto 2020, n. COVID/0044508, attraverso il quale il Comitato Tecnico Scientifico istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile, ha inteso fornire ulteriori delucidazioni circa le misure di protezione da adottare per garantire, dal mese di settembre 2020, lo svolgimento dell'attività scolastica. Rispetto alla garanzia delle condizioni di sicurezza, il CTS ha ribadito che la misura del distanziamento fisico, inteso come distanza minima di un metro tra le rime buccali degli alunni, rimane uno dei punti di primaria importanza nelle azioni di prevenzione del contenimento epidemico, assieme alle misure organizzative e di prevenzione e protezione già più volte richiamate all'interno dei documenti emanati tra i mesi di maggio e luglio 2020 dal CTS medesimo e riprese nel Documento tecnico di organizzazione di cui al Decreto del Ministro dell'Istruzione n. 39/2020.

A questo proposito, è raccomandato tra le misure assolutamente opportune, l'utilizzo dell'applicazione IMMUNI. Il CTS, sin dalla seduta n. 92 del 02/07/2020, ne ha fortemente consigliato "l'adozione da parte di tutti gli studenti ultraquattordicenni, di tutto il personale scolastico docente e non docente, di tutti i genitori degli alunni. Il CTS ritiene che l'impiego congiunto di azioni di sistema, di monitoraggio clinico- laboratoristico, dell'applicazione IMMUNI costituisca uno dei punti chiave della strategia complessiva di prevenzione e monitoraggio del mondo della scuola".

Il CTS ha inoltre precisato, in relazione a quanto riportato complessivamente nel verbale n. 94 del 7 luglio 2020, con riguardo all'affermazione: "L'utilizzo della mascherina è necessario in situazioni di movimento e in generale in tutte quelle situazioni (statiche o dinamiche) nelle quali non sia possibile garantire il distanziamento prescritto", che, proprio per la dinamicità che caratterizza il contesto scolastico, in tutte le eventuali situazioni temporanee in cui dovesse risultare impossibile garantire il distanziamento fisico, lo strumento di prevenzione cardine da adottare rimane l'utilizzo della mascherina, preferibilmente di tipo chirurgico, unitamente alla igienizzazione approfondita dei locali e una loro costante e adeguata areazione, ferma restando la necessità che i Dirigenti scolastici, tramite il supporto tecnico degli Enti locali competenti, ripristinino quanto prima la garanzia del distanziamento sopra richiamata, superando le criticità emerse anche attraverso il ricorso a soluzioni strutturali provvisorie già utilizzate in altri contesti emergenziali.

Tale misura, come rilevato dal CTS, è finalizzata a garantire il regolare avvio dell'anno scolastico e rappresenta un equilibrato contemperamento delle esigenze di tutela della salute e di garanzia dell'effettività del diritto all'istruzione. Il chiarimento consente a tutti gli attori istituzionali coinvolti, a livello nazionale e locale, secondo le rispettive competenze, di proseguire efficacemente il lavoro già compiuto in queste settimane.

Appare utile rammentare che dall'inizio del periodo emergenziale, ai fini dell'adeguamento e dell'adattamento degli ambienti e delle aule didattiche per garantire il distanziamento, sono stati erogati a favore degli Enti locali 326,3 milioni di euro, per un totale di oltre 5.600 enti finanziati; altri 30 milioni di euro per 139 interventi sono previsti da un Decreto in corso di registrazione; nel cosiddetto "decreto Agosto", inoltre, un'ulteriore quota economica di 32 milioni per il 2020 e di 48 milioni per il 2021 sarà destinata ai fini dell'acquisizione in affitto (o con altre modalità previste dalla legge) di strutture temporanee, di ulteriori spazi da destinare all'attività didattica nell'anno scolastico venturo, nonché delle spese derivanti dalla conduzione di tali spazi e del loro adattamento alle esigenze didattiche; con tali quote si potranno inoltre finanziare i patti educativi di comunità, gli accordi di collaborazione, anche con le istituzioni culturali e sportive e del terzo settore, al fine di ampliare l'offerta formativa per gli alunni, affiancando l'attività didattica ad attività ludico-ricreativa, di approfondimento culturale, artistico, coreutico, musicale e motorio-sportivo.

Ciò premesso, si conferma che la fornitura di mascherine monouso di tipo chirurgico sarà effettuata a cura della struttura commissariale, per tutto il personale scolastico e per tutti gli studenti assimilati ai lavoratori nel corso delle attività scolastiche, nella misura di undici milioni di esemplari al giorno.

Nelle prossime ore sarà necessario acquisire ulteriori dati da parte delle Istituzioni scolastiche, a mezzo di un breve questionario che sarà recapitato nella posta istituzionale, al fine di monitorare il quadro degli interventi e delle necessità ancora in capo alle scuole, ferme restando l'indicazione allegata del CTS e la fornitura dei banchi/sedute monoposto che sarà effettuata, sempre a cura della struttura commissariale, nei tempi indicati da successive comunicazioni.

Tali comunicazioni dettaglieranno le consegne dei nuovi arredi, che, come dichiarato dal Commissario Arcuri, si svolgeranno da prima dell'inizio delle lezioni fino alla fine di ottobre, cominciando dalle zone più colpite dal Covid. Nelle more delle predette consegne, sarà necessario attenersi alla previsione del Comitato tecnico scientifico sopra descritta. In tal modo, potrà essere garantito sia l'avvio dell'anno scolastico, sia il completamento, su tutto il territorio nazionale, del rinnovo degli arredi scolastici.

Al fine di completare il quadro conoscitivo delle istituzioni scolastiche e di tutte le amministrazioni interessate, vi comunico che nei prossimi giorni l'Istituto Superiore di Sanità diramerà il testo del Rapporto ISS COVID-19 n. 58/2020, recante "Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell'infanzia".

Nelle energie di coordinamento e di governance territoriale ad oggi messe in atto, da parte di tutte le amministrazioni coinvolte ma, soprattutto, da parte dei Dirigenti scolastici, sono riposte le aspettative e le speranze di tutto il Paese. L'Amministrazione centrale intende garantire ad ogni Autonomia scolastica tutto il supporto operativo necessario affinché lo spazio che ci separa dall'inizio del nuovo anno scolastico sia percorso assieme, con coraggio e determinazione.

Le istituzioni scolastiche, peraltro, stanno assistendo alla virtuosa convergenza di diversi settori professionali. Tutti chiedono di aiutare. Ed è un'occasione imperdibile per mettere a frutto la capacità delle scuole autonome di essere, come spesso peraltro già sono, punto di riferimento del territorio, da non intendersi solo in senso geografico, ma umano.

Il che implica l'opportunità di accogliere ogni contributo, porgendo attenzione alle diverse professionalità. La ragione sociale della scuola è nell'istruzione: e il centro e le responsabilità dell'attività didattica sono i docenti, con un particolare impegno per i docenti di sostegno, chiamati a coadiuvare le attività dell'intero gruppo classe intorno al tema dell'inclusione degli alunni più fragili.

Ma ciò non toglie l'utilità, anzi l'essenzialità, di altri apporti. L'istruzione, oggi come ieri e come domani, funziona se la professione docente sa aprirsi ad altri contributi: il che non vuol dire delegare o abdicare al proprio insostituibile ruolo, ma sapere anche mettersi in posizione di ascolto e collaborazione, vagliando e accogliendo i diversi contributi.

La "riscolarizzazione" (perché, specie nel primo ciclo, non vanno sottovalutate le ricadute della brusca separazione dal gruppo classe) e la ricostruzione degli ambienti di apprendimento si potranno dunque avvalere in maniera sistematica del contributo dell'ordine degli psicologi e delle figure di supporto pedagogico di cui spesso le istituzioni scolastiche si sono già dotate in questi anni, mettendo a frutto le rispettive e specifiche competenze.

Questo è il senso, ad esempio, di quanto indicato nelle linee guida adottate con DM 39/2020, che ricorda la fattiva collaborazione con gli ordini degli psicologi attraverso la prosecuzione "degli specifici protocolli ... per la gestione degli effetti emotivi del Lockdown sugli alunni, sul personale della scuola e sulle famiglie"; il senso dei "Patti educativi di comunità tra scuole, Enti locali, istituzioni pubbliche e private, realtà del Terzo settore per favorire la messa a disposizione di strutture e spazi alternativi per lo svolgimento delle attività didattiche e per lo svolgimento di attività integrative o alternative alla didattica"; il senso, infine, del protocollo d'intesa tra Ministro dell'Istruzione e sindacati, con particolare riferimento al paragrafo 6, "Supporto psicologico", che richiede peraltro una attività di coordinamento da parte degli USR, in modo da ottimizzare le opportunità.

Infine, ma non meno importante. In questi mesi, il flusso di informazioni ufficiali è stato immediato, costante, fondato. È stato essenziale mantenere il necessario collegamento con le altre istituzioni coinvolte ed evitare qualsivoglia "fuga" in avanti. Siamo, peraltro, tutti consapevoli della necessità di seguire costantemente il mutamento della situazione epidemiologica. Occorre isolare il rumore di fondo, costituito da un circuito di "non notizie", alimentate dalla comunicazione social, ma anche da canali più autorevoli; e contemporaneamente lavorare insieme, amministrazione e istituzioni scolastiche, per affrontare le specifiche criticità. Il Dirigente scolastico, anche in questo, fa la differenza, perché il ruolo di riferimento della comunità educante che di fatto ha, può contribuire alla tranquillità e al lavoro di tutti.

Una simile capacità operativa ci ha consentito di affrontare serenamente gli esami di Stato. Capisco che la loro riuscita non ha rappresentato una "notizia", ed è un peccato che in pochi abbiano riconosciuto questo successo, in maniera inversamente proporzionale ai molti che preconizzavano, sino al giorno prima, disastri. La Pubblica Amministrazione non deve inseguire la notizia. Ma il servizio alla comunità. Gli Uffici del Dipartimento e le Direzioni generali, ognuno per la propria competenza, ma in un continuo scambio di informazioni, sono a vostra disposizione.

Per ora, e ancora una volta, grazie.

 

Allegato -Stralcio verbale

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