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Nota Pubblica Istruzione 09.10.2007, prot. n. 12623

Sedi delle istituzioni scolastiche. Loro utilizzo a fini non rientranti nella funzione educativa.

Pervengono, a questo Ministero, richieste di chiarimenti al fine di conoscere se sia legittimo l'utilizzo dei locali scolastici per lo svolgimento delle consultazioni per l'elezione dei componenti delle assemblee costituenti dell'Ulivo-Partito Democratico, che si terranno il prossimo 14 ottobre 2007.

Al riguardo si ritiene necessario richiamare l'attenzione sul disposto dell'art. 96 del T.U. delle leggi in materia di Istruzione, approvato con D.l.vo n. 297 del 16 aprile 1994 e successive modificazioni e integrazioni, che disciplina l'uso delle attrezzature delle scuole, per attività diverse da quelle scolastiche, e sugli art. 33, comma 2 lettera c e 50 del D.I. n. 44 del 1 febbraio 2001, recante il regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche.

In base a dette disposizioni l'utilizzo dei locali scolastici è consentito, al di fuori dell'orario scolastico, solo per attività che realizzino la promozione culturale, sociale e civile e che siano compatibili con la destinazione degli istituti scolastici a compiti educativi e formativi. Tale utilizzo deve essere preventivamente deliberato dai Consigli di Istituto.

Nel merito, pur nel rispetto delle autonome determinazioni delle singole istituzioni scolastiche e della concorrente competenza in materia degli Enti Locali, a parere di questo Ministero, l'attività per la quale viene ora richiesto l'utilizzo dei locali scolastici non sembra potersi far rientrare tra quelle sopraindicate, avendo finalità diverse da quelle di cui sopra, volte a soddisfare esigenze organizzative interne ad una associazione quale è un partito politico, esigenze che, d'altro canto, non possono neppure ricondursi a quelle previste per l'utilizzo delle scuole per lo svolgimento delle elezioni politiche, di volta in volta autorizzato da specifiche norme.

Al di là della stessa questione di legittimità va poi sottolineata l'inopportunità di creare disagio

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