IperTesto Unico IperTesto Unico

Circolare Agenzia Entrate 01.03.2008, n. 18

Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 - articolo 49, comma 10 - Imposta di bollo su assegni bancari o postali o assegno circolare o vaglia postale o cambiario rilasciati in forma libera.

Il decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, recante disposizioni in materia di "Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione", all'articolo 49, comma 10, stabilisce che "Per ciascun modulo di assegno bancario o postale richiesto in forma libera ovvero per ciascun assegno circolare o vaglia postale o cambiario rilasciato in forma libera è dovuta dal richiedente, a titolo di imposta di bollo, la somma di 1,50 euro. Ciascuna girata deve recare, a pena di nullità, il codice fiscale del girante."

Il successivo comma 20 del medesimo articolo 49 precisa che "Le disposizioni di cui al presente articolo entrano in vigore il 30 aprile 2008".

Atteso ciò, in via preliminare si osserva che, a decorrere dal 30 aprile 2008, la somma di euro 1,50 prevista dal comma 10 dell'articolo 49 in esame è dovuta "a titolo di imposta di bollo", per ogni modulo di assegno bancario o vaglia postale rilasciato dalle banche o dalle Poste italiane s.p.a. in forma libera fin dall'origine ai sensi dell'articolo 2, comma 1, del DPR n. 642 del 1972.

L'introduzione di tale novità non modifica e, quindi, non fa venire meno l'imposta di bollo dovuta sugli "Estratti conto, comprese le comunicazioni relative ai depositi di titoli, inviati dalle banche ai clienti ai sensi dell'articolo 119 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, nonché estratti di conto corrente postale", di cui all'articolo 13, comma 2-bis, della Tariffa allegata al DPR 26 ottobre 1972, n. 642. In quest'ultimo caso, infatti, l'imposta di bollo è dovuta in relazione a tutti gli atti e documenti formati o emessi ovvero ricevuti dalle banche, nonché da Poste italiane s.p.a., relativi ad operazioni e rapporti regolati mediante conto corrente e non anche in relazione agli assegni ed ai vaglia

Per proseguire con la lettura è necessario accedere al sito.