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Circolare Ministero dell'Economia e delle Finanze 06.06.2013, n. 27

Pagamento dei debiti delle Amministrazioni dello Stato. Ulteriori indicazioni per la predisposizione dei piani di rientro ai sensi del comma 4 dell'articolo 5 del decreto-legge n. 35 del 2013 recante "Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento dei tributi degli enti locali".

1. Premessa

Con la circolare della Ragioneria generale dello Stato n.18 del 12 aprile 2013 sono state fornite alcune indicazioni in merito alle procedure volte all'estinzione dei debiti pregressi contratti dalle Amministrazioni centrali dello Stato ai sensi dell'articolo 5 del decreto legge n. 35 del 2013.

Tale normativa ha previsto, all'articolo 5, comma 2, l'incremento di 500 milioni di euro per il 2013 del fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per provvedere all'estinzione dei debiti pregressi contratti dalle amministrazioni centrali dello Stato nei confronti di enti, società, persone fisiche, istituzioni e organismi. Detto fondo, sulla base di appositi elenchi trasmessi dalle amministrazioni, è stato interamente ripartito con il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze n.40124 del 15 maggio 2013; le relative risorse sono state attribuite alle Amministrazioni statali interessate, con l'esclusione delle spese relative ai fitti passivi.

L'articolo 5 ha inoltre previsto al comma 4 che, qualora l'ammontare dei debiti trasmessi dai Ministeri tramite gli appositi elenchi risulti superiore alle somme assegnate con il relativo riparto, i Ministeri interessati, per la quota dei debiti non soddisfatta per l'anno in corso e al fine di prevenire il formarsi di nuove situazioni debitorie in quelli successivi, dovranno predisporre, entro il 15 giugno 2013, un apposito piano di rientro che potrà essere articolato anche in più anni. Il piano è definito con decreto del Ministro competente di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da comunicare alle competenti Commissioni Parlamentari e alla Corte dei conti ed è finalizzato al conseguimento di risparmi attraverso misure di razionalizzazione e riorganizzazione della spesa.

I piani di rientro dovranno essere redatti da ciascun Ministero, di intesa con gli Uffici centrali del bilancio, tenendo conto della quota dei fitti

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