D.M. Economia e delle finanze 08.08.2010
Formula iniziale
IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Visto l'art. 9, comma 1-ter, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, in base al quale, al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse ed evitare la formazione di nuove situazioni debitorie, i Ministeri devono avviare, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, un'attività di analisi e revisione delle procedure di spesa e dell'allocazione delle relative risorse in bilancio;
Visto l'art. 9 del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, con il quale vengono introdotte disposizioni volte a garantire la tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni per somministrazioni, forniture ed appalti e, quindi, ad evitare la formazione di debiti pregressi. Visti in particolare:
a) il comma 1, lettera a), punto 2, in base al quale i funzionari delle pubbliche amministrazioni, che adottino provvedimenti che comportano impegni di spesa, hanno l'obbligo di accertare preventivamente che il programma dei conseguenti pagamenti sia compatibile con i relativi stanziamenti di bilancio e con le regole di finanza pubblica;
b) il comma 1, lettera a), punto 4, in virtù del quale, per le Amministrazioni dello Stato, il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della ragioneria generale dello Stato, vigila, attraverso gli Uffici centrali del bilancio e le ragionerie territoriali dello Stato, sulla corretta applicazione delle disposizioni tese a prevenire la formazione di nuove situazioni debitorie, secondo procedure da definire con apposito decreto del predetto Ministero;
Visto l'art. 11, comma 3, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica 30 gennaio 2008, n. 43, in base al quale gli Uffici centrali del bilancio concorrono con gli altri Uffici del Dipartimento alla formazione del bilanci
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