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Sentenza Corte suprema di Cassazione - Sezioni unite civili 30.07.2019, n. 20504

Pasto domestico.

Repubblica italiana

In nome del popolo italiano

La Corte Suprema di Cassazione

Sezioni unite civili

Ha pronunciato la seguente

SENTENZA

sul ricorso 23725-2016 proposto da:

Comune di Torino - ricorrente

avverso la sentenza n. 1049/2016 della Corte d'Appello di Torino, depositata il 21/06/2016.

...omissis

Fatti di causa

1.- I genitori, indicati in epigrafe, di alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado nel Comune di Torino, nel novembre 2014, hanno convenuto in giudizio lo stesso Comune e il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) per fare accertare il loro diritto di scegliere per i propri figli tra la refezione scolastica e il pasto domestico (portato da casa o confezionato autonomamente) e , in particolare, di consumarlo all'interno dei locali destinati alla mensa e nell'orario della refezione ; di ordinare al Ministero di impartire ai dirigenti scolastici le opportune disposizioni e al Comune di astenersi dal porre limiti e divieti ostativi all'esercizio del suddetto diritto di scelta.

2.- Nel contraddittorio con gli enti convenuti, il Tribunale di Torino ha rigettato le domande, rilevando l'insussistenza di un diritto soggettivo come quello azionato, non essendo configurabile né un diritto alla prestazione del servizio mensa con modalità diverse da quelle previste dalla normativa vigente ovvero di un servizio alternativo interno alle scuole per coloro che intendono consumare il pasto domestico, né un diritto alla stessa istituzione del servizio mensa, essendo le famiglie libere di optare per il «modulo» (cosiddetto «tempo breve») oppure per il tempo pieno e «prolungato» che prevedono il servizio mensa e, in tal caso, essendo libere di prelevare (o fare uscire) i figli da scuola durante l'orario della mensa scolastica e di riaccompagnarli (o farli rientrare) per le attività pomeridiane, senza che sia configurab

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