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Direttiva PCM 16.02.2010, n. 2

Monitoraggio del lavoro flessibile ai sensi dell'articolo 36, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. (G.U. 04.06.2010, n. 128)

1. Premessa

Presupposto essenziale e strumento primario per garantire e controllare il buon andamento e l'imparzialità della pubblica amministrazione è realizzare la piena trasparenza delle pubbliche amministrazioni su ogni aspetto che attiene all'organizzazione degli uffici e all'utilizzo delle risorse umane e finanziarie destinate al perseguimento delle funzioni istituzionali.

La garanzia della corretta applicazione dei principi che stanno alla base dell'azione amministrativa trova supporto nella conoscenza del contesto di riferimento, realizzando approfondimenti sulla gestione delle amministrazioni pubbliche finalizzati a rilevare i criteri di scelta seguiti, i risultati conseguiti, i riflessi sugli attori interessati, le eventuali anomalie verificatesi. Da un'attenta analisi dei fenomeni si può giungere ad un migliore governo degli stessi, approntando le misure necessarie per favorire un più efficace ed efficiente utilizzo delle risorse e per prevenire le disfunzioni riscontrate.

La trasparenza deve operare in ogni fase dell'azione amministrativa e, pertanto, a conclusione di un'indagine, l'analisi del fenomeno e la sintesi delle scelte da operare devono diventare patrimonio a disposizione degli organi deputati a presidiare il buon funzionamento della macchina amministrativa, ma anche a disposizione dell'utenza che può esercitare, attraverso l'acquisizione di informazioni rese accessibili, un controllo più ampio e diffuso sulla gestione della res pubblica, anche al fine di meglio tutelare i propri diritti e prerogative.

Un tema di grande rilevanza che merita l'approfondimento di cui si è fatto cenno è senz'altro quello dell'utilizzo delle tipologie di lavoro flessibile da parte delle amministrazioni pubbliche, non solo per gli aspetti connessi con l'organizzazione del lavoro e degli uffici, ma anche in ragione delle implicazioni che ne derivano sul piano politico, economico e sociale.

Già ad aprile 2009 il Dipartimento della

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