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D.M. MIUR 07.03.2012

Requisiti per il riconoscimento della validità delle certificazioni delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico. (G.U. 03.04.2012, n. 79)

Formula iniziale

Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Visti i decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88, n. 89, con i quali sono stati emanati i regolamenti recanti, rispettivamente, norme per il riordino degli istituti professionali, degli istituti tecnici e dei licei, a norma dell'art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, che indicano, in esito ai percorsi formativi degli studenti, i livelli di competenza linguistico-comunicativa in lingua straniera;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249, regolamento concernente la «Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell'art. 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244», ed in particolare l'art. 3, comma 4, lettera a), e l'art. 14;

Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 30 settembre 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 299 del 24 dicembre 2011, contenente criteri e modalità per lo svolgimento dei corsi di perfezionamento per l'insegnamento di una disciplina, non linguistica, in lingua straniera nelle scuole, ai sensi dell'art. 14 del decreto 10 settembre 2010, n. 249;

Vista la comunicazione della Commissione europea «Europa 2020. Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, COM (2010) 2020», Bruxelles, 3 marzo 2010;

Vista la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente, finalizzato ad aiutare gli Stati membri, i centri scolastici, i datori di lavoro e i cittadini a confrontare le qualifiche rilasciate

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