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C.M. MIUR 25.03.2011, n. 24

Piano di riparto risorse per la Scuola in ospedale e il Servizio di Istruzione Domiciliare ex Legge 440/1997, Esercizio finanziario 2010, euro 2.950.550,00. Indicazioni operative per la progettazione dei percorsi.

Il servizio di scuola in ospedale e il servizio d'istruzione domiciliare sono oggi presenti e diffusi su tutto il territorio nazionale, dalla scuola dell'infanzia fino alla scuola secondaria di 2° grado, pur con differente distribuzione, che scaturisce dall'estensione di ciascuna regione e dal numero di ospedali e di abitanti di ciascun territorio. Entrambi i servizi consentono l'esercizio del "diritto all'istruzione" per minori temporaneamente malati, in situazioni di grande complessità organizzativa, didattica, strumentale, affettiva e relazionale.

Si può affermare in maniera consapevole che entrambi i servizi sono parte integrante del "protocollo terapeutico" del minore malato e costituiscono una grande opportunità sia sul piano personale, in quanto permettono la prosecuzione delle attività di insegnamento e di apprendimento del minore malato, sia sul piano psicologico e contribuiscono ad alleviare lo stato di sofferenza e di insicurezza e timore derivante dalla malattia, sostenendo l'autostima e la motivazione del minore malato. Tale impegno dell'Amministrazione costituisce, in prospettiva, anche un investimento e un risparmio, per il fatto che si rivela nel tempo uno strumento efficace per contenere fenomeni di dispersione scolastica, molto più gravi e pesanti in termini di costi e conseguenze sociali ed economiche.

In considerazione dei grandi cambiamenti in corso in campo scolastico, sanitario e sociale, l'Ufficio scrivente ritiene opportuno e doveroso avviare con gradualità una profonda ed ampia riflessione sugli interventi, sui modelli organizzativi e didattici in atto, sulla distribuzione di sedi e sezioni, sulle composizioni organiche delle sezioni ospedaliere, sulle tecnologie attualmente utilizzate e/o necessarie e, infine, sui nuovi bisogni formativi di operatori, dirigenti, docenti, studenti e famiglie.

Per fare ciò è necessario che le SS.LL. offrano la loro collaborazione, avviando nel proprio territorio un'azione di ricognizi

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