D.P.R. 21.01.2011
Allegato - III Piano biennale nazionale di azioni e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva. Dicembre 2010
1. Premessa
Questo terzo Piano d'azione per l'infanzia viene emanato nel ventesimo anno di vigenza della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo. Oltre vent'anni, infatti, sono trascorsi dalla firma solenne della Convenzione, punto di arrivo di un cammino iniziato agli inizi del secolo scorso con i primi riconoscimenti al bambino dei diritti umani e di cittadinanza.
La Convenzione ONU del 1989 delinea in modo organico e completo lo Statuto dei diritti dei giovani cittadini, che diventa parte integrante del diritto interno e pienamente operante attraverso gli strumenti di ratifica. Essa traccia le linee portanti delle future politiche nazionali degli Stati aderenti - il migliore interesse del fanciullo, la non discriminazione e la protezione - e declina i diritti riconosciuti affermando che essi spettano ad ogni persona senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica, ricchezza, nascita od altra condizione e che la comunità familiare è fondamentale per lo sviluppo del bambino - e quindi deve essere sostenuta e protetta. La protezione, poi, deve essere assicurata per le condizioni di debolezza intrinseche e accompagnata da azioni efficaci di preparazione a vivere una vita nella società ed a crescere nello spirito di pace, dignità, tolleranza, libertà, eguaglianza e solidarietà.
Queste enunciazioni si inseriscono armonicamente nel quadro dei diritti riconosciuti dalla Carta costituzionale. In primo luogo, la persona umana, dal concepimento alla morte naturale, è il fine supremo dell'esperienza comunitaria: la buona vita umana di ogni individuo è la fonte primaria di tutte le energie attraverso cui si costruisce la vita sociale, la cui organizzazione, di conseguenza, deve assicurare la pienezz
Per proseguire con la lettura è necessario accedere al sito.