IperTesto Unico IperTesto Unico

Nota MIUR 17.07.2012, prot. n. 3444

Nuova gestione prestati servizi.

Si comunica che a partire dal 18 luglio verrà modificato l'iter procedurale per il pagamento dei contratti di supplenza soggetti a prestazione di servizio. L'innovazione interessa quindi i contratti per nomina in attesa dell'avente diritto (art. 40), le supplenze per maternità, le corrispondenti ore aggiuntive e i trattamenti di indennità di maternità fuori nomina.

La procedura fin qui adottata per i pagamenti a prestazione di servizio consisteva nella generazione automatica del prestato servizio da parte del SIDI, al termine di ogni mese; l'inserimento a SIDI della chiusura del contratto determinava la sospensione della suddetta generazione automatica.

Lo scopo delle modifiche disposte è di evitare che il ritardo con cui vengono comunicate le suddette chiusure di contratto produca indebiti pagamenti, con obiettivi problemi di recupero quando non viene attivato un nuovo contratto per lo stesso soggetto.

La nuova procedura sostituisce la generazione automatica dei prestati servizi con un procedimento "attivo" a carico delle segreterie scolastiche; queste sono chiamate, mese per mese, a confermare la prestazione di servizio del personale supplente in carico; la mancata conferma comporterà l'assenza, per quel mese, del prestato servizio nel flusso trasmesso da SIDI a SPT e quindi una sospensione del pagamento dello stipendio corrente; in questi casi, la segreteria potrà recuperare la situazione il mese successivo.

Gestire prestati servizi

Si tratta di una nuova funzione, riservata alle utenze delle segreterie scolastiche con profilo di aggiornamento dati.

L'applicazione, attivata dalla voce del menu SIDI "Assunzioni (gestione corrente) - Gestione flussi MEF", propone all'utente i periodi di prestato servizio, per il personale in carico alla scuola con contratto di supplenza in attesa dell'avente diritto o per maternità nell'anno scolastico di riferimento o al massimo nell'anno solare di riferimento (es. se siamo a se

Per proseguire con la lettura è necessario accedere al sito.