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Nota MIUR 10.06.2016, prot. n. 8637

Art. 1, comma 148, L. 13 luglio 2015, n. 107 recante "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti". Precisazioni in merito.

Come è noto, l'articolo 1, comma 148 della legge 13 luglio 2015, n. 107 recante "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti", ha stabilito che con decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, siano definite le modalità con cui i contribuenti debbono effettuare il versamento ad apposito capitolo delle entrate dello Stato delle erogazioni liberali agli istituti del sistema nazionale di istruzione al fine dell'acquisizione del diritto al credito d'imposta previsto dalla medesima legge.

Le predette modalità sono state così esplicitate nel decreto interministeriale n. 238 del giorno 8 aprile 2016, registrato dalla Corte dei conti in data 2 maggio 2016 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 119 del 23 maggio 2016, sia con riferimento all'individuazione dei soggetti destinatari della normativa in questione, sia relativamente al versamento delle liberalità, all'utilizzo del credito d'imposta, nonché all'assegnazione delle risorse agli istituti del sistema nazionale di istruzione ed agli adempimenti collegati.

Occorre preliminarmente precisare che soggetti beneficiari delle liberalità sono, a norma dell'art. 2, comma 3, del decreto n. 238/2016, gli istituti del sistema nazionale d'istruzione, ovvero indifferentemente sia le istituzioni scolastiche statali sia le istituzioni scolastiche paritarie private e degli Enti locali.

Il credito d'imposta, pari al 65 per cento delle erogazioni effettuate in ciascuno dei due periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2015 e pari al 50 per cento di quelle effettuate nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017 è previsto in favore di persone fisiche, di enti non commerciali e di soggetti titolari di reddito d'impresa che effettuano erogazioni liberali in denaro destinate agli investimenti in favore di tut

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