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Nota 05.10.2007, prot. n. 1181

Piano di Formazione - triennio 2008/2010. Programmazione delle attività formative destinate al personale amministrativo. Rilevazione fabbisogni formativi.

A conclusione del terzo ciclo di annualità del Piano di Formazione 2005/2007 del personale amministrativo, questa Direzione Generale, cui compete istituzionalmente il coordinamento delle attività in materia, curerà la definizione di un nuovo documento per il triennio 2008/2010.

Come già rappresentato nel Piano annuale 2007, al fine di un'adeguata programmazione triennale, assumono particolare significato la rilevazione dei fabbisogni formativi e la successiva analisi dei dati emersi, che consentiranno, sempre nell'ottica di un disegno organico della formazione, un'idonea pianificazione delle attività e la definizione degli obiettivi.

L'esigenza di coerenza delle strategie del governo della formazione e di costruzione di un sistema di regole nel settore richiedono la predisposizione di un Piano triennale comprendente attività formative omogenee per tutti gli Uffici centrali e periferici, anche allo scopo di evitare inutili duplicati di interventi, che non hanno effetti positivi e si risolvono in una non ottimale utilizzazione di risorse finanziarie e di tempo, ferma restando l'autonomia di ciascun Ufficio Dirigenziale Generale Centrale e Regionale nell'organizzazione di corsi specialistici correlati alle esigenze del proprio territorio di competenza.

In tale quadro l'analisi dei fabbisogni formativi riveste grande valenza e richiede particolare attenzione nell'esame dei possibili punti di equilibrio fra domanda e offerta, per lo sviluppo di un'azione articolata ed insieme coordinata, volta non solo ad assicurare l'aggiornamento del personale di fronte ai processi di accelerata trasformazione del settore pubblico e di evoluzione delle modalità di lavoro, ma soprattutto a contribuire alla crescita di competenze amministrative in grado di guidare i processi di cambiamento.

Sembra superfluo dire che "talune materie di formazione" non sempre sono indispensabili e quindi prioritarie, qualora scarsamente connesse alle funzioni da svolgere nel

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